cap 21

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Apro gli occhi mentre tengo il cuscino di traverso sotto al mio seno nudo.

Prendo il lenzuolo e mi copro meglio.
Lo porto fino al collo.

Ne annuso il profumo di ammorbidente, che mi ricorda la lavanderia.

Guardo nell'oscurità una lucina verde, strana, non me la ricordavo una lucina verde.

Che strano penso, é un orologio o per meglio dire una sveglia.

Indica le 05,31 non capisco se del mattino o del pomeriggio.

Chiudo gli occhi e la sua mano si sposta dalla schiena fino al mio culetto.

Che carino, mi cerca anche mentre dorme.

In un attimo mi rendo conto che tra un'ora poco più Florence mi verrà a chiamare per farmi sgobbare come una mula.

La sua mano mi stringe il culetto, mi viene da sorridere, chissà se stasera avra la possibilità di stare con me.

Può farlo solo quando non c'é Catherine.
Se sapesse che il suo ragazzo mi ha regalato un orgasmo e come minimo é corso in bagno a leccarsi il dito, mi taglierebbe la testa altro che la lingua.

Lo guardo in penombra, guardarlo mentre dorme é una delizia, é tenero e innocente.

Mi devo alzare e tornare nella mia brandina.

Mi sposto e la sua mano cade sulle lenzuola lasciando il mio culetto.

Prendo da terra i miei vestiti e cercando di aprire la maniglia evitando ogni tipo di rumore l'apro.

Lo guardo ancora dormiente, dormi amore tu puoi dormire fino a tardi stamattina.
Gli mando un bacio soffiando nell'aria per sospingerlo fino da lui.

Scendo le scale al buio che conosco come le mie tasche e scendo al pian terreno.

Si vedono le luci accese all'entrata dove stanno le guardie.

Entro in cucina e discendo le altre scale fino al garage.

Entro nella mia cella e mi vesto.
Sperando che non si siano accorti della mia mancanza.

Mi sdraio sul duro materasso.
Aver dormito nel letto di Terence é stato come dormire al grand hotel.

Mi copro perché in garage c'é sempre un po' più freddo che in casa e mi pongo la domanda su come sia qui d'inverno.

Non c'è il riscaldamento, mi auguro che non ci lascino qui a morire di freddo.

Già é dura lavarsi con l'acqua fredda d'estate figuriamoci d'inverno.

Il mio pensiero torna su Terence, stasera se ci sarà la possibilità insisterò per far l'amore.

Lui è pur sempre un uomo, non può resistere alla tentazione di avere una donna disponibile in camera sua che obbedisce a tutti i suoi voleri e alle sue fantasie.

Come il mio Sam.
Sam... come ho fatto a non pensare a lui.

Alessandra mi guarda, il tuo Sam? Sam é mio, tu non c'entri più nulla con lui, é venuto a convivere con me già da qualche giorno.

Tu sei Ella la serva te lo sei dimenticato?

Mi verrano a cercare ormai é questione di giorni.

Lei ride.

Questione di giorni?
Ti avrebbero gia trovata e riportata a casa.

Se vuoi sopravvivere non dimenticarti che sei solamente Ella la serva schiava fa un po' come ti pare.

La Schiava di TerenceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora