Andare Avanti

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Io per lui non ero nemmeno un granello di sabbia; mentre lui era la mia spiaggia e il mio mare. Come poteva funzionare?


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Evitai di prendere l'ascensore, perché il silenzio che era regnato in auto era già stato sufficiente.

Iniziai a salire le scale, con molta calma, dopotutto avrei dovuto fare più di dieci piani a piedi; arrivai finalmente in camera quando i due fidanzati si erano ritirati nella loro stanza. Quando entrai nella mia e sospirai di sollievo, poiché finalmente un'altra giornata era passata e mancava un giorno in meno al matrimonio e alla mia conseguente partenza. Mi misi il pigiama e m'infilai sotto le coperte alla ricerca di un film che potesse distrarmi dal vortice di pensieri che riempivano la mia mente.

Per mia fortuna trovai un film che adoravo: "Colpa delle stelle". Prima dell'uscita del film avevo letto già diverse volte il libro. L'autore del romanzo, John Green, era stato la mia ispirazione, un modello da seguire e da cui attingere. Le sue parole mi erano state d'insegnamento nel periodo più oscuro della mia vita.

Mi aveva insegnato che la sofferenza è un passaggio obbligatorio nella vita di un uomo e senza di essa non si matura e non si cresce mai nella vita. Una vita senza dolore è anche una vita senza gioia, perché, se non conosci il dolore, non puoi apprezzare la gioia, la felicità e la tranquillità che la vita ti può offrire.

L'uscita del film era poi stata la mia rovina; non passava mese che non lo avessi visto almeno un paio di volte. Avevo sempre sognato di incontrare qualcuno che mi amasse nel modo in cui Gus amava Hazel. La verità era che, fin da piccola, ero sempre stata innamorata dell'idea dell'amore, quello vero, intenso, che riesce a sconfiggere tutte le avversità, perfino la morte.

Oggi, però, grazie al mio scetticismo, non ero più davvero convinta che quell'amore esistesse davvero.

Mi ero convinta che quello tra me e Harry fosse vero amore, ma visti i risvolti dovevo ricredermi. L'amore vero è corrisposto, è forte, autentico, non si sfalda e non si distrugge alla prima avversità. L'amore vero persiste nel tempo, nello spazio, è per sempre.

Ad un tratto, sentii un frastuono provenire dall'altra stanza. Mi alzai dal letto, incuriosita, e mi sedetti vicino alla porta. Non ero mai stata una persona a cui piaceva farsi gli affari degli altri o che origliava, ma in fin dei conti era una cosa che riguardava anche me.

«È lei non è vero?» sentii urlare.

Ok, stavano sicuramente parlando di me. Per questo motivo mi concentrai maggiormente sulla conversazione che stava avvenendo ad una porta di distanza da me.

«Charlie, rilassati» disse poi Harry a bassa voce.

«È per questo che non mi vuoi, vero? - fece una pausa, attendendo la sua risposta, che non sentii - non abbassare lo sguardo, non prendermi in giro. Perché non mi hai detto che sarebbe stata qui? Ti faceva piacere che venissi solo il giorno del matrimonio, così potevi stare con lei, no?».

Continuò così per diversi minuti, accusandolo di qualsiasi cosa, mentre io restai seduta per terra ad ascoltare la loro conversazione. Le mani iniziarono a sudare e avrei voluto intervenire per difenderlo, anche se avrei dovuto fare il contrario in realtà.

Iniziò anche ad accusare i suoi genitori di preferire me a lei, di non essere accettata e trattata per come lei meritava. Sapevo che erano enormi bugie, poiché la famiglia di Harry era la famiglia più accogliente che io conoscessi e, nonostante l'affetto che provavano indiscutibilmente per me, sapevo che non facevano notare lei la preferenza, qualora effettivamente ci fosse. Fu a quelle accuse che Harry scattò. Iniziò ad urlare anche lui, che prima tentava di calmare i toni della sua fidanzata.

Non Passerai//H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora