L'esperienza più imbarazzante della mia vita fu probabilmente il mio incontro con mia madre al college.
Lei venne in un tardo pomeriggio, e con i suoi modi stravaganti chiese al gestore di accompagnarla alla mia stanza.
Io la stavo già aspettando, e quando bussarono alla porta, non feci in tempo ad aprirla che lei mi sovrastò.
"Oh mio dio, Toni. Quanto sei cambiata! E questo piercing? Come ti è venuto in mente di fartelo?" domandò, soffermandosi sul mio naso.
Io strinsi le spalle. "Ho vent'anni."
"Non per me.
Sai che non mi piacciono queste cose, toglilo fin quando staremo insieme."Io sospirai. Non mi mancava per niente la vita da figlia modello.
Quindi, svitai il nostril che tenevo nella mia narice destra e lo riposi nella sua scatola."Sono passati solo sei mesi e sei una persona completamente diversa." lei poi sorrise, scuotendo lentamente il capo.
Io cominciai a sentirmi a disagio, quindi mi guardai intorno fino a quando Veronica non uscì dal nostro bagno.
"Piacere di vederla, signora Topaz." lei sorrise timidamente, camminando verso la porta.
"Oh...Veronica, è sempre un piacere rivederti. Raccontami, Toni ti fa disperare?"
"In realtà penso sia il contrario." strinse le spalle, e poi se ne andò.
Quando la Lodge aveva da fare non si sbilanciava con i propri orari e non avrebbe permesso a nessuno di far saltare i propri piani.
"Potresti indossare dei vestiti colorati, non credi? Magari levare gli anelli, renderti più fine, applicare meno trucco..."
Abbassai gli occhi sui miei jeans neri di qualche taglia in più della mia, sulla mia maglietta corta di un nero leggermente più chiaro, sulle mie scarpe da ginnastica del medesimo colore, e poi sui miei anelli e sulla mia collana d'argento.
Poi incontrai nuovamente il suo sguardo e strinsi le spalle. "È il mio stile. Accontentati del fatto che non tingo più i miei capelli."
"Allora? Cosa mi racconti?" lei cambiò discorso, probabilmente non avrebbe mai accettato il mio modo di essere, perché non ero abbastanza fine ai suoi occhi.
"Niente... tra qualche mese avrò l'esame per la mia borsa di studio, e poi... novità."
Un sorriso a trentadue denti allargò il suo viso, poi si avvicinò a me di qualche passo.
"Forse dovremmo parlarne in un ristorante qui vicino, che ne dici?"
-
Cheryl
C: Questa sera puoi venire da me, Betty sta indagando per il regalo di Veronica
T: Fantastico! Spero non sospetti
C: Non sospetterà. Scommetti?"Va meglio ultimamente? Riguardo alle cose che mi dicevi.."
Io sollevai il capo dal mio telefono, e notai che intorno al tavolo su cui eravamo sedute vi erano centinaia di persone e mille voci che facevano da sottofondo.
Mentre conversavo con Cheryl, erano arrivate le nostre bevande e stavamo aspettando che arrivassero i nostri piatti.
Cheryl
T: Scusa, sono con mia madre. Ci vediamo dopo"In realtà... sì. Mi trovo meglio con le mie amicizie, con il mondo... comincio ad essere un po' più positiva."
Lei sorrise. "Ne sono soddisfatta. Faccio molti sacrifici per pagare la terapia, ma quando ti sento dire queste cose mi rallegri."
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𝘈𝘧𝘵𝘦𝘳𝘨𝘭𝘰𝘸 «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»
ChickLit"...e quindi trovai la mia musa ispiratrice. Era tutto ciò che il mondo non era abituato a vedere, a conoscere. Mi uccideva ma mi rendeva viva, era quella mescolanza d'amore e dolore che necessitavo per sopravvivere. Era la mia più grande ambizione...