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Veronica Lodge era la mia fonte più attendibile d'informazioni.
E senza che io lo volessi, lei me ne offriva di tutti i generi.

La realtà è che non sapeva davvero tenersi le cose per sé, a meno che non fosse un qualcosa di top secret che vi sarebbe costata la vita.

Semplicemente, per Veronica tutto era una scusa per fare del gossip rigenerante, e niente sarebbe realmente interessato alla popolazione.

D'altronde aveva ragione, perché l'essere umano è così egoista che non ricorderebbe neanche i dettagli personali.

Anch'io ero disinteressata a ciò che accadeva nel mondo lì fuori, ma una parte di me voleva sapere cosa accadeva nelle serate animate nelle quali si cimentavano quasi ogni sera lei e Cheryl.

Volevo indubbiamente chiederlo alla rossa, magari avrei potuto porre una domanda causale, senza che ci pensasse troppo.

Ma una parte di me mi informava del fatto che Cheryl era eccessivamente intelligente, e che probabilmente avrebbe messo insieme i pezzi.
Ed io non volevo in alcun modo che si sentisse oltraggiata.

Quindi mi trovavo nella mia stanza con Veronica, entrambe distese sui nostri letti.
Non proferivamo parola: parlavamo così tanto che non avevamo più argomenti da discutere.

Avrei dovuto vedermi con Cheryl, come ormai accadeva ogni giorno, ma era occupata con Archie per una questione familiare di cui mi avrebbe parlato più tardi.

Io ero tesa, mordicchiavo le mie unghie nervosamente, e lanciavo ogni tanto un'occhiata a Veronica per sapere se fosse stata disponibile.

Infine, presi un sospiro profondo e richiamai la sua attenzione. "Ronnie...mh, questa sera esci?"

Lei si voltò verso di me, si tolse gli occhiali da vista che indossava e poi strinse le spalle. "Non lo so, probabilmente no. Nessuno fa festa in zona, e sono ancora stanca dopo la serata di ieri."

"Perché? Cos'è successo?"

"Niente di che.
Semplicemente siamo stati fuori più a lungo e ho dormito poco, e le serate sono spesso... euforiche."

Lei aveva un sorriso beffardo, come se mi stesse nascondendo qualcosa.

"Che intendi?"

"Dimentichiamo di essere single" sospirò. "tutti ci desiderano ed il divertimento della festa è proprio farli morire di desiderio.
Diventi un fiore prezioso, diventi potente, perché effettivamente hai potere su di loro.
I ragazzi sono stupidi ed ingenui. Sono cagnolini, Toni."

L'ascoltavo con le sopracciglia corrugate, e nel mentre sentivo un fastidioso nodo nel mio stomaco stringersi fino a rendermi nervosa.
E se anche Cheryl si divertisse in questo modo? E se ogni sera fosse stata sua abitudine prendersi gioco degli altri a livello sessuale?

Quel fastidio nel ventre mi stava divorando, e se fosse stata gelosia, avrei dovuto lasciare che si sciogliesse senza alcuna esitazione.

D'altronde Cheryl era una donna libera, e la mia presenza avrebbe contanto ancora ben poco.

"Tutto questo lo fai con Cheryl?"

Le scappò una risata, poi si ricompose. "Cheryl? Lei detesta gli essere umani." e continuò a ridacchiare.

Sospirai sollevata, ed improvvisamente mi sentii meglio. Eppure non capivo cosa Veronica ci trovasse di così tanto divertente.

"Perché...ridi?"

"Perché Cheryl non ha mai avuto una relazione e probabilmente non avrà dato neanche il suo primo bacio?" sorrise. "Scusa, a volte dimentico che non la conosci tanto quanto la conosco io."

𝘈𝘧𝘵𝘦𝘳𝘨𝘭𝘰𝘸 «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora