21

78 5 15
                                    

"Quando avevi intenzione di dirmi che tu e Cheryl state insieme?"

Veronica quella mattina si sveglio più energica che mai, già pronta ad assillare la mia quiete.

Io ero già in piedi da qualche ora, perché nonostante tornammo a casa tardi rimanevo una persona mattiniera.
Al contrario di ciò che si poteva pensare, abitudinariamente dormivo poco e studiavo troppo.

Infatti, quella domenica avrei dovuto recuperare del materiale arretrato: avrei ottenuto la mia borsa di studio a tutti i costi.
E proprio per quel motivo, quando all'ora di pranzo tornai nella mia stanza, Veronica mi stava aspettando impazientemente.

"Non stiamo insieme..." sospirai, dandole le spalle per sistemare i miei libri sulle mensole.

"Oh... no, no, Toni. Quello che ho visto era un bacio, e non uno qualunque." contestò, incrociando le braccia.

Io mi voltai improvvisamente, corrugando le sopracciglia fingendo stupore. "Un bacio? Eri proprio sballata ieri sera..."

Lei sorrise amaramente, poi incrociò nuovamente il mio sguardo. "Non ho bevuto, ed in ogni caso una cosa del genere la ricorderei. Cheryl era così innocente fino ad una sera fa..."

Io arrossii, e sentii improvvisamente un senso di colpa colpire il mio stomaco: Cheryl non ne sarebbe stata contenta. "Okay, finiscila con queste stronzate e dimmi come, quando e perché ci hai viste. Ci stavi pedinando? È preoccupante."

Lei inarcò un sopracciglio. "Stavo cercando Cheryl, idiota, Betty stava vomitando." ridacchiò. "Quindi mi è bastato uscire dalla porta d'ingresso per vedervi. Non che foste così nascoste..."

Io sospirai senza proferire parola, perché meno avrei detto meno Veronica avrebbe potuto sapere.
Presi il mio portatile e lo posai sulle mie cosce quando mi sedetti sul bordo del mio letto, ignorando lo sguardo della corvina su di me.

Lei prese un sospiro profondo, stringendo le spalle. "Tuttavia...non ci credo che ce l'abbia fatta. Lei ti stava aspettando da così tanto tempo, Toni... tu non puoi immaginare.
Sono la vostra migliore amica e nessuna delle due mi ha detto nulla? È poco dignitoso, dico davvero."

Ed improvvisamente catturò la mia attenzione. "Come scusa?"

"Sì, lei... ti sta sotto da davvero molto tempo, e le piaci da morire. O così diceva, parlava letteralmente solo di te. Adesso che state insieme posso finalmente dirti queste cose, non ce la facevo più a tenerle dentro."

Io arrossii ancora, e cercai di nascondere un sorriso. "Non stiamo insieme..." ripetei. "ma dimmi di più."

"Mh, fammici pensare... hai presente quando abbiamo litigato? Beh, lei sapeva tutte quelle cose perché mi aveva chiesto di parlarti di te. Mi ha chiesto di invitarti ad uscire con noi qualche volta, e dopo che ha parlato con te per quel libro l'abbiamo completamente persa..." Veronica si dispiacque, e gli angoli delle sue labbra si rivolsero verso il basso. "Oh, e quando ha scoperto che tu e Reggie vi stavate frequentando stava malissimo... povera Cheryl. Sei pessima, Toni."

Tutte quelle informazioni erano così improvvise che per assimilarle ci misi del tempo. Non pensavo che a Cheryl interessassi così tanto, soprattutto perché ero convinta che mi odiasse e che ad aver iniziato tutto ciò ero solo io.

Rimasi in silenzio per alcuni secondi osservando Veronica che mi sorrideva, attendendo una mia qualsiasi risposta.

"È... scioccante."

-

"Veronica sa di noi."

Ci trovavamo nel campo da basket, sedute sugli spalti mentre osservavamo Archie e Reggie giocare proprio lì.

Entrambe mantenevamo lo sguardo davanti a noi, perché stavamo godendo del nostro silenzio.
Tuttavia, volevo evitare situazioni scomode e volevo essere il più trasparente possibile.

"Mh..." sospirò. Non era contenta, al contrario la percepivo turbata. "Glielo hai detto tu?"

"No, ieri ci ha viste." sorrisi imbarazzata, alzando gli occhi cielo.

Cheryl rimase in silenzio per alcuni momenti, abbassando lo sguardo a terra.
"Mi starà odiando..." ridacchiò, nascondendo il viso tra le sue mani.

Io ridacchiai di conseguenza, perché il suono della sua risata era contagioso ed il suo stato d'animo mi divertiva. "Forse dovresti essere tu ad odiare lei."

Finalmente si voltò nella mia direzione, inarcando un sopracciglio.

"Veronica mi ha... detto ciò pensavi su di me."

Lei spalancò gli occhi improvvisamente, poi arrossì ed il colore del suo viso quasi non si distingueva da quello dei capelli.
Sorrise timidamente e si voltò nuovamente verso il campo. "Tanto avrai capito che mi piaci."

Io strinsi le spalle, e cercai le parole giuste per potermi esprimere.
"In realtà... non lo avevo mai notato."

Cheryl non rispose, potevo notare quanto si sentisse in imbarazzo, il modo in cui muoveva nervosamente la propria gamba destra, e la sua espressione facciale dava l'idea di sentirsi a disagio, come se fosse nuda davanti ai miei occhi.

"Sai cosa? È imbarazzante." sorrise. "Se Veronica davvero ti ha detto tutto, ma proprio tutto, sarebbe imbarazzante continuare a parlare con te."

Io mi avvicinai velocemente ed unii le nostre labbra per attimi che sembrarono eterni, perché non volevamo che il college sapesse di noi, ed in lontananza avevamo della compagnia.
Non che ci avessero notate, ma la sapienza di Veronica sarebbe già stata sufficiente.

"Invece mi ha fatto piacere saperlo.
Dovresti smettere di essere così orgogliosa."

Cheryl teneva il proprio capo tra le mani, e mi osservava con un sorriso sincero senza mostrare i denti.
"Sono timida, lo sai."

"Me ne farò una ragione." strinsi le spalle. "Significa che dovrò farmi dire qualcosa in più da Veronica..."

"Okay, chiedo tregua, per favore."

Nel mentre, mi voltai verso il campo.
Archie e Reggie stavano parlando, e il corvino gli diede la palla, voltandosi poi casualmente verso gli spalti.

Indossava la sua divisa, ossia una canotta blu e bianca con un pantaloncino abbinato, ed una fascia del medesimo colore che teneva tra i suoi capelli dalla media lunghezza.

Quando mi vide sorrise e sollevò il braccio per salutarmi.
Lo trovai carino, quindi feci lo stesso.
Poi, si voltò anche Archie che sorrise nella nostra direzione.

Nel mentre, Cheryl divenne improvvisamente silenziosa.
Anche lei teneva lo sguardo sul campo e faceva scivolare i propri anelli sulle dita.

Poi, abbassò lo sguardo a terra e rimase ancora in silenzio, senza proferire parola.

"Reggie mi ha già sostituita." ridacchiai, per poi voltarmi verso la sua direzione.

"Ti dispiace?"

Corrugai le sopracciglia in maniera confusa, pensando che avrebbe colto la mia ironia. "No? Perché dovrebbe?"

Lei si alzò dalla sedia su cui era seduta, incorciando nuovamente il mio sguardo.
"Vado in camera, devo studiare."

Cheryl non studiava mai di domenica, perché mi disse che era il suo giorno libero che passava ad integrare i propri hobby.
E proprio perché era troppo intelligente per questo mondo, intuii che tutto ciò che voleva era che io sapessi che stava mentendo.

"Ma... è successo qualcosa?" domandai, afferrando il suo polso prima che potesse allontanarsi troppo.

Alzò gli occhi al cielo, poi si voltò.
"No, Toni." sorrise in modo sarcastico. "Va tutto bene."

Io scossi il capo e l'attirai a me per un bacio a stampo, che ricambiò velocemente prima di lasciarmi.

La seguii con lo sguardo fino a quando non chiuse la porta d'emergenza dietro di sé, lasciandomi da sola con i miei pensieri.

Nota autrice
io come cheryl quando scopro che parla con altri esseri umani femminili che non sia io

𝘈𝘧𝘵𝘦𝘳𝘨𝘭𝘰𝘸 «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora