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Non ero la persona migliore al mondo, ma neanche la peggiore.
E più passava il tempo, più mi convincevo del fatto che sarei potuta cambiare.

Forse erano i nuovi cambiamenti, l'aria che già immaginavo di respirare nella mia amata Parigi, mentre ricreavo la mia vita proprio come volevo.

Tutto ciò un po' mi aiutava a dimenticare il mio passato, a non rivivere ciò che mio padre mi aveva causato ogni giorno. Semplicemente viaggiavo con la mente e mi estraniavo da quel che erano gli effettivi problemi della mia vita.

E non è vero che scappare ed evitarli ti fa stare meglio.
Io provavo a dimenticare, ma più scacciavo i pensieri, più mi perseguitavano ad ogni ora del giorno.

E quel giorno era uno di quei momenti in cui mi deprimevo nella mia mente e pensavo senza sosta, un flusso di pensieri ahimè impossibile da interrompere.

Ero seduta su un divanetto della sala relax, al mio fianco era seduta Peaches e nelle altre poltrone erano sedute Veronica, Betty e Cheryl.

"Avete visto che è uscito il nuovo album di Ariana Grande?" Veronica domandò, dopo aver letto la notizia sulla pagina Instagram che stava scorrendo.

"Sì..." Peaches iniziò. "L'ho ascoltato questa mattina, ma è orribile. Dobbiamo solo accettare che non è più quella di prima, ormai sta insieme a uomini sposati e si diverte e sfasciare le famiglie."

Sapevo che Peaches non era una fan di Ariana Grande, e che stava parlando a vanvera per attirare la mia attenzione.

Ed io, nonostante avrei fatto di tutto pur di difendere la sua reputazione, me ne stavo seduta al mio angolo osservando un punto indefinito del pavimento.

"È quello che penso!" Betty continuò. "La sua musica è diventata abominevole."

E poi calò del silenzio.
Sentivo tutti i loro occhi su di me ed avrei voluto scomparire.

"Toni..."

Sapevo che mi stavano per fare quella fatidica domanda.

Peches si schiarì la voce prima di continuare. "va tutto bene?"

Io alzai finalmente lo sguardo, poi sorrisi. "Certo, sapete già come la penso su Ariana Grande: 'è la miglior cantante al mondo, e ciò che leggete online sono solo falsità.' "

Le altre alzarono gli occhi al cielo con rassegnazione, e poi continuarono a parlare tra di loro.

E quando incrociai il mio sguardo con quello di Cheryl, che era seduta di fronte a me, sentii come se mi stesse spogliando delle mie vesti.

Il suo sguardo era preoccupato e profondo, era come se stesse comunicando e volesse leggere ciò che avevo all'interno.

Teneva le sopracciglia leggermente corrugate e non si mosse di un centimetro quando la colsi nel fatto, semplicemente continuava ad osservarmi imperterrita.

Io sospirai, poi distolsi lo sguardo.
"Io vado a studiare qualcosa, ci vediamo dopo."

-

"Topaz.." Cheryl richiamò quando aprì la porta della nostra stanza, e lentamente entrò.

Era sorridente e cercava di alzarmi il morale, poi si avvicinò quando le diedi la mia attenzione.

"Che succede?" sorrise ancora, e mi si sciolse il cuore quando afferrò la mia mano, scaldandola intrecciando le nostre dita.

"Niente di che." mentii, ed abbassai lo sguardo a terra.

"Lo dici senza guardarmi negli occhi?"

Mi si fermò il respiro, poi sospirai pesantemente. "A te come va?"

𝘈𝘧𝘵𝘦𝘳𝘨𝘭𝘰𝘸 «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora