Stiles impugnò le sue lame, una per mano, aspettando che Derek attaccasse.
"Voglio che sia messo a verbale che continuo a pensare che questa sia una pessima idea", osservò Stiles mentre Derek faceva due attenti passi alla sua sinistra.
"Ne prendo atto", rispose Derek con calma mentre faceva un altro passo alla sua sinistra.
"Solo perché tu lo sappia, a quest'ora avrei già lanciato il pugnale", Stiles continuò a osservare i movimenti di Derek.
"Allora perché non l'hai fatto?" Chiese Derek, il suo tono quasi infastidito ma Stiles non poteva esserne certo.
"Perché ho paura di non sbagliare", deglutì Stiles. Un tempo avrebbe già cercato di sventrare Derek. Il pensiero ora, però, gli faceva ribollire lo stomaco e dolere il petto.
La testa di Derek si abbassò e una piccola risata gli uscì dalle labbra. "Sei davvero preoccupato di farmi del male, vero?".
"Direi che è una buona cosa, visto che un mese fa volevo la tua testa sul mio muro", scattò Stiles.
Derek alzò lo sguardo, con un sorriso ancora stampato sulla bocca. "Mi sembra giusto, ma se voglio che tu ti difenda, dovrò costringerti".
Prima che Stiles avesse un secondo per registrare le parole di Derek, l'alfa era sopra di lui, a denti stretti.
Stiles aveva istintivamente infilato una lama nel fianco destro di Derek, mentre l'altra lama premeva con forza contro la gola di Derek, impedendogli di avvicinarsi.
Derek emise un grugnito quando si tirò indietro, ritraendo i denti. Si mise a sedere mentre il sangue cominciava a colare delicatamente dalla ferita.
"Che diavolo è stato?" Stiles scattò immediatamente lasciando cadere le lame e andando al fianco di Derek. Fece per fare pressione sulla ferita, ma Derek alzò la mano.
"Sto bene", fece un cenno a Boyd che si stava già avvicinando con un asciugamano bagnato.
"Era una lama intinta, non stai bene", ringhiò Stiles. Cercò di non trasalire come fece Derek quando Boyd gli sollevò la camicia e premette l'asciugamano sulla ferita.
"L'asciugamano è imbevuto di Verbascum Thapsus, un'erba anti-veleno. Aiuta a eliminare l'aconito, almeno in casi lievi", spiegò Boyd mentre Derek stringeva i denti per il dolore.
"Oh", Stiles si mise a sedere, con il sollievo che lo pervadeva. Non notò gli sguardi curiosi scambiati dal branco dietro di lui al sentore del suo sollievo.
"Ecco", Boyd tolse l'asciugamano e Stiles osservò la ferita ricucirsi da sola.
"Mi dispiace ancora, non ho mai voluto...". Stiles si leccò il labbro inferiore e distolse lo sguardo.
"Ho scatenato il tuo istinto, mi sarei preoccupato se non mi avessi accoltellato", Derek si alzò e allungò una mano per aiutare Stiles ad alzarsi.
Lui lasciò che Derek lo tirasse su, ma non gli lasciò la mano: "Questo non è un gioco, Derek. Avrei potuto farti seriamente male. E se il mio 'istinto' ti avesse conficcato il pugnale in gola?".
"In fondo non vuoi farmi del male," rispose Derek, i suoi occhi cercavano una prova che si sbagliava.
"Questo non significa che devi metterlo alla prova," ringhiò Stiles, ritirando bruscamente la mano.
"Posso usare dei coltelli normali, prometto di non andarci piano con lui?" Si era girato per chiedere al branco invece che a Derek.
"Ne hai qualcuno?" Intervenne Erica, incrociando le braccia sul petto.
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Same Old Song and Dance(Sterek)
Hombres LoboCresciuto come cacciatore dopo l'uccisione del padre, Stiles detesta i licantropi. Così, quando ottiene un contratto per uccidere l'alfa del branco che ha ucciso suo padre, è entusiasta. Finché non incontra delle complicazioni. L'alfa è astuto e for...