Muri

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Ho la guerra negli occhi, un buco nel petto e una vita che aspetto.

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Mi sarei aspettata di tutto, ma non quello che avevo appena sentito uscire dalla sua bocca.

Inerme era l'aggettivo che più poteva descrivermi in quel momento, ero rimasta pietrificata alle sue parole, quasi come se quel momento non fosse reale. Ero abituata ad essere colta alla sprovvista dal destino, ma tutte quelle novità in un giorno erano troppe anche per me. Non riuscivo a capire come mi dovevo comportare, cosa dire, cosa aspettarmi da un futuro ancora più incerto di prima.

Ero stanca, era quella la verità.

Ero stanca di essere sempre messa alla prova, stanca di dover sempre affrontare nuovi ostacoli e problemi, volevo solo un po' di tranquillità, un po' di stabilità. Non avevo mai ambito alla felicità, perché quella rappresenta un solo attimo di gioia assoluta, che svanisce, così come è arrivata, come una folata di vento che senti a malapena sul corpo, e di cui ti resta solo il ricordo della sensazione stessa.

«Bea - mi richiamò Harry, vedendomi immobile - hai capito?».

«Certo che ho capito» usai un tono involontariamente amaro, che sorprese anche me.

«E cosa ne pensi?» mi chiese lui, quasi impaurito dalla risposta.

«Non pensavo di aver voce in capitolo, pensavo avessi già deciso» esclamai irritata a braccia conserte, come per proteggermi.

«Infatti. Non posso rifiutare quest'offerta» disse con tono spavaldo, tanto da farmi rivoltare lo stomaco dal disprezzo.

«Allora non ho niente da dire» risposi piccata, non riuscendo più a guardarlo nemmeno in faccia.

«Pensavo fossi felice per me».

«Lo sono, ma non capisco che ruolo ho io nella tua nuova vita» e buttargli la cruda verità in faccia mi fece inumidire gli occhi, ma questa volta non avrei pianto davanti a lui, ero stanca.

Sarei stata davvero felice per lui, se solo non avessi appena scoperto di essere incinta, se solo non avessi lasciato l'unica vita che conoscevo per seguirlo, se solo non avessi perso tutto a parte lui, che se ne sarebbe andato via da me, che mi avrebbe lasciato sola.

Ero arrabbiata, e molto delusa, non perché aveva accettato quell'offerta, ma perché non aveva minimamente pensato a me mentre sceglieva, perché aveva fatto di tutto per tenermi vicina, solo per andarsene un mese dopo. Ero triste e delusa, perché le aspettative sul futuro che una persona si costruisce nella mente non equivalgono mai alla realtà, perché quando credi che finalmente tutto vada nel verso giusto, la ruota si ferma improvvisamente e cambia direzione, distruggendo in un secondo tutti i progetti fatti.

«Lo so che la distanza sarà difficile, ma la supereremo, come sempre».

«Tu mi hai fatto trasferire qui perché non la sopportavi, la distanza» la mia voce uscii stridula dalla mia gola, senza riuscire a non far trasparire il risentimento.

«E' stata una tua scelta, se non sbaglio».

«Beh, se avessi saputo di dover restare da sola avrei scelto qualcos'altro» soprattutto se avessi pensato di dover affrontare da sola una gravidanza, mi dissi nella mente.

Conoscevo Harry meglio di quanto conoscessi me stessa, e sapevo che se gli avessi detto in quel momento di aspettare un bambino sarebbe rimasto, avrebbe rinunciato al suo sogno e, magari un giorno, me l'avrebbe rinfacciato, o peggio ancora avrebbe vissuto una vita nel rimpianto, e quella era l'ultima cosa che volevo per lui, nonostante stessi soffrendo tantissimo.

Non Passerai//H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora