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A Los Angeles il sole splendeva alto nel cielo quella mattina, la calda stagione stava per arrivare, e l'arrivo della primavera era ormai evidente.

Spalancai la finestra della mia stanza ed incanalai nei polmoni dell'aria fresca e pulita, in lontananza potevo notare il mare, ed i raggi solari che colpivano il mio viso mi rasserenavano.

Il college era attualmente vuoto, perché eravamo ormai giunti al weekend e nessuno aveva realmente voglia di rinchiudersi nella propria stanza.

Io avrei dovuto vedermi con Reggie, mi aveva invitata a stare a casa sua fino al lunedì, ma non sarebbe stato possibile: stava male, era probabilmente allergico alle piante della primavera ed io ero altamente ipocondriaca.
Quindi, non ci saremmo più visti finché non sarebbe guarito.

Allora decisi di vedermi con Archie. Era da tempo che non uscivamo insieme, ed un po' i suoi discorsi senza senso mi mancavano.

Gli dissi di vederci al campo da basket il pomeriggio, poi avremmo potuto studiare insieme.

Lui naturalmente accettò, e questo era il motivo per cui in quel momento tenevo una palla da basket sotto al mio braccio aspettando che lui mi raggiungesse.

Lui mi tese la mano per salutarmi.
"Come va?"

Io strinsi le spalle. "Va. E a te?"

Nel mentre spostai il mio sguardo alle spalle di Archie, e notai Cheryl e Veronica sedute su una panchina distante da noi.

Incrociai immediatamente lo sguardo della rossa, che con esitazione alzò la mano destra e con essa mi salutò.

Io sorrisi timidamente, dell'agitazione si insediò nel mio corpo, poi feci lo stesso.

"Come te." rispose, intanto prese la palla sotto al mio braccio. "Ho saputo che stai con Reggie."

Io alzai gli occhi al cielo, nel mentre sentivo la palla palleggiare come sottofondo.

"No. Non stiamo insieme." sospirai. "Chi te lo ha detto?"

Vidi Archie in difficoltà. Probabilmente non voleva creare scompiglio, e soprattutto non voleva mettere nei guai qualcuno.

"Me lo ha detto lui."

Corrugai le sopracciglia, poi incrociai le braccia. "Ti ha detto cosa?"

"Hai capito, Toni." strinse le spalle. "Non prendertela con lui adesso."

"Mette in giro delle voci false e non dovrei arrabbiarmi?"

Ero così infuriata che avrei voluto ritrovarmelo davanti ed elencargli tutti i motivi per cui ancora non avremmo potuto metterci insieme, e soprattutto il fatto che le relazioni affrettate mi risultavano soltanto una perdita di tempo.

Avevo bisogno di sfogarmi, perché sapere che probabilmente tutto il college era a conoscenza di una tale falsità mi rendeva nervosa ed irrequieta.

"Non credo siano così tanto false, se poi vi baciate davanti a tutti. Se non state insieme, cosa siete?"

Sospirai. "Ci stiamo frequentando, nulla di più."

Il rosso annuì, poi mi diede la palla.
"Bene, dovresti parlargliene perché probabilmente ha frainteso le tue intenzioni."

Mentre Archie parlava, io spostai lo sguardo dietro di lui, ed incrociai quello di Cheryl che spostò il suo subito dopo.
Teneva le sue gambe nude strette al petto, indossava una felpa nera tenendo alzato il cappuccio, i suoi capelli rossi le ricadevano sulle spalle e con il suo rossetto rosso era riconoscibile.
Veronica parlava e lei annuiva immersa nei suoi pensieri.

𝘈𝘧𝘵𝘦𝘳𝘨𝘭𝘰𝘸 «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora