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Non è sempre vero che dagli errori s'impara.
Altrimenti, Toni non sarebbe stata così ingenua da invitare Cheryl Blossom alla propria premiazione.

Che imbarazzo, pensò.
Avrebbe dovuto esprimere i propri sentimenti mentre lei era proprio lì, seduta da qualche parte di fronte al palco.

Che casino, Toni! Pensò ancora, e continuava a maledirsi. Che cosa le era venuto in mente?

E quindi, adesso, oltre all'ansia da prestazione il suo cuore batteva velocissimo alla ricerca di una via di fuga. Nemmeno lui avrebbe voluto rivedere Cheryl, non se la sentiva proprio.

E nel mentre, un pensiero le squarciò la mente: e se anche la Blossom si stesse sentendo in quel modo? Così impaziente di vederla?

Cazzate, Toni pensò ancora.
Lei la odiava, e voleva soltanto ricevere ciò che le spettava.

E conoscendola nel migliori dei modi, sapeva che Cheryl non era la tipica ragazza dalle seconde possibilità.
Bastava una singola ferita per non permettere più un ritorno, di qualsiasi tipo.

Toni sospirò, poi si aggiustò il vestito verde che aderiva al suo corpo.
Chissà per quale motivo indossava il più bello che possedeva.

Ma lei non voleva pensarci, e voleva ignorare il problema.
Tutto ciò che avrebbe dovuto fare era dare una buona impressione di sé alla premiazione, e firmare successivamente le copie. Poi, avrebbe pensato al resto.

Tuttavia, quella serata non sarebbe potuta andare troppo male. Per la prima volta i suoi amici partecipavano all'evento della propria azienda, ed avrebbero ascoltato il suo discorso dal vivo.

Peaches sarebbe stata in prima fila, Jughead probabilmente le avrebbe fatto il tifo dal fondo della sala, Fangs si sarebbe seduto vicino ai propri conoscenti e Josie sarebbe stata nel retro.

Poteva farcela.

-

"Quando ha pubblicato questo libro si sarebbe aspettata tanto successo? Se sì, perché?"

Toni stava assistendo a questo tipo di intervista per la prima volta.

Certo, era abituata al pubblico, ma non lo era nel ricevere domande senza preavviso.
Solitamente aveva tutto scritto e tutto sotto controllo, non usciva mai dal copione.

Ma adesso?

Si trovava davanti a centinaia di persone, in piedi di fronte al proprio microfono e delle telecamere puntate su di sé.

In più, tutti attendevano quella fatidica risposta.

Toni abbassò lo sguardo ed incontrò quello di Peaches, che le sorrise nervosamente ed alzò un pollice in su.

Di' qualcosa, Toni! Si diceva.
Qualsiasi cosa, basta che non rimani in silenzio.

"Mh.." iniziò, e calò del silenzio assordante. "onestamente non ne ho idea. Quando decisi di pubblicarlo non pensavo al successo, volevo soltanto che potesse arrivare ai cuori delle persone prive di superficialità.
Ma forse... da una parte me lo aspettavo, perché se scrivi qualcosa con il cuore, è impossibile non notarlo."

E tutti applaudirono.

Topaz non ne capiva il motivo. Quelle parole le erano uscite spontaneamente dalle labbra e non aveva trovato il modo per fermarsi.

Buon lavoro, pensò.
Era finalmente orgogliosa di se stessa, ed aveva fatto un passo da gigante.

Toni non poté far a meno di sorridere, e di farsi un po' da parte mentre le mani continuavano a battere per lei.

𝘈𝘧𝘵𝘦𝘳𝘨𝘭𝘰𝘸 «𝙘𝙝𝙤𝙣𝙞»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora