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Il modo più sano per uscire dalla depressione era trovare un hobby che avrebbe motivato Toni a cambiare il proprio stile di vita, o che almeno l'aiutasse ad uscire dal proprio loop quotidiano.

Decise di iniziare a suonare uno strumento, dato che nel suo college era disponibile un'aula di musica.

E dal momento in cui la fortuna era dalla sua parte, uno dei suoi più cari amici era un musicista da quando era praticamente nato.

Fangs era invincibile, e soprattutto un ottimo maestro di chitarra.

O così pareva, dato che Toni aveva continuato ad alimentare la propria passione anche a distanza di anni.

Era piuttosto brava, portata per il proprio strumento.

E nonostante non fosse stata poi così brava nel studiare la teoria, ricordava le note a memoria.

Toni era nella sua stanza, mentre un fascio di tristezza la stava sovrastando ormai da qualche giorno.

Lentamente faceva scorrere le sue dita sulle corde del proprio strumento.
Aveva comprato una chitarra classica nera, dopo il college, costruita su misura dal falegname di Jughead.

Perché Jughead aveva un falegname di fiducia? Beh, Toni non voleva neanche porsi domande o ricevere risposte.

The night we met prese vita tramite le proprie dita, mentre con uno sguardo perso si rivolgeva al di fuori della finestra della propria cameretta.

Non cantava, perché non era mai stata così in gamba da essere considerata capace, e lasciava solo che le parole prendessero vita nella propria testa.

E quanto avrebbe voluto tornare al giorno in cui si erano conosciute, per poi evitare la loro conoscenza?

Quanto avrebbe voluto cambiare le cose? Cheryl aveva completamente devastato la propria vita.

"Toni, ma che...?" Peaches inarcò un sopracciglio quando spalancò la porta della camera.

Chissà per quale motivo, stava dormendo a casa di Toni da un po' di giorni.
Si divertiva a pensare che sentisse semplicemente la sua mancanza, o che avesse litigato con Micheal.

Era più probabile la seconda.

Toni fermò le proprie mani e si voltò nella sua direzione, poi sospirò.

"Che c'è?"

"Ti sembra il caso di suonare queste canzoni, in questo periodo?"

Alzò gli occhi al cielo. "Proviene dal cuore. Essendo la tua professione, dovresti sapere che non bisogna mai ignorare le proprie emozioni." sorrise sarcasticamente, poi si voltò nuovamente verso la finestra.

Peaches sospirò, poi la raggiunse e si inginocchiò davanti a lei.
"Ma non bisogna lasciare che queste emozioni ci devastino, T.
Bisogna saperle accettare, e anche controllare." poi sorrise, e strappò un sorriso timido anche a Toni.

Lei posò la chitarra al suo fianco, poi incrociò le gambe sul letto.
"Sì, forse... forse gli sto dando troppo spazio."

La sua amica annuì. "Mi dici che è successo?"

Toni scosse il capo.

"Bene." continuò con un sorriso. "Significa che ti darò pochissimo tempo per riprenderti, Shakespeare.
Ci sarà il mio addio al nubilato tra due mesi, ti voglio più carica che mai.
Ti voglio... energica, frizzante, pazza...
Tutto ciò che siamo state negli ultimi anni, insieme."

La sua euforia conteggiò anche un po' Topaz, che accennò un sorriso mentre Peaches parlava.

Solo all'immagine di loro due in un casinò a San Francisco le metteva agitazione ed impazienza.
Non vedeva l'ora di vivere la vacanza più pazza della vita della sua migliore amica, insieme al loro gruppo di amiche.

𝘈𝘧𝘵𝘦𝘳𝘨𝘭𝘰𝘸 «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora