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Ero soddisfatta, mi sentivo un pò troia in realtà. Anche in colpa per aver baciato uno sconosciuto ma in quel momento ero ubriaca e arrabbiata e avevo agito d'impulso.
Valentina russava profondamente al mio fianco nel letto e alla fine ero crollata anche io.

Avevo sognato Leclerc che mi baciava e mi prendeva dai fianchi e mi ero svegliata eccitata.
Valentina era già in bagno "ah finalmente ti sei degnata di aprire gli occhi" aveva detto mentre tornava per prendere il costume.
"Che ore sono?" Avevo chiesto "le 10.30, ti ha scritto George. Ci ha invitate per una gita in barca, ho già risposto, ci aspettano tra un'ora al porto" aveva detto nuda mentre si metteva il costume "hai risposto tu? Viva la privacy" le avevo detto "so com'è fatta la tua amica li sotto e questo vuol dire che tra noi non ce privacy" aveva detto e mi aveva fatto ridere.

Un'ora dopo eravamo al porto, ero al telefono con George che mi stava guidando per trovare la sua barca e alla fine lo avevo visto sbracciarsi nella mia direzione per farsi vedere.
Eravamo salite a bordo ed erano già tutti li, gli amici di Russel e Charles con i suoi due compagni.
Perfetto, credevo che non ci sarebbe stato.
"Hei festaiole" aveva detto George dando un leggero bacio a entrambe.
"Ciao" avevamo detto salutando tutti "allora? Ieri sera hai concluso con il bel biondino?" Mi aveva chiesto Russel "una donna non rivela certe informazioni" avevo risposto facendogli l'occhiolino e mi ero messa a ridere.

Avevamo preso il largo, avevamo pranzato sulla barca e ci eravamo goduti il sole del pomeriggio.
"Ti guarda" mi aveva detto George avvicinandosi a me "chi?" Avevo chiesto togliendo gli occhiali "Leclerc" aveva detto lui "ma va" avevo detto sperando che non sospettasse niente "io dico che ha una bella cotta per te" aveva continuato lui "dici?" Avevo fatto l'ingenua "si, non ci siamo mai sentiti al di fuori dei weekend di gara e guarda caso dopo che ha visto che eravamo insieme mi ha chiamato e ora sta sempre con noi, io dico che è venuto ad Ibiza solo per te" aveva detto lui "guardi troppi film George" avevo detto e si era messo a ridere "vedremo con il tempo chi avrà ragione".
Era arrivata l'ora dell'aperitivo. Stavamo bevendo uno spritz quando mio fratello mi aveva chiamato. Mi ero allontanata per rispondere e dopo aver chiuso la conversazione stavo tornando dagli altri.
All'improvviso una barca più grande era passata troppo vicino alla nostra e la barca aveva ondeggiato cosi forte che avevo perso l'equilibrio cadendo in acqua.

Sapevo nuotare bene ma ero stata colta di sorpresa. Ero tornata a galla riprendendo il respiro. I ragazzi erano tutti affacciati al bordo da dove ero caduta, Charles si stava sfilando la maglietta per buttarsi.
"Tutto ok" avevo detto cercando di fermarlo ma ormai si era tuffato per aiutarmi.
"Stai bene?" Mi aveva chiesto venendomi incontro "si ma da dove si sale?" Avevo chiesto "vieni di qua" aveva detto prendendomi per mano e iniziando a nuotare verso il retro della barca.

Eravamo attaccati alla barca ma Charles si era fermato improssivamente "ci sei andata a letto?" Mi aveva chiesto voltandosi "con chi?" Avevo chiesto, si riferiva forse a George?
"Con il tipo di ieri sera" aveva detto "non sono affari tuoi" avevo risposto acida "dimmelo" aveva detto autoritario "ma cosa vuoi da me?" Avevo chiesto irritata "devo saperlo" aveva continuato lui.
"No" avevo risposto riluttante e un sorriso malefico era spuntato sulla sua bocca. Mi aveva mollato la mano e mi aveva baciato mettendomi una mano dietro la nuca mentre l'altra si infilava nelle mutande del costume facendo entrare un dito dentro di me.
Lo avevo spinto via "fanculo Charles" avevo detto e avevo inziato a nuotate per tornare sulla barca. Ero salita sistemandomi il retro del costume proprio a pochi centimetri dal suo viso.

"Stai bene?" Mi aveva chiesto Valentina preoccupata "si sto bene, mi sono rinfrescata" avevo detto.
"Tieni il cellulare" aveva detto George allungandomelo, fortunatamente cadendo mi era scivolato di mano rimanendo sulla barca, almeno lui era asciutto.
Charles era salito dietro di me e si era avvolto nell'asciugamano senza dire nulla.

Eravamo tornati a sederci e avevamo continuato l'aperitivo come se nulla fosse.
Dopo parecchi bicchieri mia cugina e David, un amico di George, si erano appartati baciandosi appassionatamente.
"Mi sa che stasera torni in albergo da sola" aveva detto Hugo, l'amico di Charles "sono abituata a dormire da sola in albergo" avevo risposto anche se non credevo che Valentina mi avrebbe abbandonata quella notte.

Eravamo tornati al porto che era sera tardi.
Valentina non riusciva a staccarsi da David, sembravano incastrati uno nella bocca dell'altro. Stavo aspettando il taxi per tornare in albergo e Valentina sarebbe tornata con me, almeno cosi mi aveva detto.
"Vuoi che venga io a tenerti compagnia?" Mi aveva chiesto Charles avvicinandosi ma senza farsi sentire dagli altri "no" avevo risposto.
Mi aveva fatto incazzare che mi avesse baciata e toccata come se nulla fosse. Io non ero a sua disposizione. Non ero li ad aspettarlo.
"Sei sicura? Non voglio che stai sola ad Ibiza" aveva detto lui "meglio sola che con te" avevo risposto acida e sul suo volto si era stampata un'espressione offesa "davvero?" Aveva chiesto "si Charles davvero" avevo detto "sei cosi arrabbiata con me?" Sembrava sincero "si, non mi fido di te, non sono una ragazza che va a letto con chiunque e se vado a letto con qualcuno è perché penso che quella persona sia una brava persona e invece tu volevi solo divertirti" avevo iniziato "e va anche bene cosi, sei un ragazzo giovane e capisco ma non con me. Mi sei stato vicino in uno dei momenti più tristi della mia vita e te ne sono grata, davvero, ma mi hai presa in giro e non ci sto, amici come prima ma non succederà mai più nulla tra di noi" gli avevo detto quello che pensavo. Avevo chiarito la situazione una volta per tutte. Mi piaceva ma non potevo fidarmi e preferivo tenerlo lontano. Volevo proteggermi per non soffrire ancora e sapevo che lui non era adatto a me.
"Va bene" aveva detto e si era allontanato.

Il taxi era arrivato dopo pochi minuti e io e Valentina eravamo salite per tornare in albergo.
Lei era euforica per la sua nuova conquista e io ero contenta per lei ma triste per me.
Si era accorta che qualcosa non andava e allora le avevo raccontato del bacio e della discussione con Charles.
"Siete belli insieme" aveva detto lei "però ti capisco, la fiducia è la base e se manca quella non andrete da nessuna parte"
"Esatto, ce se già ora non mi fido di lui se ci dovessimo effettivamente iniziare a conoscere come coppia come potrei fidarmi di lui quando è in giro con i suoi amici? Avrei sempre il terrore che mi tradisca e non voglio vivere cosi una relazione, ho bisogno di stabilità non di drammi".

Ero sicura della mia scelta, nonostante non fosse quello che volevo.

Love me - Hate me - Kiss meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora