Ho fame, tanta fame.
Non so quanto tempo sia passato da quando mi hanno rapita, ma dal pranzo con Sam non ho più mangiato niente.
Il culetto mi fa male, pulsa e ho paura sia uscito anche del sangue.
Mi hanno appoggiato sopra la mia gonna per coprirmelo, figurarsi se avevano il buon senso di infilarmela.
Ho fame e sete da morire, io provo a chiedere non resisto.
"Ho fame, signore ho fame e sete, acqua per favore.
Il rumore di una sedia che si muove mi fa sollevare la testa sempre incapucciata.
Una mano solleva il cappuccio quanto basta per farmi bere e l'altra mi aiuta a sollevare la testa.
Niente cibo solo acqua, mi sento priva di forze, credo che se avessi la possibilità di scappare non riuscirei a correre neanche un centinaio di metri senza cadere.
Non ho idea di che ore siano, so solo che c'é sempre uno di loro a farmi compagnia, se almeno mi parlasse mi dicesse qualcosa.
Ho voglia di sapere perché hanno preso me, da quanto tempo mi seguivano, e ciò che é peggio cosa ne faranno di me.
Cerco di parlare magari una risposta mi arriva."Signore, perché mi avete rapita?
Attendo inutilmente una risposta che non arriva.
Lo chiedo di nuovo, lo supplico di dirmi per quanto tempo dovrò restare qui.
Sbatte una mano con violenza sulla tavola, grida nella sua lingua parole incomprensibili, la sedia si muove e io mi preparo a prenderle.
La gonna che mi copriva il culetto viene spostata.
Un attimo dopo la bottiglia che ho nel sedere torna a premere sotto la pressione della sua mano, forti dolori mi sconvolgono, mi agito cercando di togliere la sua mano.Non riesco a difendermi, mi picchia sul sedere con la mano.
Ride, si prende gioco di me.Appoggia la mano sulla bottiglia e preme, io piango e grido mentre grida pure lui verso di me.
Preme, rilascia e poi di nuovo preme, non capisco il suo disprezzo nei miei confronti, piango e urlo, mentre lui abusa di me, ride e gode a farmi male.
Molla la presa sulla bottiglia, mi dimeno come posso per alleviare il dolore, il bastardo é tornato a sedere, ma non prima di avermi dato altre due sculacciate sul sedere.
Ho perso la voglia di far domande, non sono nella posizione di poterne far.
Il tempo sembra non passare mai, li sento avvicendarsi, come arriva uno se ne va l'altro, fanno a turni.
Nessuno mi chiede niente se ho fame se ho sete, se quella maledetta bottiglia mi fa male, niente, nessuno chiede niente.
Non riesco a capire se mi hanno rapita per vendicarsi o per farmi morire e per quanto tempo ancora dovrò restare qui.
Dormo come posso, sogno di essere liberata dai rangers e dal mio Sam, sogno di avere i capelli da lavare nella vasca, acqua calda e sapone.
Un hamburger grande da mangiare con tanta salsa, e acqua fresca con menta e ghiaccio.
Ghiaccio e neve dappertutto, vorrei uno slittino e scendere fino in fondo alla discesa, per poi tornare su a piedi nudi.
Mentre le mie amiche mi chiedono se ho freddo, io rispondo che ho caldo, tanto caldo.
Mi sento soffocare, apro gli occhi e mi accorgo di aver sognato, ho caldo, riesco a sentite l'odore delle mie ascelle.
Se fossi in mezzo a persone di ogni tipo mi vergognerei fino a sprofondare, ma qui é l'ultimo dei miei pensieri.
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La Schiava di Terence
RomanceAlessandra Stevens é ricca bella e fidanzata con Sam Longo quarterback di successo. Viene rapita e obbligata ad accettare le regole se vuole sopravvivere. Riuscirà Alessandra a recuperare la libertà perduta?