Zuppe e Vertigini

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Raccogliamo i pezzi e facciamo il possibile per rimetterli insieme.

-Grey's Anatomy

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Erano passate tre settimane da quella notte, quella notte in cui i pezzi della mia vita si erano sfaldati per poi rimettersi insieme un secondo dopo, incastrati perfettamente.

Appena una settimana dopo ero stata chiamata da una testata giornalistica, una di quelle che avrei scelto se avessi potuto, e mi avevano offerto il lavoro della mia vita. Non avevo esitato un secondo ad accettare, saltellando per casa come una bambina di due anni, mentre Harry non riusciva a trattenere le risate.

Harry.

Da quel giorno sembrava esser più sicuro di se stesso e del nostro rapporto, ma, cosa più importante, del mio amore per lui. Era tornato il mio Harry, forte e combattente, e soprattutto sorridente. Il suo sorriso era stato il primo motivo per cui mi ero perdutamente innamorata di lui, per vederlo sorridere ogni giorno della nostra vita insieme, me n'ero innamorata ogni giorno più del precedente, sempre di più, amavo il suo sorriso divertente e spensierato, ma più di ogni altra cosa amavo il sorriso che indossava quando non sapeva di essere osservato, quello che riservava solo e soltanto a me, il sorriso dei suoi occhi, quel sorriso in grado di imprigionarmi inconsapevolmente, intrappolandomi alle catene del suo cuore.

Ero felice anche perché aveva cambiato modo di comportarsi con Zayn, anche se sapevo non gli andasse ancora a genio, stava iniziando ad accettare il nostro rapporto e vederlo per quello che era, una bellissima amicizia, almeno da parte mia.

Per tutto quello che stava facendo, lo amavo ancora di più, per la sua forza di volontà, perché mi stava dimostrando quanto tenesse a me, quanto fosse forte il suo amore per me, quanto fosse disposto a fare per la mia felicità.

Zayn.

Zayn era sempre e comunque Zayn.

Occhi intensi che incutono quasi timore, la pelle olivastra risaltata dai suoi capelli neri come la fuliggine, ed un sorriso che riesce ad illuminare la più intensa delle oscurità. Era diventato la mia nuova luce e, quando Harry non c'era, la sua presenza mi faceva sentire meno sola. Era l'amico che avevo sempre sognato di avere, perché sapevo che, con lui accanto, potevo essere realmente me stessa, con tutte le mie stranezze e paranoie, senza maschere o muri, potevo mostrargli la mia anima consapevole del fatto che non l'avrebbe distrutta.

Perché Zayn era una di quelle persone che incontri per caso, ma sei subito consapevole faranno la differenza, quelle persone che incontri per la prima volta, ma che ti sembra di conoscere da una vita intera.

Tra di noi non era cambiato niente, anche se avevo cominciato a notare quegli atteggiamenti che tanto facevano innervosire Harry, quegli atteggiamenti che un occhio esterno poteva fraintendere. Avevo cercato di mettermi nei panni di Harry, e forse anche io avrei avuto la sua stessa reazione, ma ero consapevole dei miei sentimenti, sapevo perfettamente cosa provavo per entrambi, e i due sentimenti non potevano essere paragonabili.

Harry Styles era l'amore della mia vita, quell'amore indistruttibile che vince contro tutto, quell'amore che non riesci a distruggere nemmeno desiderandolo con tutta te stessa. Zayn, invece, era stato una piccola luce in più nella mia vita, quella luce che riesce a farti vedere meglio ciò che hai davanti.

Erano le mie punte dell'iceberg, le mie ancore di salvezza, perché entrambi mi avevano salvato, anche se in modi totalmente diversi.

Il suono del campanello mi ridestò dai miei pensieri, facendomi saltare di sorpresa, aumentando inevitabilmente il mio mal di testa. Era qualche giorno che mi sentivo debole, avevo continui mal di testa, avevo avvertito un calo dell'appetito, spesso il cibo, anche quello che avevo sempre amato, mi disgustava.

Non Passerai//H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora