Cheryl Blossom non era triste e malinconica perché, negli ultimi giorni, Toni era sparita.
Se lo ripeteva nella testa ad ogni ora del giorno, e piano piano era riuscita a convincersene.
E non era tanto per Toni, o per quel che faceva, o per la sua compagnia.
Piuttosto, il pensiero che avesse cercato ancora una volta di abbindolarla la mandava in tilt.
Ma come si era permessa? Fino a qualche giorno prima la implorava di ricevere una seconda possibilità, poi cercava di comprarla con la colazione, e poi spariva.
Se questo era il suo piano, stava sicuramente fallendo.
E mentre rimuginava sulla situazione nella quale si stava sommergendo, cenava con Heather.
Erano sedute una di fronte all'altra in un tavolo quadrato, e la corvina stava cercando di capire cosa ci fosse nella testa della sua 'quasi-ragazza'.
Cheryl non poteva dire di non essersene accorta, ma stava cercando di evitare il discorso.
Non vedeva l'ora di tornare nella propria casa, e di rannicchiarsi nelle sue coperte alla ricerca di conforto.
Heather sospirò.
"Come stai?"Cheryl alzò lo sguardo e sorrise.
"Molto bene, forse riceverò una promozione questo mese.
Tu?"La corvina sorrise.
"Insomma, ti vedo un po'... pensierosa, strana, non lo so."Cazzo... quel che le aveva detto non le interessava proprio.
Cheryl non poteva fare a meno di ricordare l'interesse di Toni sul suo precedente appuntamento.Basta, era sufficiente.
Aveva definitivamente chiuso ancora una volta con lei."Sarò solo stanca, davvero." sorrise. "Non preoccuparti."
"Se vuoi parlare sono qui."
Oh, Heather. Quanto avrebbe voluto parlartene, ma una vocina nella sua coscienza le suggeriva che sarebbe stato sbagliato.
Il motivo non lo conosceva.
Avevano condiviso due chiacchere a Santa Monica e nulla di più, quindi quale sarebbe stato il problema?Cheryl sospirò, poi le riservò un sorriso.
Era meglio che non avesse saputo cosa frullava nella sua testa.
-
Eccola lì: un'altra opprimente e logorante giornata di lavoro.
Cheryl faceva fatica a tenere gli occhi aperti ed a concentrarsi, quasi dormiva in piedi.
E non era un caso che stesse così.
Negli ultimi anni soffriva d'insonnia e molto spesso prosciugava le sue energie.E quanto le mancava il college... più che altro, le mancavano i soldi dei suoi genitori, che per responsabilizzarla preferivano non aiutarla poi chissà quanto.
Doveva ringrarli per l'educazione che le trasmettevano.
Tuttavia... ogni tanto... forse avrebbero potuto contribuire.Era difficile la vita con un solo scarso stipendio, eppure le sue abitudini da benestante non cambiarono di una virgola.
Non si poteva dire che, all'apparenza, la Blossom avesse pochi soldi.
Bastava pensare che era in ufficio con un completo di una delle marche più popolari dell'America.
E lei ne andava fiera, quel rosso scuro del tailleur si abbinava al rossetto sulle proprie labbra.
Non che solitamente si truccasse per lavorare, ma quel giorno le sue condizioni non erano poi delle migliori.
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𝘈𝘧𝘵𝘦𝘳𝘨𝘭𝘰𝘸 «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»
ChickLit"...e quindi trovai la mia musa ispiratrice. Era tutto ciò che il mondo non era abituato a vedere, a conoscere. Mi uccideva ma mi rendeva viva, era quella mescolanza d'amore e dolore che necessitavo per sopravvivere. Era la mia più grande ambizione...