Eravamo atterrati lunedi sera e avevo dormito tutta la mattina di martedi.
Le parole di Charles erano ancora bene impresse nella mia testa.
Non era più disposto a provarci, non era più pronto ad abbassare la testa sperando che io facessi un passo indietro.
Non ero riuscita a dire niente ma lui mi conosceva, meglio di quanto potessi pensare e alla fine aveva capito tutto.
Sentirmi dire che era finita era stato un colpo al cuore.
Per quanto avessi provato a ricordarmelo ogni giorno per autoconvincermi speravo sempre che qualcosa potesse cambiare e che tra noi tutto tornasse alla normalità ma quelle parole le aveva pronunciate lui. Non potevamo più tornare indietro.Pensare di vederlo spesso a causa del lavoro mi preoccupava. Qualsiasi relazione al termine fa male ma almeno si può decidere di non vedere più l'altro, noi eravamo obbligati a vederci per lavoro.
Se non fosse stata la mia passione più grande forse avrei rinunciato a tutto ma quello era il mio sogno.
Sarei stata male, non sarebbe passato alla svelta quel dolore. Avrei dovuto imparare a gestirlo e a conviverci dandomi il tempo necessario per tornare a stare bene.Tutta la settimana era passata, non avevamo gran premi in programma fino al fine settimana dopo quindi avevo pensato di fare il weekend a casa dalla mia famiglia ma avevano tutti l'influenza.
Ero reduce da una polmonite, un'influenza mi avrebbe messa nuovamente ko quindi ero rimasta a Milano.Sabato mattina ero sveglia nel letto. Non avevo nulla da fare e stavo ascoltando della musica con gli auricolari ma poi un messaggio mi aveva fatto drizzare le antenne.
Era di Pierre 'ti ho appena mandato una mail, leggila subito!' Non era da lui scrivermi cosi. Di solito mi prendeva sempre in giro per qualcosa e invece ora era serio.
Avevo preso il portatile e lo avevo acceso andando subito sulla casella di posta.
Avevo una mail da Pierre e l'avevo aperta.
Era un inoltro di mail con un file allegato ma non capivo.Avevo letto le mail sotto per capire che cosa fosse.
Pierre aveva scritto ad un certo Gerry di cercare tutti i video di Charles con qualche ragazza nella sera della festa, la mail risaliva a due settimane prima, e poi c'era la risposta di questo Gerry che era arrivata alle 5 di quella mattina.
Diceva di aver visionato tutti i filmati delle telecamere del locale ma l'unico video in cui Charles era con una ragazza era quello allegato.Mi tremavano le mani. Era il video in cui avrei scoperto la verità. Speravo che non fosse un video in cui si vedeva Charles appartarsi o altro perché non avrei retto.
La curiosità era troppa e avevo cliccato sul video per riprodurlo.
Si vedeva Charles parlare con un ragazzo che non conoscevo, erano ai bordi della pista e sorseggiavano un cocktail sorridendo.
Era arrivata una ragazza correndo, indossava il cappellino della Ferrari e aveva abbracciato Charles che era visibilmente sorpreso.
Lei doveva avergli chiesto l'autografo e lui aveva acconsentito.
Si era tolta il cappellino rivelando una folta chioma bionda e Charles lo aveva firmato.
Doveva avergli chiesto anche la foto, almeno cosi sembrava dai gesti che faceva lei e Charles aveva annuito.
Dopo la foto, scattata dall'amica della ragazza lei si era avventata sul collo di Charles e lui l'aveva quasi spinta via e poi si era portato le mani al collo con un'espressione di dolore e poi il ragazzo accanto a lui aveva guardato il telefono facendo luce con il cellulare.Il video finiva cosi e io avevo le mani sulla bocca. Charles non mi aveva tradito, aveva sempre detto la verità e io non gli avevo mai creduto.
Ero scesa dal letto correndo in cucina dove c'era Mara intenta a fare colazione.
Le ero quasi saltata addosso "tu sei pazza! Mi vuoi uccidere?" Aveva detto lei incazzata per quell'assalto.
"Non mi ha tradita" avevo urlato "si lo penso anche io ma tu sei testarda!" Aveva detto lei "no Mara, non capisci. Ho il video, me lo ha mandato Pierre e si vede tutta la scena. Quella ragazza lo ha morso!" Avevo detto, ero felice.
"La gente è pazza" aveva detto lei sorridendo vedendomi cosi "e ora che cosa farai?" Aveva chiesto.Sapevo che Charles era arrabbiato con me, non gli avevo creduto e si era stancato di stare ai miei comodi.
E poi lo amavo da morire e meritava qualcosa di carino, non una semplice chiamata, ma cosa?"Voglio fare qualcosa di carino" avevo detto mentre riflettevo "dopo le ultime cose che ti ha detto prima di partire devi farti venire una buona idea" aveva detto lei e aveva ragione. Sapevo che aveva sentito quello che aveva detto Charles anche se aveva fatto finta di niente e non aveva tirato fuori il discorso nei giorni seguenti.
"Cosa dovrei fare?" Le avevo chiesto a corto di idee "tu lo conosci meglio di me però credo che ci voglia qualcosa di carino, magari vai da lui e parlate di persona" aveva detto e avevo iniziato a pensare ma non mi veniva in mente nulla "sai che io non sono per le romanticherie" aveva continuato "però questa volta devi impegnarti se vuoi riconquistarlo, ti ha detto per settimane che non ti aveva tradito e tu non gli hai creduto neanche per un secondo, mettiti nei suoi panni".Ecco ora mi veniva solo da piangere a pensare che magari non ne volesse più sapere. La felicità di pochi istanti prima era sparita.
Avevo chiamato Pierre ringraziandolo per quello che aveva fatto e chiedendo consiglio a lui "Franci io sono stato fuori da tutta questa storia perché non mi piace intromettermi in alcune situazioni però volevo tentare qualcosa con il video e alla fine hai avuto le tue risposte" aveva detto lui "però non so cosa dirti, ora sta a te fare un passo verso di lui. Credo che sia arrabbiato perché non gli hai mai creduto. Se lo vuoi devi combattere" aveva detto.
Lo avevo salutato ed ero tornata a pensare poi avevo avuto un'idea.Ero andata in un negozio e avevo comprato due bombolette spray nere e un telo bianco.
Nel garage del palazzo avevo scritto 'scusa' con le bombolette e poi avevo lasciato ad asciugare.
Ero tornata in casa e avevo preparato una piccola valigia mettendo dentro l'indispensabile.
L'occhio continuava a cadermi sul violino dentro all'armadio. Non lo usavo da tanto ma continuavo a guardarlo. Era come se qualcosa dentro mi dicesse di prenderlo e alla fine lo avevo fatto.Lo avevo aperto, era pieno di polvere.
Nella custodia c'era un CD. Sapevo bene che cosa conteneva e a chi apparteneva in passato.
Era il disco con cui il nonno mi faceva allenare per Experience di Einaudi.
Era una registrazione di tutta l'orchestra tranne che del primo violino. Quello dovevo interpretarlo io.
Lo avevo lasciato sul letto ed ero corsa a fare una doccia e a prepararmi.
Prima di uscire di casa ero tornata in camera e avevo preso il violino.
"Lo porti?" Mi aveva chiesto Mara mentre mi accompagnava alla macchina "non si sa mai" avevo risposto.
Avevo infilato tutto il necessario in macchina ed ero partita.
Mi sarei fermata solo una volta arrivata sotto casa di Charles.
Avevo trovato traffico e anziché metterci 4 ore ce ne avevo impiegate poco più di 5.
Sapevo la strada a memoria.Avevo parcheggiato sotto casa di Charles che era buio, erano passate le 21 ma dalla strada vedevo le luci del suo appartamento accese. Almeno era in casa e quel viaggio non era stato a vuoto.
Avevo attaccato il telo alla recinzione vicino alla macchina facendo in modo che si vedesse bene ma ora come potevo fare per fare affacciare Charles?La risposta la sapevo già, era il coraggio a mancare ma dovevo farlo, glielo dovevo e lui se lo meritava.
Avevo aperto la custodia del violino e lo avevo accordato in macchina, nascosta a qualsiasi sguardo indiscreto e poi avevo acceso lo stereo della mia auto e avevo infilato il CD.
Avevo ascoltato quell'unica traccia in silenzio ma non me avevo bisogno, quelle note erano incise sul mio cuore.
Quando era finita avevo alzato al massimo il volume dello stereo ed ero scesa dalla mia auto.
Avrei suonato per Charles sperando che questo gli facesse capire quanto lo amavo.
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Love me - Hate me - Kiss me
ChickLitNon c'era nessuno in giro, solo un netturbino che svuotava i pattumi. Nelle cuffie era iniziata Another Love di Tom Odell. Una delle mie canzoni preferite del momento. La stavo ascoltando quando qualcuno si era seduto di fianco a me e voltandomi av...