CAPITOLO 29

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JULIETTE


Ero stanca morta, era finita la mia ennesima giornata di lavoro lì dentro ed ero completamente distrutta ma al tempo stesso ero carica come non mai, l'indomani sarei partita per la mia prima missione diventando ufficialmente un'agente dell'A.S. e ancora non riuscivo a crederci. Non avrei più dovuto continuare a provare immaginando un giorno di poter usare ciò che stavo imparando sul campo, stava per diventare realtà e prepararmi a quella missione aveva reso la mia mattinata di allenamenti ancora più estenuante perchè Sidney mi ha sottoposta al suo allenamento pre-missione, in pratica un suicidio. Però avevo appreso ancora molte cose grazie a lei. Mi aveva mostrato in che punti affondare il coltello per uccidere una persona il più velocemente possibile, ci eravamo allenate con ancor più intensità sui riflessi, sulla resistenza, su delle prese nuove. I tempi si stavano stringendo, Sabato era alle porte e non avrei più avuto tempo per prepararmi perchè da lì in poi, le prove dei combattimenti diventavano battaglie sul campo. La finzione stava per diventare realtà, ma per prepararci al meglio Reed ci stava esponendo il piano con accurata attenzione.

<<Il K16 è uno dei laboratori scientifici più conosciuti al mondo, vengono scelti solo gli scienziati più qualificati per entrare a far parte della loro squadra, stiamo parlando di solo centocinquanta persone in tutto il mondo che hanno dovuto sudare per anni per vincere un posto lì dentro.>> Aperta sul tavolo in centro alla sua stanza delle missioni, come la chiamavo io, vi era la piantina dell'edificio del K16. Era immenso, una specie di labirinto formato da corridoi e laboratori. Vi erano diversi segni rossi su alcuni punti, scritte, nomi, frecce, ci aveva lavorato tutta la notte per far sì che avessimo già qualcosa da cui partire.

<<A capo vi è Sandra Davis.>> Indicò il primo piano della donna appeso alla bacheca attaccata al muro, era una donna dai capelli sistemati in un caschetto perfettamente ordinato, di un grigio antico, un viso segnato da qualche ruga d'espressione, due occhi di un blu intenso e un'espressione poco amichevole.

<<Nominata tra le donne più potenti e ricche dello Stato, la Davis è a capo del K16 da oltre quarant'anni, si può dire che sia stata lei stessa ad averlo creato. Ha legami con molte forze economiche a livello mondiale, a conoscenze importanti ma non tutte sono documentate.>> Appese alla bacheca altre tre foto che mostravano la Davis in compagnia di un paio di uomini, parlavano, intorno ad un tavolo ma non sembravano persone affidabili. <<L'abbiamo sorpresa a parlare con Héctor Cabrera.>> Indicò un secondo primo piano appartenente all'uomo che vi era negli scatti rubati, che lo ritraevano insieme alla Davis.

<<Cabrera, o Rey de la ronda, come si fa chiamare, è un narcotrafficante colombiano molto famoso; è a capo di un traffico di droga mondiale, di cui si sta occupando da svariato tempo l'FBI senza riuscire a porgli fine; anche lui come la Davis ha conoscenze ovunque, anche molto importanti, ma un uomo che agisce nell'illegalità ha sia molti amici che molti nemici.>> Un terzo volto si aggiunse agli altri due, un altro uomo.

<<Tra i suoi nemici il più importante di cui ci interessa in questo momento è Roger Parker, l'attuale vicepresidente degli Stati Uniti d'America, nonchè la vittima nell'occhio del ciclone.>> Era un caso di importanza internazionale, di un peso fuori dal comune. <<A quanto sappiamo è per lui che gli scienziati corrotti da Cabrera stanno preparando il Cronos, un siero mortale inodore e insapore, trasparente come l'acqua, capace di uccidere un uomo nell'arco di trenta minuti esatti.>> Volevano uccidere il vicepresidente ma vi erano dei punti di domanda nella mia testa che più lo ascoltavo, più divenivano sempre più evidenti.

<<La Davis quindi è alleata con Cabrera ma ho come l'impressione che non si tratti di denaro in questo caso, lo hai detto tu stesso che è piena di soldi, dunque a cosa le serve immischiarsi in questo giro?>> Una donna tanto potente che metteva in pericolo il suo nome, per sporcarsi di illegalità, lo trovavo contradditorio e stupido. <<Infatti non è per soldi, sia lei che Cabrera vogliono morto Parker perchè si sta immischiando fin troppo in cose che non lo riguardano, questa non dev'essere la prima alleanza irregolare della Davis, ho come l'impressione che in passato abbia commesso e insabbiato diversi crimini, su cui Parker sta mettendo mano avvicinandosi ad un pericolo maggiore; farlo fuori libererebbe entrambi da una spina nel fianco che potrebbe sabotare i loro movimenti.>> Spiegò.

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