Sapevo che se gli avessi detto la verità si sarebbe alterato ma non potevo nasconderglielo, non ora che qualcosa stava effettivamente nascendo.
E come sempre avevo rovinato tutto.
Se ne era andato, non lo avevo mai visto cosi infuriato.
Pierre e Kika mi avevano portata a casa ma non avevo parlato durante il tragitto. Avevo scritto un messaggio a Charles ma non mi aveva risposto, come immaginavo.
Ora che finalmente avevo capito di potermi fidare di lui e ora che mi stavo iniziando ad aprire era finito tutto e mi mancava terribilmente.Avevo passato tutta la settimana in attesa di partire per poter vedere Charles dato che ignorava le mie chiamate e i miei messaggi.
Una volta ad Austin però il suo atteggiamento non era cambiato.
Era tornato come a inizio anno e la cosa mi faceva male.
Domenica, prima di salire in auto Carlos era venuto a prendersi il bacio porta fortuna ma Charles si era infilato il casco ed era salito in auto.
Aveva vinto Max e questo lo aveva reso ancora più incazzato con tutti.Dopo il Texas avremmo avuto altre due settimane di stop poi Singapore e Suzuka, una dietro l'altra.
Il 16 ottobre Charles avrebbe compiuto gli anni. Dovevo fare qualcosa per provare ad avere una possibilità ma cosa?
Io vivevo a Milano e lui a Monaco.
Potevo presentarmi sotto casa sua ma di mercoledì sera ci sarebbe stato o sarebbe andato a fare festa?Alla fine avevo trovato, qualcosa di semplice ma che esprimesse tutto.
Avevo contattato un fioraio di Monaco e con il mio francese sbilenco e il suo italiano mediocre alla fine ci eravamo capiti. Dovevo solo mandarle una mail con quello che doveva scrivere sul biglietto e poi fare il pagamento.Avevo ancora un paio di giorni per scrivere il biglietto ma non sapevo da dove iniziare, probabilmente sarebbe stato il biglietto più importante.
Avevo iniziato e cancellato quella mail almeno dieci volte.
Le parole non arrivavano. Avevo messo le cuffie e rivisto il video in cui suonavamo a Budapest. Il modo in cui ci guardavamo, forse era solo io che ci vedevo qualcosa ma anche la nonna lo aveva detto.
Sarei stata stupida a farmi scappare un ragazzo cosi quindi avevo scritto con il cuore."E come un girasole giro intorno a te che sei il mio sole anche di notte...
Tu hai portato il sole nei miei giorni più bui. Tu hai visto il mio lato peggiore e sei rimasto.
Tu mi hai dato sempre un motivo per sorridere.
Tu sei il mio sole.Buon compleanno Charles.
Sei importante.
Con affetto Francesca"
Era semplice e chiaro, dritta al punto. Avevo inviato la mail e ora dovevo solo attendere che mercoledi arrivasse e che i fiori venissero consegnati.
Avevo passato i giorni in ansia perenne, ero nervosa e agitata.
Mercoledì mattina mi aveva chiamato Kika "allora? Sai qualcosa?" Era agitata quasi più di me "la fioriaia ha detto verso sera ma non sapeva bene a che ora, mi manderà un messaggio quando li consegna" avevo detto "ok tienimi aggiornata che non sto più nella pelle" aveva detto lei.Ero rimasta tutto il giorno in ufficio ma ogni minuto l'occhio cadeva sul cellulare, ancora niente. Avevo mandato un messaggio a Charles facendogli gli auguri e aveva risposto con un semplice grazie di cortesia.
Era arrabbiato, speravo davvero di poter migliorare la situazione con i fiori.
È proprio vero che non si sa quello che si ha finché non lo si perde.
Pensare di perdere Charles mi faceva mancare l'aria. Finalmente avevo messo d'accordo cuore e cervello ma forse era troppo tardi.Mercoledi sera alle 19.50 avevo ricevuto un messaggio dalla fioraia, avrebbe consegnato entro 10 minuti. Il cuore aveva iniziato a battere forte. Era l'ora della verità.
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Love me - Hate me - Kiss me
ChickLitNon c'era nessuno in giro, solo un netturbino che svuotava i pattumi. Nelle cuffie era iniziata Another Love di Tom Odell. Una delle mie canzoni preferite del momento. La stavo ascoltando quando qualcuno si era seduto di fianco a me e voltandomi av...