Certezze Sconvolgenti

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Se qualcuno ti resta accanto nei momenti peggiori, allora merita di essere con te nei momenti migliori.


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Due linee colorate.

Era questa la condizione in cui mi trovavo.

Una condizione che non mi sarei mai aspettata così presto, e soprattutto così inaspettatamente.

Linea rosa.

Fino a quel giorno, il rosa era sempre stato il mio colore preferito.

Il rosa rappresenta l'amore e la dolcezza, ma ora questo colore rappresentava l'ignoto. Avevo sempre visto il rosa come un colore che rappresenta l'infanzia, ma in quel momento quel colore mi stava dicendo che ero inevitabilmente cresciuta.

Erano bastati tre velocissimi minuti per apprendere la notizia, ma per assimilarla non ne sarebbero bastati cinquanta.

Ero chiusa nel piccolo bagno di Elis da almeno un'ora, con lo sguardo perennemente rivolto in basso, sul pavimento, e il corpo immobile, pronto ad attutire il colpo.

Ero incinta.

I sei differenti test di gravidanza posti sul lavabo ne erano la prova.

Mi sentivo come in una bolla, tutto attorno a me era ovattato. Mille pensieri affollavano la mia mente, ma io non riuscivo a catturarne ed elaborarne nemmeno uno.

E pensare che fino a due settimane ero la persona più felice del mondo che passava a New York il miglior natale della sua vita.


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«Tieni gli occhi chiusi, babe» sussurrò Harry al mio orecchio, mentre mi guidava in avanti trattenendomi dai fianchi.

«L'ho promesso, Harry. Circa un milione di volte» sbuffai.

«E' sempre meglio rinnovare certe promesse».

Mi sarei dovuta trovare a casa del padre di Harry, la sera di natale, visto che sia zia che Elis erano volate a Londra per fare visita a Niall, ma quando arrivai a casa di James non trovai nessuno, a parte Harry.

Tutto questo faceva parte di una sua machiavellica sorpresa, e io, purtroppo, adoravo le sorprese.

Quando, dopo interminabili minuti, mi fu concesso di aprire gli occhi, mi trovai davanti alla più romantica e spettacolare atmosfera possibile. Mi trovavo all'interno di quello che doveva essere una magazzino, che però aveva preso le sembianze di un giardino, con tanto di prato sintetico. Davanti a me c'era un gazebo pieno di candele ed un tavolo, con il nostro cenone natalizio.

«Oddio Harry, è stupendo!» dissi incantata.

«Felice di renderti felice» sorrise Harry.

«Lo fai sempre» dissi baciandolo dolcemente sulle labbra.

Fu il miglior natale della mia vita.

Nella mia famiglia non amavamo festeggiare il natale, perché non c'era mai stata l'atmosfera giusta. Non eravamo una di quelle grandi famiglie che si riuniva per le feste, che giocava a carte e rideva e scherzava amorevolmente. Eravamo piuttosto una famiglia riservata e poco numerosa, per questo non avevo mai provato grande entusiasmo durante le feste.

Quest'anno era diverso.

Quest'anno c'era Harry con me, e questo bastava a rendere le feste migliori, il mio mondo migliore.

Non Passerai//H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora