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Mi ero svegliata alle 7.25 e lui russava.
Capitava quando era in un sonno profondo. Neanche le bombe lo avrebbero svegliato. La luce del sole filtrava leggermente dalle tende. Mi ero voltata a guardarlo e il sangue mi si era gelato nelle vene.

Charles aveva un succhiotto sul collo. Ero rimasta paralizzata per qualche istante poi l'impulsività aveva avuto la meglio.
Mi ero alzata e avevo raccolto tutte le mie cose. Mi ero cambiata ed ero uscita dalla stanza prima delle 8.

Avevo preso un taxi per l'aereporto.
Alle 10 del mattino la squadra Sky aveva il volo per Milano. Io dovevo partire con Charles ma i miei piani avevano subito una svolta.
Speravo che il volo avesse ancora qualche posto libero.
Fortunatamente c'era posto ed ero riuscita a partire.

Sul volo avevo cercato Mara e quando mi aveva vista si era preoccupata del perché fossi li. Il sedile accanto al suo era vuoto.
Ero scoppiata a piangere appena mi ero seduta e lei aveva chiamato Federica in supporto.
Ormai la nostra era una vera amicizia e non solo un rapporto lavorativo.
Avevo spiegato loro tutta la situazione ed erano esterrefatte dal comportamento di Charles.

"Perché mai ti ha detto che non potevi venire? Potevate venire anche separati. Non era obbligatorio stare insieme" aveva detto Mara "non lo so perché lo ha fatto. Forse voleva scoparsi qualcuna e non poteva farlo se c'ero io" avevo detto singhiozzando "no, è impossibile, Charles non ti tradirebbe mai, è troppo innamorato di te! Sarebbe il migliore attore del mondo se avesse finto tutto questo tempo. No io non ci credo" aveva detto Federica "ha un succhiotto sul collo!" Avevo quasi urlato arrabbiata "anche se non fosse successo altro non ti lasci fare un succhiotto!"
Le loro facce erano eloquenti.
Sapevano che non avevo torto.

Ero rimasta accanto a Mara piangendo per tutto il viaggio.
Atterrata a Milano avevo acceso il telefono.
Avevo 9 chiamate da Charles e alcuni messaggi.
Li stavo leggendo mentre aspettavo i bagagli.

"Dove sei?"

"Franci perché hai raccolto tutta la tua roba? Dove sei?"

"E meno male che non ti arrabbiavi se andavo solo!"

"Fra mi sto preoccupando cazzo!! Rispondi al telefono"

Aveva chiamato ancora, probabilmente avvisato dalla segreteria che il telefono era di nuovo acceso.
Non era quello il luogo in cui rispondere.

Dall'aereporto a casa mi aveva chiamato altre 5 volte senza mai ricevere risposta.
Una volta a casa sapevo che dovevo parlare con lui, non potevo semplicemente sparire anche se era quello che si meritava.

Stavo aprendo la valigia quando aveva chiamato ancora e avevo risposto.
"Cazzo Franci ma dove sei?" Aveva urlato preoccupato "a casa" avevo risposto fredda "come a casa? A Milano o a Monaco? Dovevamo partire insieme domani" aveva detto confuso "mi hai tradita" avevo semplicemente risposto "io non ti ho tradita! Cosa stai dicendo?" Aveva detto lui negando. Me lo aspettavo. Negare l'evidenza.
Che gesto ignobile da parte sua.
"Per prima cosa sei andato alla festa dicendoti che era solo per i team e piloti e poi c'era chiunque! Mancavo solo io.."
"Non lo sape.." aveva provato a dire lui.
"Basta dire stronzate Charles" avevo urlato "hai un succhiotto sul collo cazzo! Come hai potuto? Non cambierai mai! Non riesci a tenerlo nei pantaloni! E meno male che volevi andare a convivere, che non ce la facevi più a svegliarti senza me al tuo fianco! Sei solo un bugiardo!"
Ero una furia.
"Non è come pensi" aveva provato a difendersi lui, tipico.
"Se volevi andare da solo alla festa bastava dirlo, sei sempre stato libero di andare dove volevi, non ti ho mai precluso niente" avevo detto "ma tradirmi no, non lo accetto. Mi hai detto di amarmi mentre uscivi dalla camera e mi hai guardato negli occhi! Come fai a guardarti allo specchio?" La voce mi tremava e avevo iniziato a piangere.
"Amore non è come pensi, una ragazza si è..."
"No, non voglio saperlo. Se fossi stata io a tornare con un succhiotto sul collo? Forse per te non è niente ma se ami qualcuno non ti lasci avvicinare da altre persone. Che sia un bacio, una scopata o un succhiotto" avevo fatto una piccola pausa per provare a calmarmi "pensavo che mi amassi davvero. Dovevo aspettarmelo da te. Ci ho messo tanto a lasciarmi andare ma sei stata la delusione più grande di tutte. Mi hai spezzato il cuore Charles" avevo detto e poi avevo chiuso la chiamata senza aspettare una sua risposta.
Faceva troppo male.

Love me - Hate me - Kiss meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora