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Vi è una congiunzione astrale, proveniente dall'universo, che in un modo o in un altro ci porta sempre dove si è stati bene.

Dove il cuore ha avuto modo di riposare, dove la mente dava libero spazio a tutto il resto, alla vita.

È un fenomeno particolare, quello del destino.
E non è un po' strano non poter decidere con la propria testa? Non è strano lasciarsi burattinare dagli astri celesti?

Non lo è.
Non se siamo destinati a chi amiamo.

Era un'attrazione mentalmente instabile, quella di Cheryl e Toni.
Non perché fossero cattive persone, o perché non fossero fatte l'una per l'altra, ma perché a volte l'amore non è abbastanza.

E ciò creava instabilità.
Troppo sentimento abbinato alla poca rilevanza di sé stessi dava vita ad una reazione chimica letale.

Era letale il solco che Toni aveva creato nel cuore di Cheryl.
Ma lo era altrettanto fingere che non l'amasse più, o che tra di loro non ci sarebbe potuto essere niente.

La realtà era che non voleva perderla.
Mentiva, dicendo che aveva bisogno di riflettere. Sapeva esattamente ciò di cui aveva bisogno, ma il dolore era spaventoso ed il timore cresceva ed oscurava i suoi sentimenti.

Non lo meritavano, perché il mondo non aveva mai ruotato nel verso giusto per entrambe.

E chissà, se forse i loro cuori fossero stati puri dal principio, in quel momento Cheryl non si sarebbe trovata così affranta, e l'anima di Toni starebbe ancora al suo posto.

Era passata una settimana dall'ultima volta che si erano parlate, dall'ultima volta che si erano rivelate i loro sentimenti.

E fu infernale e logorante.
Estenuante.

La Blossom sapeva di non stare bene senza di lei, che non si era più fatta viva, e non aveva più avuto modo di vederla da nessuna parte.

E la rossa non riusciva a mettere il cuore in pace neanche in quel momento, tra le braccia di Heather, ignara di tutto ciò che accadde negli ultimi mesi.

Non si può dire che non si sentisse in colpa per star ferendo ancora una volta una persona innocente a causa del proprio dolore, ma... era solo che Toni era irresistibile. L'unica persona al mondo che riusciva a portarla fuori binario.

In quel momento, Cheryl prese una decisione.
Prese la decisione, e non sarebbe più potuta tornare indietro.

Quando si sollevò ed incrociò le gambe sul divano sul quale erano coricate, Heather capì che nella sua mente stesse andando avanti qualcosa.

Qualcosa di negativo, perché la rossa teneva lo sguardo basso e stuzzicava gli anelli che teneva sulle dita.

Anche la corvina sollevò il busto, ed aggrottò la fronte attendendo che parlasse.
Il suo cuore non faceva altro che perdere colpi.

Cheryl si schiarì la voce. "Io non riesco a tenermi questo peso sullo stomaco." iniziò. "E mi dispiace dover dire questa cosa proprio a te, perché non la meriti."

"Parli del trasferimento? Se stai male, possiamo rimandarlo.
Anzi, possiamo anche non farlo." ridacchiò.

La Blossom pensò soltanto che si fidasse davvero troppo di lei, e che fosse una brava persona.

Ciò rendeva le cose ancora più difficili.

"Magari fosse quello il problema, Heather." alzò lo sguardo, poi scosse il capo. "Ma tu non meriti davvero di preoccuparti quando il problema sono io."

La corvina sospirò pesantemente, come per scaricare la tensione, mentre Cheryl continuava a muovere freneticamente le dita.

"Io... io provo dei sentimenti per un'altra persona. Sono troppo forti per poterli ignorare, e ti giuro che per te ci ho provato." rivelò, ed i suoi occhi si inumidirono. "Non è corretto continuare qualcosa con te mentre nella mia testa c'è qualcun altro, capisci?"

Il cuore di Heather non fece altro che frantumarsi in mille pezzi, mentre tratteneva le lacrime ed assorbiva quelle parole cercando di pesarle il meno possibile.

Dopo attimi di silenzio, alzò nuovamente lo sguardo. "Ti ho aspettata per mesi, Cheryl. Io... ho fatto di tutto pur di averti, e mi stai davvero dicendo che in realtà provi qualcosa per un'altra persona?" il suo tono di voce era basso e calmo, come se il disprezzo era così alto da dover abbassare i toni.

"Mi dispiace." la rossa si limitò a dire. "Ho provato ad ignorarlo, ma persiste.
E poi... so bene che non lo meriti."

Heather annuì, posando lo sguardo su un punto indefinito, come se il suo cervello stesse lavorando ed elaborando il tutto.

Poi, d'un tratto, posò nuovamente il proprio sguardo ferito nel suo.
"C'è di mezzo quel libro, vero?"

Cheryl trattenne il respiro, poi annuì.

"Dovevo aspettarmelo." sorrise amaramente, poi si alzò in piedi. "Possiamo finirla qui, per favore? Ho bisogno di tempo per riflettere."

-

Quello non era il giorno preferito di Cheryl Blossom, ma probabilmente lo avrebbe ricordato per tutta la vita.

Ferire le persone ci ferisce inevitabilmente, ed era consapevole del fatto che il cuore di Heather non si sarebbe riparato poi così velocemente.

Tuttavia, qualcosa nel suo cuore la rasserenava.
Forse era la pioggia al di fuori della propria auto, mentre sfrecciava tra le vie zuppe e colme di Los Angeles, con le luci colorate dei grattacieli principali che riflettevano sul vetro della propria auto.

La rossa prese coraggio, afferrò il telefono dalla propria borsa, poi sulla rubrica selezionò il contatto di Toni.

Il suo cuore palpitava mentre il dispositivo squillava, mentre elaborava un discorso da esporre, ma nella sua mente non c'era altro che confusione.

Non sapeva neanche da cosa iniziare.

Quando partì la segreteria, ed udì la voce di Toni che invitava a lasciare un messaggio, il suo cuore si sentì debole.

Raramente non rispondeva alle chiamate, Cheryl lo sapeva bene.
E se non lo stava facendo... significava che la stava semplicemente ignorando.

Deglutì a fatica, e mentre la memoria del proprio corpo la riportava a casa, iniziò.
"Ehi, Toni... sono Cheryl.
Io... ho lasciato Heather. Le ho detto che è finita, perché.... ho capito che non posso nascondere i miei sentimenti a chi amo davvero.
E mi dispiace per quel che ti ho fatto passare ultimamente o per... tutto il resto." fece una pausa, trattenne le lacrime, poi emise un sospiro.
"Ti ho chiamata perché volevo che lo sapessi.
Richiamami, se puoi. Vorrei vederti."

I suoi occhi divennero lucidi, mentre parlava e li teneva incollati alla strada.
Con le luci della città e la fitta pioggia che si scaraventava sul vetro dell'auto diventava difficile guidare, soprattutto con una mente così incasinata.

Cheryl sperava soltanto che Toni le concedesse un'ultima possibilità, sperava davvero che l'avrebbe perdonata.

Si limitò a ritirare le lacrime.
La vita era troppo breve per piangersi addosso.

Nel mentre, Topaz aveva già ascoltato il messaggio lasciato in segreteria.
Non ebbe intenzione di rispondere alla chiamata, nonostante continuasse a farsi riempire le orecchie dalla propria suoneria, perché non aveva più la forza di soffrire.

Quando udì le parole di Cheryl, il proprio cuore divenne leggero ed immediatamente si pentì della propria scelta.

La Blossom non stava giocando, come si era convinta negli ultimi giorni.
Aveva appena lasciato da parte una relazione per poter rispettare il sentimento che c'era tra loro.

Sospirò, deglutì a fatica, e si sollevò dal letto su cui era sdraiata.

Quella notte sarebbe stata decisiva.

Nota autrice
scusate ogni tanto sento il bisogno fisiologico di modificare completamente il mio profilo wattpad

𝘈𝘧𝘵𝘦𝘳𝘨𝘭𝘰𝘸 «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora