cap 48

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Il giorno successivo ho bisogno di certezze o garanzie.

Con mio padre andiamo dal comandante della polizia di Atlanta.

Gli chiedo di Richard, di quante possibilità ci sono che lui venga a cercare me o le altre ragazze.

Nessuna dice, é impossibile che faccia l'errore di tornare a darti fastidio, non succede mai che un latitante torni a dar fastidio alla sua vittima.

A quest'ora avrà già superato il confine con il Messico.

Le sue parole mi fanno stare meglio, ha ragione non ho alcun motivo di preoccuparmi, tra qualche giorno sarà arrestato e smetterò di pensarci.

Mio papà gli fa presente che spesso ci sono curiosi che fanno fotografie alla casa e ha paura che qualcuno cerchi di entrare.

Il comandante ci aiuta posizionando una pattuglia giorno e notte per una settimana, poi gli consiglia di appoggiarsi ad un'agenzia privata che faccia prevenzione giorno e notte finché non sarà passato almeno un'altro mese.

Torniamo a casa e penso che oggi Sam é impegnato e non lo rivedrò.

Il pomeriggio mia mamma mi invita ad andar a far spesa al supermercato con lei.

C'é sempre gente per casa e serve tenere la dispensa sempre piena.

Infilo un maglione beige, i jeans, le all star nere e il giubbino nero che mi arriva fino alla cintura.

Al supermercato due uomini di colore probabilmente arabi mi sorridono mentre mia mamma si allontana di un passo.

Uno dei due ha i baffi.

Vado letteralmente in tilt, ho paura che siano gli stessi che mi hanno rapito.

Non ricambio il sorriso e arretro tenendo il carrello tra me e loro fissandoli pronta a lanciarlo contro di loro prima di darmela a gambe.

Ho tutti i muscoli in tensione, basta un minimo segnale di pericolo e come una molla sono pronta a scattare.

Mia mamma arriva, depone le cose che ha preso e li saluta.

Ricambiano il saluto e chiaccherano con mia mamma, capisco adesso che si conoscono.

Abbasso lo sguardo mi rilasso li saluto e sorrido.

Quando resto sola con mia mamma gli chiedo chi sono.

Sono i signori che hanno preso casa vicino a noi al posto dei Taylor.
Sanno quello che ci é successo e ci sono stati vicini, sarebbe opportuno che una sera di queste andassimo a trovarli.

Ho fatto la figura della paranoica, non lo dico ma ho paura quando mi sento sola.

La sera al telegiornale parlano di aver arrestato la banda dei siriani che avevano rapito me.
Uno dei famigliari a fatto i loro nomi per avere uno sconto di pena. Terence penso.

Al momento della cattura prosegue il giornalista, erano presenti tutti e quattro mentre cercavano acquirenti per vendere due ragazze orientali incapucciate e rasate all'interno di un vecchio casale abbandonato.

Pensavo fossero in tre ed invece erano quattro.
Ragiono... uno guidava, uno mi ha fermato e due mi hanno aggredito.

Ero convinta che quello che mi aveva fermato fosse salito sul furgone ed invece era rimasto giù.

Mi tolgo un peso dallo stomaco.

La sera a letto dormo serena pensando che i quattro rapitori sono stati arrestati.

Poi il mio sonno cambia diventa agitato, mi ritrovo nel letto di Richard mentre mi stringe la faccia con le mani.

"Ti ho detto che devi dormire nuda per essere sempre pronta a soddisfare il tuo uomo, sono stato chiaro puledrina?

La Schiava di TerenceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora