È davvero importante fermarci una volta ogni tanto, uscire dalla propria testa e vedere le cose in prospettiva. In effetti, scoprire che guardavi le cose nel modo sbagliato può essere quasi liberatorio. E all'improvviso vedi nuove potenzialità, nuove possibilità, dove non le avevi mai viste prima
Grey's Anatomy
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Per fortuna con l'intervento di Elis, nessuno fece più caso a noi, l'attenzione si era per fortuna spostata sui veri protagonisti della serata, gli sposi.
Ero ancora tra le gambe di Harry, e mi ero voltata di nuovo verso di lui. Un sorriso soddisfatto riempiva il suo volto, rendendolo ancora più bello del solito, i suoi occhi erano lucenti, pieni un emozione che non riuscivo ad identificare. Accarezzava lentamente il mio fianco, facendo movimenti circolari con il pollice, provocandomi il solito calore che solo lui riusciva a trasmettermi.
«Amo quando fai la gelosa» disse mantenendo quell'irresistibile sorriso.
«Gelosa?» controbattei, fingendo di non capire.
«Si - disse avvicinandosi al mio viso, lasciando un breve bacio sulle mie labbra - diventi ancora più eccitante».
«Harry - risposi, dandogli una leggera pacca sulle spalle - ti possono sentire».
«Beh, non c'è più niente da nascondere ormai, hai fatto saltare la nostra copertura» concluse ridacchiando, mentre avrei voluto baciare ogni singolo centimetro della fossetta che gli era comparsa sulla guancia.
«Andiamo - lo spronai prendendolo per mano - altrimenti Elis ci uccide».
«Ok, mia signora».
Ci mischiammo con il resto degli invitati camminando mano nella mano, ormai non più preoccupati di dare nell'occhio. Potevo sentire distintamente ogni suo singolo dito sulla mia mano, e gli spazi tra le nostre dita combaciare alla perfezione. Ogni parte di noi combaciava alla perfezione, ogni sua parte di lui combaciava con la mia, ci completavamo. Anche il nostro, come quello di Elis e Niall, era un amore destinato ad esistere, un amore inevitabile. Per quanto quell'amore potesse avermi fatto soffrire, per quanto ci eravamo fatti del male, niente poteva cancellare quello che lui era per me, quello che mi faceva sentire la sua presenza accanto alla mia.
Una torta a tre piani ricoperta di panna si ergeva davanti ad un Elis sovreccitata a quella sublime visione, niente in confronto però alla faccia che aveva Niall. La sua espressione era davvero impagabile, quel ragazzo aveva sempre amato mangiare, e quella era una cosa che negli anni non era affatto mutata.
Gli sposi tagliarono la torta, tenendo il coltello tra le loro mani unite, nelle quali non si potevano non notare le lucenti fedi che ora accompagnavano i loro anulari. Guardai quella scena con un sorriso in volto che non si voleva spegnere, anzi, aumentò nel momento in cui i due sposi suggellarono il taglio con un dolce bacio, che durò più del previsto, provocando fischi da parte degli amici che cominciarono a riempire il giardino.
«Ciao, cuore mio» riconobbi la voce di mia mamma alle mie spalle.
«Mamma!» le sorrisi e andai ad abbracciarla.
«Ciao, Harry» disse poi mia mamma sporgendosi in direzione di Harry.
«Salve signora - cominciò a dire, ma poi vedendo l'espressione di mia mamma si corresse - salve, Liliana» concluse sorridendo, incamminandosi verso un gruppo di amici, lasciando così a me e mia mamma l'opportunità di parlare.
Lo osservai allontanarsi da noi con la sua solita camminata, che faceva aumentare i battiti del mio cuore. Non riuscivo proprio a staccargli gli occhi di dosso, mentre lui aveva già raggiunto i suoi amici e cominciare a conversare. Lo vedevo parlare animatamente, gesticolando di tanto in tanto, quando ad un certo punto il suo sorriso si fece più pieno, più felice, e, dopo aver abbassato lo sguardo per qualche secondo, i suoi occhi si alzarono, puntando nella mia direzione, incatenandosi ai miei.
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Non Passerai//H.S.
FanfictionA volte ritornano.. Ma sarà davvero sempre così? Gli amori, quelli veri, sono destinati a ritornare o è solo un'illusione? Beatrice ritorna a New York dopo tre anni, in vista del matrimonio di sua cugina. Sapeva in cuor suo che avrebbe dovuto rivive...