Il futuro?

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L'uomo disse che si ricordava. Che non aveva fatto altro, per anni, che ricordarsi tutto.

A. Baricco

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E se, nel momento in cui credi che la ruota si sia fermata per sempre, questa ricominciasse a girare?

Le parole più importanti che Harry mi avesse mai detto continuavano a vagare nella mia mente.

Fino a pochi giorni prima credevo di averlo perso per sempre, in quel momento invece lui era di nuovo mio, e lo sarebbe stato per sempre stavolta.

Mi beai del calore di Harry sul mio corpo ancora qualche secondo, prima di prendere le sue mani nelle mie, accarezzando la pelle morbida.

«Forse è meglio andare nella nostra stanza ora» gli dissi sottovoce, sicura che potesse sentirmi, vista la sua vicinanza .

«Andiamo, allora» rispose prendendomi per mano.

Il matrimonio era ormai finito, e gli invitati si stavano pian piano congedando, salutando calorosamente gli sposi. Feci segno ad Elis che stavo per andarmene e lei mi rispose sorridendomi, come solo lei sapeva fare. Presi per mano Harry e, silenziosamente, ci dirigemmo verso l'interno della villa.

Non ero ancora mai entrata dentro, e restai letteralmente senza fiato di fronte a quella spartana eleganza che rendeva tutto quello che era appena successo ancora più speciale. Mi sentivo come una principessa, anche se quello non era realmente il mio giorno, ma lo era stato più di quanto mi sarei mai aspettata. Quello era stato uno dei giorni più belli e importanti della mia vita, uno di quei giorni che te la cambiano la vita, che ti fanno realmente capire qual è il tuo posto.

Harry si fermò per parlare con qualche amico che stava andando via e, dopo aver chiesto quale fosse la nostra camera, salimmo al secondo piano, dove un lungo corridoio ci avrebbe condotti alla nostra stanza. Aprimmo la porta in legno scuro e entrammo nel nostro piccolo mondo, chiudendo tutti gli altri fuori, eravamo solo io e lui, finalmente, lontano da tutti quegli occhi pronti a giudicare le nostre scelte.

In quel momento iniziai a sentire la stanchezza della giornata appena trascorsa.

I preparativi e l'emozione per il matrimonio mi avevano di certo stancato, ma quello che aveva contribuito ad aumentarla erano state le moltitudini di emozioni che l'avevano accompagnata.

Buttai un sospiro di sollievo quando sentii il rumore della porta che si chiudeva dietro di me. Sentii i passi di Harry raggiungermi lentamente e, una volta dietro di me, portò le sue mani sulle mie spalle, massaggiandole per sciogliere i muscoli e mandar via la tensione accumulata.

Le sue grandi mani mi toccavano con intensità, ma allo stesso tempo con adorazione, mentre il suo viso si avvicinava al mio collo, provocandomi brividi che si propagavano lungo tutto il mio corpo, fino ad arrivare alla punta dei piedi.

«Sei stanca?» mi sussurrò vicino all'orecchio con la sua voce melodiosa.

«Un po'» gli risposi, poggiando la mia testa sul suo petto.

«Vieni con me, allora».

Mi prese dolcemente per mano, conducendomi verso il bagno, dove un'enorme vasca idromassaggio si ergeva proprio al centro della stanza.

Sorrisi lievemente immaginando già la sensazione di un bagno caldo, delle bollicine sul mio corpo, del bagnoschiuma sulla mia pelle.

Sentii lentamente la zip del mio vestito scendere, fino a quando quest'ultimo cadde sul pavimento, raggiunto poco dopo dal reggiseno. Sentii le mani di Harry accarezzare il mio corpo, venerandolo centimetro dopo centimetro, analizzando al tatto ogni mio minimo particolare. Iniziò a staccare una ad una le forcine dai miei capelli con delicatezza, stando attento a non farmi del male.

Non Passerai//H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora