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Prima curva senza pericolo ma Perez mi aveva passato e ora anche Lando Norris mi era attaccato e mi stava passando all'interno. Avevo sbagliato lasciandogli troppo spazio.
Nello specchietto avevo visto anche Lewis Hamilton, nonostante la Mercedes non fosse forte come la rossa era comunque riuscito a sorpassarmi con facilità. Merito anche dei 7 titoli mondiali in suo possesso.
Ora anche Alonso mi aveva sorpassato.
Da terza ero ora in ottava posizione. Se non mi fossi data una svegliata sarei arrivata ultima.
"Respira" mi aveva detto Mattia in cuffia "ora mi riprendo le posizioni" avevo detto e senza stare a sentire quello che mi aveva detto ero partita cercando di recupare il danno fatto.

Il primo nel mirino era Lewis che era stato sorpassato a sua volta da Alonso. In rettilineo la mia Ferrari era più veloce della sua Mercedes ma ancora non avevo Drs, dovevo aspettare il terzo giro ed essere comunque sotto al secondo quindi avevo fatto il giro cercando di imitare le sue traiettoie al massimo per rimanergli attaccata e sfruttando il Drs lo avevo passato prendendomi la settima posizione "bene, ora il prossimo ma occhio alle gomme" mi aveva detto Mattia in radio senza ricevere però risposta, ero troppo concentrata sul mio prossimo obiettivo.

Fernando Alonso, adoravo il suo stile. Ero cresciuta guardandolo correre in Ferrari ma senza mai vincere il titolo con quella scuderia. Era aggressivo e sapevo che non avrei avuto vita facile come con Lewis. La Aston Martin era veloce in rettilineo e dopo un paio di giri dietro avevo capito che dovevo passare in un altro punto. Mentre cercavo una possibile curva o una traiettoia diversa mi si era acceso un lampo.
L'anno prima lo stesso Fernando Alonso aveva fatto un sorpasso ai danni di Perez in curva 8 passandolo esternamente tirandogli la staccata e trazionando meglio. Dovevo provarci.
Prima di arrivare a quella curva avevo settato la macchina in modo che avesse carico posteriore. La cosa bella dell'essere ingegneri e piloti e che sapevo bene i dati che avevo sul volante e potevo sistemare l'assetto senza chiedere a nessuno.
Loro avrebbero visto le mie modifiche in diretta ma potevo decidere da sola.
"Cosa vuoi fare con questo assetto?" mi aveva chiesto Mattia vedendo i dati "shh" avevo risposto zittendolo.
Mi deconcentrava.
All'arrivo di curva 8 ero vicina a Fernando come non lo ero mai stata, avevo iniziato a frenare tardi ed eravamo ruota a ruota a fine curva, lui interno e io esterna ma con l'assetto che avevo inserito ero riuscita a trazionare meglio e ad avere più accellerazione. Il sorpasso era fatto e avevo strada libera "sei un cazzo di genio!" Fred in persona mi aveva parlato durante la gara. Avevo perso delle posizioni ma stavo facendo di tutto per recupearle.

Avevo 2.2 secondi da Lando, riuscivo a vederlo ma ero lontana "occhio alle gomme" mi aveva ricordato Mattia, non potevo strafare perché sarei rimasta senza gomma troppo presto e avrei perso altre posizioni. Mattia mi aveva fornito dei dati in modo da sapere dove potevo migliorare senza distruggere la mescola più morbida che sarebbe dovuta resistere per almeno altri 10 giri.
Ammetto che Mattia per me era fondamentale. Sapeva indicarmi come potevo fare in alcune situazioni ed essendo entrambi ingegneri riuscivamo a capirci al meglio. Ero riuscita ad avvicinarmi a Norris di qualche decimo, ora eravamo a 1.5 ma Lando stava andando lungo in curva 12 e io ero riuscita a trovarmi fianco a fianco a lui quando era rientrato in pista. Avendo lui la gomma sporca aveva perso grip e io ero riuscita a passare con facilità.
4 posizione. Mancava Perez per tornare a podio.
Inutile dire che i primi tre avevano avuto un ritmo formidabile e ora avevo più di 4 secondi di distacco e la distanza continuava ad aumentare giro dopo giro.

Eravamo al 16 giro e a breve mi sarebbe toccato andare a cambiare le gomme. Prima sarebbe toccato a Leclerc e poi a me, lo avevamo già stabilito nella riunione della sera prima. È sempre il pilota con miglior piazzamento a fare prima il pit stop.

"A breve ti troverai Max alla tua destra, ha fatto il pit stop, prova a non farlo passare se riesci" mi aveva detto Mattia. Evidentemente stava provando un undercut su Charles per passarlo facendo il giro veloce dopo il cambio gomme. Era il mio momento.

Come indicato da Mattia avevo Max alla mia destra che usciva dalla pit lane, dovevo tenerlo dietro il più possibile per permettere a Charles di fare il pit stop e stargli davanti.
Avevo chiuso la curva non facendolo passare, lui con gomma fredda aveva un pò patinato e io ero rimasta davanti a lui, ora c'era il tratto di curve guidato. Se fosse riuscita a tenerlo dietro per tutto questo tempo avrei dato sicuramente la possibilità a Leclerc di stargli davanti. Ero riuscita nella mia impresa ma le gomme mi stavano lasciando, iniziavo a patinare anche io e avevo avuto anche un brutto sottosterzo che mi aveva quasi fatto perdere il retro della macchina.
Max mi aveva passato a 2 curve dal rettilineo principale "box box" mi aveva detto Mattia richiamandomi per cambiare le gomme "Charles è davanti, brava!" mi aveva informato. I miei sforzi non erano stati vani e ora avevo comunque Perez da passare.

La gara era proseguita giro dopo giro senza che io riuscissi più a prendere Perez, il distacco era sempre sui 4 secondi ma non riuscivo ad avvicinarmi. I primi 3 avevano un altro ritmo e meritavano il podio.

Charles aveva vinto. Io ero soddisfatta del lavoro svolto ma sarei voluta salire sul podio. Se non avessi perso tutte quelle posizioni al via forse ci sarei riuscita.

Scendendo dall'auto mi ero diretta al box della Fia dove tutti i piloti dovevano pesarsi al temire della gara.
"59 kg?" Mi aveva chiesto Russell "ma sei magrissima se pesi cosi poco con tutta la roba addosso!" aveva richiamato l'attenzione di tutti gli altri piloti presenti mettendomi in imbarazzo "non si fanno commenti sul peso di una donna" lo aveva bacchettato Lewis "era un complimento" aveva risposto George Russel sorridendomi.

"Complimenti per oggi" mi aveva poi rivolto la parola Lewis. Bel sorpasso.
Anche altri piloti si erano avvicinati facendomi i complimenti. Il mio sorpasso ai danni di Alonso era stato appena trasmesso e tutti mi avevano fatto notare che non era stato un sorpasso semplice soprattutto essendo Fernando il mio nemico.
Non potevo fare a meno di sorridere imbarazzata. Avevo fatto un bel sorpasso, questo era vero, ma loro erano degli Dei per me che la F1 l'avevo sempre seguita dal divano di casa e ora si stavano complimentando con me.

Forever you - Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora