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Stavo andando alle interviste e avevo incrociato Russell per strada "hei da quanto tempo" aveva detto lui "ciao George! Come stai? Con Carmen?" Avevo chiesto "tutto bene grazie, con Carmen a gonfie vele. Verrà anche a Suzuka e dopo il weekend facciamo un giro veloce della zona" aveva risposto.
"Tu? Come sono state queste tre settimane?" Ah se solo avesse saputo avevo pensato "normali, tanto lavoro ma tutto come sempre" avevo risposto, mi dispiaceva mentirgli ma già troppa gente sapeva di me e Charles.
Ci eravamo salutati e avevo raggiunto Mara.
Avevamo fatto tutte le interviste, mancava Charles "vuoi che vado cosi inizio?" Avevo chiesto a Mara "no rimani" aveva detto lei e quando Charles era arrivato mi aveva sorriso e poi si era voltato verso Mara "occhi a cuoricino" aveva detto lei piano facendo ridere Charles "eh si" aveva detto lui guardandomi ancora una volta e poi aveva iniziato a parlare con Mara. Lo avevo guardato tutto il tempo, era bello, tanto bello e voleva me. Continuavo a non crederci.

Quella sera era stato pubblicato l'articolo di Daniel.
Mi ero cambiata per andare a correre. Avevo fatto 5 km ed ero senza energie. L'umidità e l'afa erano così forti che mi avevano colto di sorpresa. Potevo ritenermi allenata. Correvo praticamente tutti i giorni da mesi e facevo 10 km senza problemi.
Avevo fatto un altro km ma non ce la facevo. Mi ero appoggiata ad un cancello per riprendere fiato. Sentivo la testa pesante, mi girava e la vista era annebbiata.
Non volevo svenire "hei are you ok?" Un ragazzo si era avvicinato e mi stava parlando "yes" avevo risposto a fatica.
Aveva continuato a dire qualcosa ma non lo avevo ascoltato. Era andato via ma poi era tornato indietro con una bottiglia d'acqua che mi aveva allungato. Avevo bevuto seduta per terra e lentamente mi ero ripresa. Avevo ringraziato il ragazzo e camminando ero tornata in albergo.
Ci avevo messo tanto perché non volevo stare di nuovo male e quindi mi ero fatta una passeggiata.

Alla fine ero tornata in albergo 1 ora e mezzo dopo.
"Franci stai bene? Sei pallida" mi aveva chiesto Andrea vedendomi entrare "si ce troppa afa" avevo detto bevendo l'ultimo sorso di acqua che avevo nella bottiglietta "ti accompagno" aveva detto lui e si era infilato con me in ascensore.
Aveva premuto il pulsante del piano in cui cera la camera di Charles, sapeva tutto. Eravamo rimasti in silenzio, sentivo la testa pesante e mi faceva male in un modo strano.
Davanti alla stanza di Charles Andrea aveva bussato e Charles aveva aperto subito "ma dove sei stata? Ti sei girata tutta l'isola?" Aveva chiesto lui, era preoccupato e potevo capirlo "spostati che non sta bene" aveva detto Andrea e l'espressione di Charles era cambiata "cos'hai?" Mi aveva chiesto prendendomi la mano "niente solo afa" avevo detto "dalle l'acqua, io torno subito" aveva detto Andrea ed era uscito dalla porta.
Charles mi osservava in silenzio, Andrea era tornato e mi stava misurando la pressione "40 su 60, è a terra" aveva preso il polso e mi stava sentendo i battiti "sono accellerati, Franci sei svenuta?" Mi aveva chiesto "quasi" avevo detto "prendi questa e stenditi, è liquirizia pura. Farà salire la pressione e di conseguenza il battito tornerà regolare" aveva detto.
Charles mi aveva tolto le scarpe e mi aveva aiutato a stendermi poi era andato da Andrea.
Avevo chiuso gli occhi e mi ero addormentata.
"Franci sveglia, devi mangiare qualcosa" sentivo Charles li vicino ma volevo dormire "se non ti svegli ora ti sveglierai alle 3 stanotte" avevo aperto un occhio "ancora 5 minuti" avevo detto "devi mangiare qualcosa ed è ora di cena" aveva risposto serio.
Lentamente mi ero alzata. La testa non faceva più male "hai un bel colore adesso" aveva detto Charles riferendosi al mio incarnato non più pallido "mi sento meglio, faccio la doccia e andiamo a cena?" Avevo chiesto "si va bene" aveva detto lui seguendomi in bagno "che fai?" Gli avevo chiesto, in quel momento non me la sentivo di fare l'amore se era quello che pensava "Andre mi ha detto di non lasciarti sola perché potresti stare male" aveva detto "e mi segui in doccia?" Avevo chiesto "rimango qui buono buono" aveva detto facendomi ridere, sembrava un bambino "va bene" avevo detto iniziando a spogliarmi.
Sentivo il suo sguardo addosso, ero leggermente in imbarazzo. Avevo aperto l'acqua della doccia, ovviamente era completamente di vetro e mi sarei lavata come se fossi stata in una vetrina.
Charles stava guardando il cellulare, mi ero infilata sotto al getto e avevo chiuso gli occhi mentre l'acqua mi bagnava i capelli e tutto il resto del corpo "dio mio" aveva detto Charles "cosa?" Avevo chiesto ancora ad occhi chiusi "è una tortura" aveva detto e lo avevo guardato.
Aveva un enorme erezione che sbucava dai pantaloni.
"Ti inviterei ad entrare ma non me la sento, scusa" avevo detto "tranquilla, non ti toccherei con un dito per paura che tu stia male. Passerà, forse, tra un paio di ore" avevo riso e avevo preso lo shampoo. Mi ero insaponata anche il corpo. Charles si mordeva il labbro, mi stavo eccitando anche io e la voglia si era impossessata di me "Charles per favore non guardarmi cosi" avevo detto "cosi come?" Aveva risposto lui eccitato "mi sento in imbarazzo" avevo detto "che fatica" aveva risposto lui girandosi appena e prendendo il telefono.
Avevo finito la doccia ed ero avvolta nell'asciugamano. Charles mi stava ancora guardando "ora posso restare sola?" Avevo chiesto "tieni la porta aperta" aveva detto lui alzandosi dal water e venendomi incontro dandomi un bacio, aveva messo la lingua, tanta lingua, segno che era eccitato "mamma mia" aveva detto lui ed era uscito dal bagno sistemandosi l'erezione nei pantaloni.

Love me - Hate me - Kiss meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora