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La mattina dopo ero un rottame. Gambe pesanti e piedi con le vesciche. Distrutta dopo un solo giorno di F1.
Però ero felice come non mai.
Mi ero preparata e avevo fatto colazione con Mara e Filippo e poi eravamo partiti per il circuito e dopo aver posato le nostre cose eravamo andati all'hospitality Ferrari per il caffè.
"Ah quindi sarà cosi tutte le volte come l'anno scorso?" Carlos ci aveva visti entrare "hai paura di sforare il budget cap?" Aveva chiesto ironico Filippo facendoci ridere tutti.

Stavamo bevendo il caffè sul terrazzino della scuderia con alcuni meccanici e si era avvicinato Alessandro "avevi ragione ieri, la macchina andava meglio" mi aveva detto "che cosa ha detto?" Mara sembrava preoccupata, come se avessi combinato qualche guaio, ero sotto la sua supervisione e se avessi dato fastidio ai team avrebbero ripreso lei.
"No non ha combinato niente, stai buona tu mastino!" Le aveva risposto Alessandro "ha solo notato che l'ala di Charles era settata male e l'ho sistemata e Charles ha anche ringraziato perché effettivamente la macchina andava meglio" Mara si era rilassata e io anche però ero scioccata dalle parole di Alessandro, Charles Leclerc ringraziava me per qualcosa? Ero in estasi.

"Sei brava, hai orecchio e intuito" se avevo capito qualcosa era che Mara non era una persona che le cose te le mandava a dire, buone o brutte lei diceva tutto in faccia e apprezzavo molto questa cosa "mi raccomando solo di non disturbare mai troppo, siamo giornalisti e potrebbero evitarci se diventassimo pesanti" sapevo cosa intendeva dire e avevo annuito in silenzio mentre tutti e tre ci dirigevamo verso i box per l'inizio della seconda giornata di test.

La giornata si era svolta come da programma, non c'erano stati intoppi e anche quella sera con Mara avevamo mandato la mail per l'articolo ed eravamo andati a correre. Le mie gambe erano sempre più pesanti ma era un'abitudine che iniziava a piacermi.

La terza ed ultima giornata di test era iniziata, come al solito caffè in Ferrari e corse tra un box e l'altro per cercare di carpire tutte le informazioni. A pranzo avevamo mangiato qualcosa di veloce. Mara voleva portarsi avanti con il lavoro perché quella sera voleva uscire a fare festa essendo il giorno dopo sabato ed essendo i test finiti.

"Tu vieni stasera? Ce anche Rosalia" non me lo aveva ancora chiesto e io non mi sarei mai auto invitata, speravo mi chiedesse di unirmi a lei in modo da poter conoscere altre persone di quel mondo e poi avevo voglia di uscire.
"Come vuoi tu, non devi invitarmi solo perché lavoriamo insieme" le avevo risposto, non volevo che mi vedesse come una povera sfigata da sola, volevo che mi invitasse perché aveva piacere di stare in mia compagnia "tu sei scema! Certo che mi va che vieni, ci facciamo due risate tra donne" i suoi modi di fare erano unici, sempre sincera e allegra.

Quella sera mi ero preparata per uscire con Mara e Rosalia, giornalista spagnola molto amica di Mara. Io non parlavo spagnolo però, quindi forse avremmo avuto qualche problema di comunicazione.
Mentre finivo di sistemare i capelli avevano bussato alla porta della mia stanza "sei pronta?" Mara era tutta in tiro con un bel vestito blu scuro "si prendo la borsa" avevo risposto prendendola dal tavolo e chiudendomi la porta alle spalle.
"Stai bene" mi aveva detto lei mentre andavamo verso l'ascensore. Indossavo un vestito color prugna a mezza manica e dei sandali neri come la borsa. In reception ci aspettava Rosalia "hola!!" Aveva urlato vedendoci arrivare "bellissime" aveva poi detto con accento spagnolo.
"Rosi ti presento Francesca, la ragazza di cui ti parlavo" aveva detto Mara in italiano presentandomi a Rosalia "piacere" avevo detto allungandole la mano "mama che bella che sei" aveva detto lei con un sorriso perfetto "dai andiamo a ubriacarci" aveva detto Mara avviandosi verso l'uscita dell'albergo.

Eravamo andate al ristorante e poi ci eravamo sposate in un locale vicino per bere qualcosa. Io non bevevo molto, o meglio, non reggevo bene l'alcool, non ero abituata a bere quindi dopo un bicchiere di vino durante la cena ero già allegra e Mara e Rosalia mi prendevano in giro.
Al locale avevamo ordinato da bere, Mara aveva scelto per me un sex on the beach, mi aveva detto essere un cocktail leggero cosi da non stare male e avevo accettato.
Aveva ragione, era buono e fresco e con quel caldo lo avevo finito velocemente.
"Sei ubriaca vero?" Mara aveva le lacrime agli occhi perché stavamo ridendo come delle matte "solo un pò" avevo ammesso scoppiando a ridere perché in realtà ero ubriachissima.
"Che signore divertenti" avevo cercato di ricompormi per cercare di capire chi avesse parlato e voltandomi avevo visto George Russell e Lando Norris.

Riprenditi, mi ero detta mentalmente, non è professionale.

"Cosa possiamo offrirvi?" Aveva detto George con quel suo inglese perfetto, io ero a posto, non avrei bevuto altro, non avevo avuto il tempo di rispondere che Rosalia aveva già detto i nostri cocktail ai ragazzi che si erano avviati verso il bar. La mia faccia doveva essere buffa perché entrambe le ragazze erano scoppiate a ridere "poi sarei io quella ubriaca!" Avevo detto "ti prego hai una faccia che mi fai morire!" Rosalia non riusciva a contenersi.
"Che faccia ho?" Avevo chiesto sempre ridendo senza ricevere risposta.
I piloti erano tornati con i nostri cocktail e si erano seduti con noi, cercavo di rimanere seria invece Mara e Rosalia erano le stesse di qualche minuto prima. Io non riuscivo, avevo George Russell seduto sul mio stesso divanetto e le sue gambe erano a pochi centimentri dalle mie.
"Ma che avete che siete cosi allegre?" Lando non capiva perché Mara e Rosalia ridessero cosi tanto "che hanno bevuto?" George lo chiedeva a me che non sapevo nemmeno il mio nome dopo l'ultimo cocktail e allora ero scoppiata a ridere imitando le altre ragazze al tavolo. Anche loro due si erano messi a ridere e probabilmente quel baccano aveva attirato altri piloti presenti nel locale e si erano avvicinati.

Ora con noi c'era anche Carlos Sainz, Pierre Gasly ed Esteban Ocon. Si erano seduti e avevano iniziato a prenderci in giro perché non reggevamo l'alcool.

Love me - Hate me - Kiss meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora