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Era il ventidue ottobre, e Cheryl era emozionata e quasi impaziente di poter annusare il profumo del denaro tra le proprie mani.

Poi, dopo aver ricevuto la promozione, il proprio lavoro quasi le piaceva.
Adesso era responsabile di un reparto nella propria azienda.

Avete capito bene. Era la responsabile.

E Cheryl amava aver cambiato il proprio ruolo, perché non era poi così adatta a sottomettersi agli ordini degli altri.

Tuttavia... poter coordinare una squadra adesso la gratificava, ed alzava la propria autostima.

Cheryl era solita a dire che non è tutto oro quel che luccica.
Ed infatti era così. Doveva essere felice per aver raggiunto un traguardo così importante.

Invece, era seduta sul sedile della propria auto, una berlina rossa che attirava l'attenzione di chiunque.

Ma quel giorno, mentre la fitta pioggia colpiva ripetitivamente il tettuccio dell'auto, si sentiva più triste del solito.

Forse era meteoropatica, pensò. Anche se solitamente amava follemente la pioggia, il freddo e l'inverno.

Poi, mentre sfrecciava tra le vie attualmente libere di Los Angeles, si rese conto di cosa stava governando la sua mente.

Era Toni.
Ci pensava ogni momento della giornata.
Non usciva dalla sua testa.
La stava facendo impazzire.

Quando lo realizzò, il suo cuore perse un battito e molteplici lacrime cominciarono a rigarle il viso.

E come se non bastasse, stava ripercorrendo tutta la propria vita degli ultimi anni, pensando soltanto alle cose negative.

Odiava il luogo in cui si trovava la propria casa, odiava il proprio lavoro, le proprie amicizie...
Odiava tutto, soprattutto essere ricaduta nuovamente nel vortice di Toni, che aveva lasciato un solco nel suo cuore cambiando la sua personalità per sempre.

Ma come aveva potuto ridursi in quel modo? Questo non era ciò che volevano i propri genitori, quando alla tenera età di un anno l'adottarono.
Avrebbero sicuramente voluto una figlia intraprendente, dai mille sogni ed ambizioni.
Volevano una persona responsabile e stabile mentalmente ed economicamente, una persona sicura di se stessa, e che non fingesse altezzosità.

Avrebbero sicuramente voluto qualcuno che portasse rispetto per se stessa, che si amasse, che sapesse dire di "no" quando qualcosa la turbava.

Cheryl si faceva schifo in quel momento, mentre una mano stringeva il volante e l'altra asciugava le proprie lacrime che non cessavano di straripare dagli occhi.

Due dita si posarono sulla rotella della radio alzando il volume, cercando di svuotare la propria mente.

Bryan Adams - (Everything I Do) I Do It For You

Cheryl sospirò.
Quando era bambina era solita ad ascoltarla ed a cantarla con suo padre.

Nella vita avrebbe voluto qualcuno che l'amasse tanto quanto lui.

Impossibile, pensò.
Nessuno sarebbe mai stato capace di adottare il suo cuore ed a renderlo suo.

Mentre canticchiava a voce bassa le parole di quella canzone e la strada per arrivare a casa si accorciava, il suo pensiero si rivolse nuovamente a Toni.

Una parte di sé la voleva morta, perché non faceva altro che ricordare tutti i momenti che avevano condiviso.
Ma soprattutto, non faceva altro che dubitare i suoi sentimenti per Heather.

Betty le disse che era normale.
Era normale pensare di provare ancora qualcosa quando si hanno contatti con i propri ex.
Ed era anche normale pensare di preferirli alle proprie nuove frequentazioni.

𝘈𝘧𝘵𝘦𝘳𝘨𝘭𝘰𝘸 «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora