Finalmente Tu!

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Gli incontri più importanti sono già combinati dalle anime prima ancora che i corpi si vedano.

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Zayn era andato a casa a cambiarsi, mentre io ero andata a farmi una doccia.

Non avevo potuto fare a meno di notare la tensione tra di loro. Harry era entrato nella stanza sfoggiando un suo sorriso, uno di quelli che non vedi l'ora di vedere sul suo volto, ma una volta che aveva visto me e Zayn vicini, il suo volto era diventato una maschera inespressiva. Era ridicolo che fosse geloso, dopo tutto quello che avevo fatto per lui, e lui per me, dopo che avevamo sconfitto il nostro passato, le avversità e tutti i problemi che si erano posti sul nostro cammino.

Non avrei permesso a niente e nessuno di ostacolarci, tantomeno di separarci, e lui doveva saperlo, non poteva pensare il contrario. Eppure avevo visto la sua sicurezza vacillare, le sue certezze sfaldarsi, e la paura di perdermi comparire nei suoi occhi.

Ero appena uscita dalla doccia, un telo bianco a coprirmi il corpo, le piccole gocce cadevano picchiettando sulle mie spalle, scendendo sulle spalle e solleticandomi la pelle. Guardai il mio riflesso sullo specchio di fronte a me, riconoscendo a stento quella ragazza riflessa, così cambiata nelle ultime settimane. Occhi vivi, pieni di quella luce che solo l'amore riesce a dargli, gote rosse, come se il calore di Harry arrivasse dritto sul mio volto.

Ero diversa, ero un continuo cambiamento da quando Harry era entrato nella mia vita. Quando lo avevo incontrato, più di tre anni prima, ero solo una semplice ragazza, che non aveva mai provato le grandi emozioni della vita, i veri sentimenti; con lui, invece, mi ero lasciata andare all'amore, al dolore, alla lotta ed infine al vuoto completo, vuoto che solo lui era in grado di riempire.

Il silenzio della sua assenza si tramutava in un'armoniosa melodia, il vuoto riempiva il mio cuore fino a scoppiare, il buio lo tramutava in luce con i suoi occhi carichi di certezze e amore. La sua presenza nella mia vita era indispensabile, ed era quello che ogni giorno vedevo nel mio sguardo: vita.

Presi la spazzola per districare i nodi, ma il rumore della porta m'interruppe.

Fui catturata dalla sua presenza, come sempre, mentre i suoi occhi vagavano sul mio corpo, senza arrestare il loro cammino. Si avvicinò a me, mentre il mio corpo diventava più sensibile alla sua presenza ad ogni suo passo verso di me. Arrivò dietro di me, passando lo sguardo dal mio riflesso nello specchio e la spazzola.

«Posso?» chiese indicando la spazzola.

Non risposi, incatenata dal suo sguardo, a tal punto da non riuscire ad emettere un suono. Feci solo un segno d'assenso, e lo lasciai libero di agire.

Chiusi gli occhi quando le setole della spazzola entrarono in contatto con la mia cute. Avevo sempre adorato aver toccati i capelli, era una delle cose che mi rilassava di più al mondo, e Harry lo sapeva. Sentivo l'attrito della spazzola contro i nodi, per poi tornare a fare un percorso indisturbato, e poi di nuovo, una nuova ciocca, ed un'altra ancora, fino a quando tutti i nodi erano scomparsi e la spazzola si muoveva indisturbata tra i miei capelli castani, troppo lunghi ormai per il mio standard.

«Ti sei rilassata?».

«Da morire- sorrisi- grazie».

«Qualsiasi cosa che ti riguarda è un piacere per me».

E mi limitai solo a sorridere al suo riflesso davanti a me, perché anche io avrei fatto qualsiasi cosa per quel ragazzo tutto sorrisi, fossette e occhi magnetici. Occhi che erano tornati a vivere, dopo quell'attimo di disorientamento. Perché io sapevo cosa significava perderlo con la paura di non ritrovarlo più, mentre per lui era tutto novità, non si era mai insinuato nella sua mente il pensiero di dover competere contro qualcun altro per il mio amore, e non sapeva che questo era impossibile, perché solo la morte non avrebbe potuto farci vivere il nostro amore, solo quello avrebbe potuto costringermi ad amarlo da lontano.

Non Passerai//H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora