Ogni giorno alle cinque del pomeriggio finiva il mio orario di studio.
Concludevo le lezioni, chiudevo i libri e mi concentravo sulle mie ambizioni.
La stessa cosa la facevano i miei coetanei, che passavano poi il proprio tempo nella palestra del college per giocare a basket, oppure andavano in spiaggia a prendere il sole.
Io, invece, tornavo nella mia stanza.
Proprio in quel momento stavo percorrendo i corridoi del college, raggiungendo la mia stanza che si trovava al terzo piano.
La porta era socchiusa, e sentivo Veronica piangere.
La aprii confusa, chiudendola poi dietro di me. E, con sorpresa, riconobbi Cheryl.
Erano sedute entrambe sul letto di Veronica, che mi guardò entrare, mentre la rossa mi dava le spalle.
Naturalmente non spese energie nel voltarsi.
"Ronnie... Che succede?"
Lei tirò su con il naso prima di rispondere. "Mi ha lasciata per un'altra ragazza."
Stavo provando a cercare un motivo per il quale dispiacermi, ma non ci riuscivo.
Era una cosa così futile che quasi mi dava fastidio perderci tempo.
Ciononostante mi inginocchiai, posai una mano sulla sua guancia ed asciugai le sue lacrime.
"È stato uno stronzo." iniziai. "E sicuramente non lo meritavi, ma stando in questo modo gliela stai dando vinta."
Veronica negò con il capo. "Ero innamorata, Toni. Dico sul serio."
"Appunto, Ronnie! L'amore non ti riduce in questo modo. Erano più le volte che piangevi per lui che quelle per cui sorridevi."
"Per te è facile dirlo, non ti interessa se le persone ti abbandonano. Invece, a me, interessa troppo."
Trattenni il respiro, perché parlava indubbiamente senza sapere, ma mi trafisse il cuore.
Perché la realtà fa male, e avevo sempre cercato di evitarla. Evitare di sentirmi in quel modo.
Rimasi in silenzio per un momento, poi risposi. "Eppure ti rende una persona migliore."
Poi guardai Cheryl, che spostò il suo sguardo furtivamente. Come se non volesse farsi scoprire.
Eppure, l'avevo appena colta nel fatto.
Dopodiché mi alzai, dirigendomi sul mio letto e sdraiandomi su esso, aprendo poi un libro per distrarmi.
Avevo perso del tempo per me stessa, e questo non doveva accadere.
-
Era arrivata la sera, e Veronica sembrava essersi ripresa, o quasi.
Io avevo quasi finito il mio libro, nonostante le sue lacrime e le parole rassicuranti di Cheryl non mi donavano concentrazione.
Una cosa che avevo potuto notare su di lei, era che aveva molta pazienza. Davvero troppa.
Aver speso delle parole per tale situazione mi era sembrato già troppo. Invece Cheryl aveva passato tutto il suo pomeriggio con Veronica, e non ero convinta che l'avrebbe lasciata sola durante la notte.
E nessuna delle sue amiche aveva tentato di aiutarla: erano tutte in spiaggia o ad osservare i popolari della scuola allenarsi in palestra.
Le parole di Veronica mi tornarono in mente: "Inizialmente può dare una negativa impressione di sé, ma è stata fondamentale nella mia vita."
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𝘈𝘧𝘵𝘦𝘳𝘨𝘭𝘰𝘸 «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»
ChickLit"...e quindi trovai la mia musa ispiratrice. Era tutto ciò che il mondo non era abituato a vedere, a conoscere. Mi uccideva ma mi rendeva viva, era quella mescolanza d'amore e dolore che necessitavo per sopravvivere. Era la mia più grande ambizione...