cap 12

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Ho incubi tutta la notte, sono passati tre giorni da quella maledetta sera.

Stanotte ho sognato di stare a letto con Sam. Mi abbracciava forte, voleva di più, mi desiderava ed io ero pronta ad accontentarlo.

Mi sfilava l'intimo con desiderio reciproco, io ero pronta ad accoglierlo innamorata più che mai, desiderosa di venire tra le sue braccia.

Il desiderio si trasformava in appagamento, volevo tutto lui, i suoi baci le sue coccole e il suo dolce volto per me, ma invece del suo volto che inizio a ricordare in modo sempre meno lucido, mi ritrovo il volto di Richard con il suo ghigno malvagio.

Mi sono svegliata in un bagno di sudore mentre cercavo di divincolarmi dalla sua stretta infame.

Ho paura di ritrovarmelo davanti, ho paura di rimanere sola ancora una volta con lui.

La governante mi ha messo un cinturino di cuoio alle caviglie con venti centimetri di corda, non posso correre, ma ciò che mi da più fastidio é che quando dormo non riesco a muovere le gambe come vorrei.

Me lo ha fatto indossare il mattino successivo.

Le sue parole sono state eloquenti e chiare.

"Terrai questi cinturini finché non sarò stanca di vederti trascinare i piedi.
Ti accorgerai che avermi risposto in cattivo modo non è stato un gran'affare per te Ella.

Me ne sto in lavanderia a stirare quando entra il padroncino.

Lo guardo con distacco, speravo che non vedendomi arrivare in camera sua si fosse posto delle domande, invece non si é fatto vivo neanche quando mi sono messa a gridare, so che mi ha sentito.
Gli parlo anche se so che é vietato.

"Perché non sei sceso a dire alla governante che mi volevi in camera tua? Suppongo ti sia divertito a sentirmi gridare!

Mi guarda storto.

" Avevi bisogno di una lezione, ti sei messa a discutere con la governante, forse non hai ben capito la situazione nella quale ti trovi!
Ti sarebbe bastato girare i tacchi e aspettare che la governante se ne andasse per poi tornare da me.

"Non l'ho chiesto io di venire qui, mi avete obbligato e non ci voglio stare qui dentro!

"Mi spiace per te ma adesso sei qui e devi attenerti alle regole che tu lo voglia o no.
Immagino che fuori di qui tu abbia sempre avuto tutti ai tuoi piedi, adesso la storia é cambiata, basta vestitini, basta scarpette, fattene una ragione se vuoi sopravvivere!

"Sopravvivere io? E per chi? A questo schifo rinuncio!

"Per logica immagino che i tuoi familiari siano in pensiero, si staranno dannando per ritrovarti viva e vegeta, e tu cosa fai? Giochi con la governante a chi é più forte!
Quella é capace di tutto tu non hai idea di quello che può farti.

Mi addita con l'indice, é terribilmente serio.

"Metti da parte l'orgoglio e guarda in faccia la realta, adesso sei qui e devi fare come ti é stato detto.
Dopo oggi non voglio più sentirti parlare, non faresti altro che lamentarti.
Se non vuoi rispettare le regole per noi fallo per tuo fratello, mio padre é capace di farlo rapire e portarlo qui, te lo ha fatto capire,
loro non giocano.

Mi stringo nelle spalle, le sue parole mi hanno fatto ricordare che sanno tutto sulla mia famiglia.

"Io rispettero i vostri sopprusi, ma lasciate stare la mia famiglia!

Senza aggiungere altro esce e mi lascia con un infinità di pensieri.

Devo farmi forza e cercare di stare a questo barbaro gioco.

La Schiava di TerenceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora