cap 65

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Piango io per Sam.

Ho chiuso con un mondo che brillava e avrebbe fatto di me una stella di riflesso.

Ma non voglio essere la spalla di Sam, io volevo essere nel suo cuore!

Sono nel cuore di Terence e lui é nel mio!

Al mattino prendo la macchina e vado da Terence, voglio coccolare il mio eroe!

Parcheggio salgo ed entro al settimo e ultimo piano dove lui abita.

Mi accoglie abbracciandomi con un solo braccio perché l'altro é legato al suo petto.

Lo bacio e voglio coccolarlo come si merita.

Dopo avermi accolta torna a sedersi sul divano davanti alla tv.

É felice di vedermi e mi fa capire che ho fatto la scelta giusta.

Lui ha rinunciato a tutto per me e io ho fatto altrettanto!

Mi siedo al suo fianco, é ancora pieno di lividi in viso.

Io non sono da meno e ho messo i jeans e le all star per non dover mostrar le mie ginocchia graffiate.

Lo annuso sa di buono, l'odore della sua pelle é un'eccitante per me.

Ho voglia di lui anche se ha un braccio legato sul petto.

Lui non sa che lo bramo, lo guardo in jeans pantofole mentre dalla vita in su oltre al tutore é coperto dalla giacca della tuta bianca.

Prendo l'iniziativa.

"Quanto é che non fai una doccia?
Mi guarda preoccupandosi.

"Da sabato!
Perché?

Non ho una risposta seria da dargli, io ho voglia di lavarlo e insaponarlo come si deve.

"Visto che da solo fai un po' fatica pensavo che avrei potuto aiutarti!
Sorrido, lo prendo per la mano e senza insistere troppo si alza.

Non mi sogno di lasciare la sua mano neanche per un secondo, come lui fece con me quella volta.

Tenendolo per mano mentre mi guarda divertito lo accompagno in bagno.

Gli sfilo le ciabatte e le calze, sfilo i suoi jeans e lo guardo prima di togliere i suoi slip.

Ho voglia di giocare, voglio essere la sua Ella.

"Posso abbassarle gli slip signore?
"Ella tu mi stai provocando!

Prende fiato, capisco che sta cercando di entrare nella parte.

"Padroncino per fare la doccia bisogna toglierli!

Sorride radioso e riempie il mio cuore.

"Dovrei... punirti... per tanta liberta.

"É lei il padrone, spetta a lei decidere.

Lo guardo e non resisto, é il mio principe e le sue attenzioni sono tutto ciò che voglio.

Annuisce, mi permette di proseguire, sfilo i suoi slip e lo faccio entrare in doccia.

Sfilo il doccino e lo tengo in mano per lavarlo dalla vita in giù.

Tolgo la camicetta per non bagnarla e mi chino sulle gambe.

Lo bagno, prendo il sapone e strofino le mie mani sulle sue gambe.

Il bagnoschiuma lo avvolge, lo copre e gli regala un profumo che mi invita ad entrare in doccia con lui mentre io sono ancora vestita.

La sua erezione diventa sempre più prepotente ed invitante.

La Schiava di TerenceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora