WAYNEDire che mi ero abituato all'idea di essere padre era un'idiozia, ancora il cuore mi tremava quando sentivo Christian pronunciare la parola "papà" e guardarmi come fossi il suo eroe, anche se mi conosceva da molto poco e forse era anche questa la bellezza dei bambini. Non gli serviva niente per affezionarsi a te, nè tempo, nè tantomeno dei gesti, gli bastava che tu ci fossi ed io per mio figlio ci sarei stato per sempre, non mi sarei perso più neanche un secondo con lui.
E sua madre sembrava accettarlo o meglio, accettarmi. Glielo avevo letto negli occhi, era ancora molto ferita e ciò che le avevo fatto la faceva ancora soffrire tanto, ma avevo compreso che sarebbe servito solo tempo, che non avrei dovuto forzare la mano, con il tempo mi avrebbe riaccettato anche nella sua vita, non solo in quella di suo figlio.
Avevo sbagliato tutto da quando ero tornato, avevo pensato di poter decidere di nuovo anche per lei, di potermi far perdonare subito, così che tornassimo insieme in pochissimo e io potessi sentirmi di nuovo senza sensi di colpa. Ma quell'attesa era la pena che dovevo scontare per ciò che le avevo fatto e l'avevo accettata, avrei sofferto la sua distanza anche per anni, se ciò mi avrebbe portato a riaverla tutta per me.
Avrei aspettato, avrei aspettato una vita intera e anche altre mille anche solo per un suo bacio, che fosse stato anche semplicemente come quello che le avevo rubato sott'acqua a casa dei suoi.
Risentire le sue labbra per quell'attimo microscopico, mi aveva regalato la consapevolezza che avrei lottato per lei fino alla fine, anche a costo di farmi insultare a vita, anche a costo di litigare ogni tre per due perchè era ancora meglio di concludere nel migliore dei modi una missione, di sbattere in gattabuia Cabrera e di avere mille donne diverse ogni giorno.
Chi aveva bisogno di mille donne diverse quando potevo averne una che era mille cose tutte insieme.
Una bambina che ti faceva gli occhioni dolci quando voleva che la coccolassi, un agente in grado di picchiarti a sangue se provavi a toccarla, una sedicenne con felpe enormi e jeans larghi quando non voleva che qualcuno la guardasse, una sirena che ti incantava con il suo corpo divino e la sua voce sensuale, una principessa elegante e raffinata, una madre attenta e amorevole e avrei potuto continuare all'infinito perchè Juliette era tutto e poteva farti sentire niente con una sola occhiata.
Un'occhiata che mi aveva rivolto svariate volte da quando ero tornato, ma avrei riacceso il suo sguardo, il suo corpo e la sua anima. Mi serviva solo un po' di tempo.
Un'occhiata che avrei voluto scorgere tra le mura della bate della S.W.A.T. se solo non fosse stato che alle nove ancora non si era neanche fatta viva, ed era parecchio strano visto che da quando ero lì non aveva mai fatto neanche un secondo di ritardo, se non una mattina a causa mia.
<<Reed, ti disturbo?>> La voce del Comandante mi distrasse dal controllare la mia squadra e quella della sua agente, facendomi voltare dopo aver fatto cenno a Kyle che dovevo parlare un secondo con Brown.
<<No, mi dica Comandante.>> Aveva lo sguardo rivolto al display del telefono e borbottava imprecazioni sottovoce che a stento riuscivo a comprendere. <<Miller è in ritardo di un'ora, l'avrò già chiamata almeno quindici volte senza ricevere alcuna risposta.>> E mentre mi parlava fece partire un'altra chiamata.
<<Non credo mi risponderebbe se fossi io a chiamarla, Comandante.>> Se la sua richiesta era quella di chiamarla con il mio telefono. <<Lo so, per questo ti sto chiedendo di andare direttamente a casa sua, io ho delle questioni da sbrigare per riuscire a farvi avere un incontro in carcere con l'ex Presidente, quindi non posso muovermi da qui, ma tu sai dove abita giusto?>> La sua aria preoccupata e nervosa fece agitare anche me che fino ad un istante prima non avevo preso così male il suo ritardo, credendo che sicuramente aveva le sue buone motivazioni contando che aveva anche un bambino a cui badare.
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Double Attraction
Romance⚠️QUESTO LIBRO È IL QUARTO DI UNA SAGA, I PRIMI TRE LI POTETE TROVARE SUL MIO PRIMO PROFILO: sofiacuofano⚠️ Juliette è una ragazza che si era ritrovata a dover sopravvivere già dall'età di sei anni quando a malapena riusciva a dire il suo nome, avev...