Doing nothing

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Il sonno di Stiles fu costellato di incubi. Si rigirava e si svegliava più esausto di quando si era coricato.

Un leggero bussare alla porta fece alzare Stiles dal letto. Aprì aspettandosi di vedere Derek, invece trovò Boyd in piedi davanti alla porta con Erica.

"Buongiorno", disse Erica con un sorriso rosso vivo.

"Come hai dormito?" Boyd chiese con simpatia, con lo sguardo rivolto alle lenzuola rovesciate sul letto di Stiles.

"Benissimo, che c'è?" Chiese Stiles, spazzando via il sonno da un occhio.

"Volevamo sapere se volevi qualcosa dal Kaliko Café, abbiamo finito il caffè e Jackson diventa scontroso senza", Erica lanciò un'occhiata alle sue spalle dove si trovava Jackson, qualche metro più indietro.

"State uscendo?". Stiles si raddrizzò alla notizia.

"Sì", Erica aggrottò le sopracciglia per l'improvvisa preoccupazione mostrata da Stiles.

"Non è sicuro. Kate potrebbe essere...".

Boyd alzò una mano per fermare Stiles. "Derek e Isaac hanno tracciato il perimetro poco fa. Il bar è a soli due isolati di distanza. È sicuro".

"Inoltre, credo che a questo punto tu sia la priorità di Kate, quindi sei l'unico che non può andarsene", intervenne Jackson.

Stiles lanciò un'occhiata al beta.

"Non guardarmi così, è una regola di Derek", sogghignò Jackson.

"Come scusa?" Stiles alzò le sopracciglia verso Jackson prima di guardare Boyd ed Erica per avere conferma.

Boyd emise un sospiro e le sue spalle si abbassarono.

"Te l'avevo detto che non l'avrebbe presa bene", mormorò Erica.

"Vuoi il caffè o no?" Chiese Jackson con impazienza.

"Certo, ma fate attenzione".

"Lo facciamo sempre", commentò Erica mentre si voltava per andarsene.

Derek aveva steso la mappa locale per mostrare il nuovo piano di perimetro che aveva tracciato. Lo stava ampliando da quando Stiles era diventato il più ricercato dai cacciatori. Stava finendo di esaminarlo con il resto del branco quando la porta del loft si aprì e Stiles entrò. I capelli erano ancora umidi dalla doccia. Aveva le lame legate alle cosce e una pistola sul fianco.

"Stiles", disse Derek accigliato. All'improvviso fu investito dall'odore della rabbia.

"Adesso mi hai messo sotto sequestro?". Stiles pretese, avanzando verso Derek.

Il branco si guardò tra i due.

L'alfa si allontanò dal tavolo e si diresse verso il cacciatore. Gli afferrò delicatamente il braccio e lo tirò verso la porta.

"Parliamo".

Stiles lo seguì obbediente.

Derek li condusse nella sala di addestramento prima di lasciargli il braccio.

"Avevo intenzione di parlarne con te. Non voglio che sembri che io stia cercando di controllarti. So quanto lo odi. Tuttavia, non credo che dovresti uscire. Kate è fuori a cercare te e chissà con quanti cacciatori. Al momento ho Isaac in servizio sul perimetro. Jackson e Boyd si uniranno a lui. Terranno gli occhi aperti e si assicureranno che nessuno si avvicini troppo".

"E se lo facessero?" Chiese Stiles, passandosi una mano tra i capelli ancora umidi.

"Allora ci nascondiamo o ci trasferiamo se sembra che ci abbiano trovato", spiegò Derek con calma.

"Non posso stare chiuso qui senza fare niente", cominciò Stiles.

"Non starai senza far niente. Corey si è messo in contatto con Mason. Sta parlando con Chris della prossima mossa. Stanno organizzando un'assemblea di cacciatori, Corey ha detto che potresti avere un'idea...".

"Un'assemblea di cacciatori?" Stiles si girò di scatto per guardare Derek. "L'ultima volta che ne abbiamo avuta una è stato... ero solo un bambino. Tutti i cacciatori della zona devono essere presenti".

"Abbiamo qualcuno all'interno che sa quando e dove ci sarà", annuì Derek, con uno sguardo complice.

"Se riesco a portare un paio di cacciatori dalla nostra parte... possiamo tendere loro un'imboscata", sorrise Stiles.

"Quando dovrebbe essere?" Chiese Stiles, alzando lo sguardo su Derek. La sua mente era già piena di idee.

"Non prima del primo del mese prossimo".

"Manca poco più di una settimana. Questo mi dà il tempo di convincere un po' di gente. Se riesco a riportare Allison dalla mia parte. Sarà fondamentale per convincere gli altri. Abbiamo già Mason e Chris. Possono aiutarci", annuì Stiles riprendendo a camminare.

Derek trattenne un sorriso. Era bello vedere che Stiles cominciava a combattere di nuovo. La sera prima era stato così disperato.

"Una volta che qualche cacciatore avrà accettato di parlare con noi, potremo organizzare un incontro a casa di Mason, magari? Pianificare l'imboscata", continuò Stiles. Smise di camminare per guardare Derek: "Pensi di poterti fidare dei cacciatori?".

"Mi fido di te", rispose semplicemente Derek.

Stiles si morse il labbro inferiore, limitandosi ad annuire.

"Ma ti chiederò di restare in casa almeno per un giorno o due", Derek trattenne il respiro, aspettando la reazione di Stiles.

"Va bene, ma solo se ti alleni con me", acconsentì Stiles.

Derek aggrottò le sopracciglia: "È una di quelle volte in cui mi fai credere di essere ragionevole, ma poi te la svigni?".

Stiles sorrise, abbassando la testa: "Accusa giusta, ma no. Lo capisco. Non mi piace, ma lo capisco. Ma non posso starmene con le mani in mano. Mi sentirò meglio se farò qualcosa di produttivo. Siamo già nella sala di allenamento", indicò la stanza intorno a loro.

"E poi, se mi alleno con te, non posso certo sgattaiolare via", scrollò le spalle Stiles, con un sorrisetto ancora sulle labbra.

Derek non poté fare a meno di sorridere. "Va bene. Dopo colazione, però. Scott sta facendo i french toast", sollevò il naso quando l'odore lo colpì.

"Non mi ci abituerò mai", disse Stiles scuotendo la testa.

Derek si aspettava di vedere un ghigno sul volto di Stiles, ma invece vide tracce del sorriso di un attimo prima. La speranza gli sbocciò nel petto. Forse l'opinione di Stiles su di lui stava finalmente cambiando.









Same Old Song and Dance(Sterek)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora