75 - Charles

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Averla in casa era strano. Mi ero svegliato e lei era sul divano con il pc sulle gambe. Mi ero quasi dimenticato che fosse li ma era bello.
Lorenzo aveva bisogno però quindi ero dovuto uscire per andare da mia madre.
Una volta arrivato avevo trovato i miei fratelli e mia mamma, sembrava una riunione di famiglia.
"Che succede?" Avevo chiesto "devo parlarti" aveva detto Lorenzo "vai spara" avevo risposto "io credo che Francesca non sia adatta a te" aveva detto lui e dalla mia faccia forse aveva capito che mi stavo alterando "aspetta, fammi finire" aveva detto sapendo quanto fossi impulsivo a volte "sei sicuro che stia con te per amore e non per soldi? Uscite insieme da cosi poco ed era già incinta? Probabilmente sta provando ad incastrarti per avere un mantenimento a vita da te" aveva detto e io ero senza parole, ma che pensieri contorti erano? Avevo visto più volte Francesca prendere la pillola, oggi compreso.
"Tu la pensi cosi?" Avevo chiesto ad Arthur "no, sinceramente penso che se fosse una ragazza che voleva fregarti non ti avrebbe tenuto lontano respingendoti perché non si fidava. Poi mi è sembrata sincera dopo l'incidente, sembrava davvero preoccupata per te. Secondo me è veramente innamorata" aveva detto lui risollevandomi un pò.
"E tu?" Avevo chiesto a mia madre, la sua era l'opinione a cui tenevo di più "io sono d'accordo con Arthur. In aereo ti ha preso la coperta perché avevi freddo e ti ha tenuto stretto a lei tutto il viaggio. Ti guarda con gli occhi dell'amore, non sta fingendo" aveva detto "io non la vedo sincera" aveva detto Lorenzo convinto "hai spento tu il mio telefono?" Avevo chiesto ma non aveva capito "a Suzuka, dopo l'incidente hai spento tu il mio telefono vero? Perché quando l'ho acceso era perfettamente carico" avevo iniziato a collegare i puntini "Lorenzo se hai fatto una cosa del genere facendo preoccupare quella povera ragazza inutilmente sappi che mi hai deluso" aveva detto mia madre "non è di famiglia, non poteva stare li, il telefono suonava continuamente e l'ho spento e poi non sapevo il codice per accenderlo" aveva ammesso.
Che merda. Aveva sempre fatto di tutto per proteggerci essendo il maggiore dei tre ma questo era troppo.
"Non mi sono mai permesso di intromettermi in nessuna delle tue relazioni anche quando credevo non fossero giuste per te e ora tu fai una cosa del genere?" Avevo detto, ero arrabbiato e deluso dal suo comportamento. Non credeva che fossi abbastanza sveglio da trovare una persona in grado di amarmi a priori? Senza pensare al mio nome o ai miei soldi?
"Charles l'ho fatto per te" aveva detto lui "hai esagerato Lorenzo, stammi lontano" avevo detto ed ero uscito.
Avevo fatto un giro più lungo in auto per cercare di calmarmi e alla fine ero tornata da Francesca.

Non era in sala ma sentivo la sua voce arrivare dalla camera da letto. La porta era socchiusa.
Parlava con qualcuno e mano a mano che mi avvicinavo riuscivo a capire "mi ha fatto perdere completamente la testa" avevo sentito "ah mamma è un ragazzo cosi buono" aveva detto poi. Stava parlando di me con sua mamma. Come poteva fingere? Alla mamma non si raccontano queste cose se non sono vere.
"Si lo amo" aveva detto, avevo bussato leggermente ed ero entrato "ora vado mamma" aveva detto chiudendo il telefono "non ti avevo sentito entrare" aveva detto. Era sul letto circondata dai vestiti che l'asciugatrice aveva buttato fuori.

"Dovresti riposare" avevo detto entrando "sono sul letto" aveva risposto lei mentre continuava a sistemare i vestiti.
"Con chi parlavi al telefono?" Avevo fatto finta di non aver origliato "lo so che hai sentito tutto, era mia madre"
"E cosa le stavi dicendo?" Avevo chiesto, mi aveva guardato male "lo so che hai origliato e che ora fai finta solo perché ti piace sentirti dire che ti amo" aveva detto e mi ero buttato sul letto con lei abbracciandola e baciandola ma mi ero alzato quasi subito, la volevo ma non potevamo quindi era meglio mantenere le distanze.
"Andiamo a fare una passeggiata?" Aveva chiesto lei "devi riposare" avevo risposto e aveva alzato gli occhi al cielo "non ne posso più di stare in casa, una passeggiata non mi ucciderà" aveva detto alla fine avevo acconsentito.

Love me - Hate me - Kiss meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora