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"Cazzo, vorrei sposarti io!"

Toni allargava il proprio viso in un sorriso ampissimo, e batteva le mani freneticamente con euforia.

Peaches si stava per sposare, ed era appena entrata nel suo ufficio con l'abito da sposa.

Ultimamente la rosa era impegnata, e non aveva avuto occasione di vedere il vestito.

Ma era contenta in ogni caso, perché la sua amica era finalmente cresciuta e maturata, e si stava per sposare con uno degli uomini più affascinanti e gentili che Toni avesse mai conosciuto.

La bruna sorrise.
"Ammetto che è strano indossare un abito da sposa nel tuo ufficio, ma dalla tua reazione sembra che ne sia valsa la pena."

"Scherzi?" Toni sorrise ancora, e lasciò che i suoi occhi si inumidissero. "Sono la persona più felice della terra, in questo momento.
Stai benissimo."

E dopo attimi di silenzio, Peaches fece qualche passo in avanti ed avvolse la sua schiena in un abbraccio fraterno, poi posò un bacio sulla sua guancia.
"Spero di vederti così anche io, al più presto."

Una scarica di malinconia appesantì Toni, che abbassò lo sguardo a terra e fece qualche passo indietro.
"Non lo so, non ti prometto nulla.
Sono davvero molto concentrata sulla mia carriera al momento."

"È possibile che alle premiazioni non conoscerai nessun affascinante scrittore, o scrittrice? Purché ne sia all'altezza, ovviamente."

La rosa strinse le spalle. "Forse accadrà, ma non è che l'idea mi entusiasmi poi così tanto..."

Peaches le rivelò uno sguardo triste, poi fece un giro su se stessa. "Allora, che ne pensi? Aggiudicato?'

"Me lo chiedi pure?" Toni sorrise ancora. "È più che aggiudicato!"

Quando smise di sorridere, qualcuno bussò alla porta, e non potè fare a meno di alzare gli occhi al cielo.

Stavano rovinando il loro momento.

"Avanti.."

"Signorina Topaz, c'è posta per lei." Micheal, uno dei dipendenti della struttura, gliela porse.

Toni corrugò le sopracciglia. "Una lettera? È il 2024."

Peaches ridacchiò. "Chi vuole farti la proposta di collaborazione è rimasto un po' indietro."

Micheal si limitò a chiudere la porta della stanza, lasciando a Topaz la possibilità di leggere in privata sede.

"Non c'è neanche il nome, soltanto a chi è indirizzata."

"Fantastico." la bruna sorrise ancora, poi si sedette sulle poltrone del suo ufficio, nonostante il vestito ingombrante che indossava. "Dovrai rapportarti con Oscar Wilde direttamente dall'oltretomba?"

Toni si lasciò sfuggire una risata, poi si concentrò nel leggere il contenuto silenziosamente.

Cara Antoinette Topaz,
o così hai deciso di farti finalmente chiamare, giusto?
Sarò di poche parole, e non ti ruberò troppo tempo. Dal momento in cui sono stata esposta pubblicamente in un tuo libro, senza neanche ricevere una richiesta di consenso, lasciando che ti facessi la tua bella figura alla premiazione, ritengo opportuno che mi vengano riservati i diritti d'autore, altrimenti sarò costretta a denunciare per diffamazione, con la conseguenza di dover ritirare il libro dal commercio.
Data l'alta maturità che hai decantato di possedere, sono sicura che saprai trovare una soluzione.
Attendo aggiornamenti.

Cari saluti, CB

PS. prima di criticare la scelta della lettera, pensaci due volte, volevo solo farti una sorpresa.

𝘈𝘧𝘵𝘦𝘳𝘨𝘭𝘰𝘸 «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora