I'm not leaving you

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Stiles si buttò sul divano di pelle marrone del loft in cui alloggiava. Si premette le dita sulle tempie, dove cominciava a farsi strada il mal di testa.

Allison aprì la porta del loft. Sembrava esausta proprio come si sentiva Stiles. I suoi occhi erano scuri per la mancanza di sonno, i capelli, probabilmente non spazzolati, tirati in uno chignon disordinato.

"Stai bene?" Chiese mentre si chiudeva la porta alle spalle. I suoi occhi non lasciarono Stiles mentre faceva un passo verso di lui.

"Non sto bene da quando avevo dieci anni, ma sì", disse Stiles con una risata stizzita, allontanando le dita dalla testa.

Allison avrebbe potuto insistere, se avesse voluto, ma vide che Stiles non ne aveva voglia. Le sue spalle si afflosciarono in avanti e i gomiti si appoggiarono alle ginocchia per sostenerlo.

"Mi dispiace che stia succedendo questo", si sedette sul divano accanto a Stiles, lisciandosi la gonna.

Un colpo alla porta attirò la loro attenzione su Derek, che fece capolino.

"Possiamo parlare?", chiese, con gli occhi puntati su Stiles.

Invece di rispondere, Stiles fece un cenno di saluto, indicando a Derek di entrare.

"Allison, volevo ringraziarti per il tuo aiuto. So che quello che hai fatto oggi non è stato facile, ma è stato apprezzato", disse Derek con un cenno del capo alla brunetta mentre si dirigeva verso di loro.

"Direi che non l'ho fatto per te, ma... voglio che sia fatta giustizia per quello che è successo alla tua famiglia, quindi... credo di averlo fatto per te", Allison si morse il labbro inferiore e abbassò lo sguardo sulla pistola di Stiles abbandonata sul tavolino.

"Sarà più facile ammetterlo col tempo", sorrise Stiles, dando una leggera gomitata al braccio di Allison.

"Non so se voglio che sia così", fece una smorfia, rivolgendo uno sguardo a Stiles.

Stiles rise. Ricordava di aver provato la stessa sensazione, ma ora era felice di ammettere che stava aiutando Derek. Sembrava... giusto.

"Mason ha chiamato, Lydia ha inviato il messaggio", riprese Derek. "Alcuni cacciatori lo hanno già contattato, disposti a parlare di ciò che Allison ha detto loro. Sembra che tu sia riuscita a convincerli".

Allison e Stiles si appoggiarono al divano con un sospiro di sollievo.

Derek sorrise alla coppia. Vederli insieme gli fece sentire la mancanza di Laura. Erano inseparabili. Più vicini di quanto lo siano mai stati lui e Cora.

La porta si aprì di scatto, facendo balzare in piedi Allison e Stiles. La mano di Stiles stringeva l'elsa del suo pugnale, pronta a combattere.

Scott era sulla porta con il telefono in mano: "Ha chiamato Boyd, ha avvistato quattro cacciatori nella zona est, in via Thordak".

"Ci hanno seguiti", Allison balzò in piedi.

"Ti avevo detto di non fidarti di Donovan", scattò Stiles, saltando anch'egli in piedi. Afferrò la pistola. La mise in posizione alle sue spalle.

"Non è il momento", disse Derek a Stiles prima di voltarsi verso Scott. "Prendi lo zaino e vai. Ci vediamo lì".

Scott annuì, prima di precipitarsi nel corridoio lasciando la porta aperta dietro di sé.

"Voi due andate con lui", disse Derek estraendo il telefono dalla tasca mentre si voltava per uscire dalla porta.

"Io vengo con te", obiettò Stiles, afferrando il braccio di Derek.

Same Old Song and Dance(Sterek)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora