POV HARRY
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Aprirsi a qualcuno significa abbattere i muri che hai costruito per tutta la vita.
-Grey's Anatomy
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L'addio al celibato di Niall sarebbe davvero stato uno spasso, e l'avrei ricordato per tutta la vita se non fosse stato per un paio di occhi verdi che avevano oscurato tutta la mia serata. Erano in ogni mio movimento e gesto, in ogni mia parola, avevano invaso i miei pensieri.
Erano passate solo poche ore dall'ultima volta che quegli occhi si erano posati sui miei, ma quell'ultimo sguardo mi aveva squarciato il cuore. Era arrabbiata e delusa, ma non sapeva realmente cosa era accaduto, non sapeva la verità, ma non ero riuscito a parlarle, non aveva voluto sapere la mia versione dei fatti.
Avevamo sempre avuto questo problema io e lei. Eravamo soliti scappare dai problemi, rinchiuderci in noi stessi per paura di perderci, perché temevamo che portare a galla i problemi avrebbe distrutto ciò che avevamo, ma io avevo capito che i nostri sentimenti erano l'unica cosa al mondo che era indistruttibile.
Lo avevano provato tutti quegli anni lontano da lei, quando, anche se non avrei voluto, mi svegliavo con i suoi occhi davanti a me. Lei era in tutto ciò che facevo, e a volte non me ne rendevo nemmeno conto. Mi capitava di sentire il suo profumo per casa, quando in realtà quel profumo, unico e raro, apparteneva solo a lei, ed era impresso nella mia mente, indissolubilmente. Mi mancava come l'aria, ma mi ero imposto di continuare a vivere, di convivere con quella mancanza, a cui ormai mi ero quasi abituato.
Non avevo pensato nemmeno per un momento di dimenticarla, perché il pensiero di una vita senza il suo ricordo, mi avrebbe lacerato ancora di più. Preferivo vivere una vita con il dolore del suo ricordo, piuttosto che una vita fingendo di essere felice in sua assenza.
La vedevo tra la gente, anche quando ero a conoscenza del fatto che non potesse essere realmente lei, ma il mio cuore non smetteva mai di sperare.
Per tre anni, nonostante pensassi di vivere una vita normale, in realtà stavo solo sopravvivendo.
Aprii la porta della camera d'albergo, ed entrai in una stanza buia. Speravo di trovarla illuminata, e lei accovacciata sul divano, rimasta in piedi ad aspettarmi, invece non era così.
Andai a controllare la sua camera, forse era ancora arrabbiata con me, ma anche quella era vuota, di lei nessuna traccia, e non potei fare a meno di restarne deluso.
Era troppo tardi, e lei doveva già essere tornata in quel momento, per questo iniziai a preoccuparmi, perché solo il pensiero che le potesse essere successo qualcosa mi aveva già creato un vuoto al cuore.
Presi il mio cellulare, e composi il primo numero che mi venne in mente.
«Niall» dissi quando sentii la chiamata aprirsi.
«Ei, amico! - esordì, ancora allegro dalla serata appena trascorsa - dimmi tutto! Ti sento forte e chiaro».
«Hai notizie delle ragazze?» chiesi, evitando di far trasparire la mia preoccupazione.
«Certamente - disse, e io tirai un sospiro di sollievo - quando sono rientrato un piccolo facocero si era impossessato di Elis. Dovevi sentire come russava» concluse scoppiando a ridere.
Quindi Elis era tornata prima di noi, e se lei era tornata, allora dov'era Bea?
«Bea è lì con voi?» non potei fare a meno di chiedere.
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Non Passerai//H.S.
FanfictionA volte ritornano.. Ma sarà davvero sempre così? Gli amori, quelli veri, sono destinati a ritornare o è solo un'illusione? Beatrice ritorna a New York dopo tre anni, in vista del matrimonio di sua cugina. Sapeva in cuor suo che avrebbe dovuto rivive...