cap 51

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Scendo le scale con il cuore in gola.

Mi volta le spalle, sembra Terence ma c'é qualcosa di strano.

Non é l'uomo che mi ha rubato il cuore, é Nicolas un compagno di scuola che non vedo da almeno tre anni.

Una profonda delusione rattrista la mia euforia iniziale.

Mi vergogno presentarmi con solo i pantaloncini rosa del pigiama e in canottiera bianca, ma ormai mi ha vista e continuo a scendere per salutarlo.

Tutto sommato non me ne frega niente di presentarmi ancora in tenuta da letto.

Dopo i baci di rito sulle guancie mi porge il mazzo di fiori e lo ringrazio.
Mi siedo sul divano rannicchiando le gambe sullo stesso affianco a lui.

I fiori li prende mia mamma e li mette in un vaso.

Non so cosa dirgli visto che non ci vediamo da tanto tempo.

Voglio subito mettere in chiaro che sono la fidanzata di Sam Longo e non ho voglia di tradirlo col primo che capita.

Non lo dico con queste parole.

"Ti ringrazio dei fiori, sei stato molto gentile ma come ben sai sono la fidanzata di Longo degli Atlanta Hawk.

Si fa serio quasi deluso, ma non mi importa.

Poi come se ciò che ho detto non avesse valore, mentre mia mamma si allontana mi fa i complimenti per lo smalto che porto sulle dita dei piedi.

Sono contenta che sia venuto a trovarmi, ma adesso potrebbe prendere ed andarsene visto che non ho alcun motivo per intrattenermi con lui.

Mi accomodo con la schiena sul bracciolo del divano e annuisco annoiaiata a ciò che mi dice.

Mentre parla inizia a massaggiarmi le dita del piede una alla volta.

Vorrei ritrarre il piede ma la sua mano mi delizia in un modo che non riesco a sottrarmi dal piacere che la sua mano mi regala.

Parla e io non capisco niente di ciò che dice, percepisco solamente un benefico piacere mentre appoggia il mio piede sulle sue gambe.

Continua a parlare e mi massaggia le dita una per una.

Guardo mia mamma e per fortuna é seduta a tavola che legge il giornale e non vede.

Lo lascio fare crogiolandomi nel torpore che la sua mano mi crea.

In me trova terreno fertile visto che la sera prima Sam mi ha lasciata totalmente insoddisfatta.

Non ho intenzione di lasciargli ulteriore campo.
Non farò mai torto a Terence con il primo che capita.

Parla e non capisco più niente, annuisco e la mia mente va alla villa dove deliziavo i piedi di Catherine.

Lo lascio proseguire e vorrei non finisse mai.

Allungo l'altro piede e scosto il primo mentre la sua mano capisce di dover cambiare obbiettivo.

Ho voglia di far l'amore con Terence, anche se ormai capisco che fa parte del passato.

Mentre lui continua a parlare e io me ne sbatto di ciò che dice mi chiedo perché Sam non sia in grado di fare altrettanto.

Se avessi un terzo piede lo metterei davanti alla sua mano.
Non serve che mi porti a letto, io mi sento appagata anche cosi.

Basta solo che chi mi ama mi faccia stare bene e mi coccoli senza dar per scontato che io ripaghi le sue gesta.

La Schiava di TerenceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora