cap 38

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Non ho più rivisto Terence e Catherine é impegnata con le altre.

Vorrei che mi dicesse qualcosa su quello che succede tra lei e Terence.

L'unica cosa certa é che dorme con lui da tre settimane ormai.
Tre settimane che fanno l'amore, che la tocca, che escono insieme e si baciano.

Sono gelosa, l'idea che lui mi abbia abbandonato per lei mi corrode ogni giorno di più.

Sono arrivata all'otto di novembre e non credevo ci sarei mai arrivata.

Pensavo che sarei uscita prima da qui, ma ormai non mi cerca più nessuno, questo é certo.

Ho cullato una speranza di nome Terence.

Speravo che aggrappandomi a lui avrei avuto la forza di superare questo periodo.

Non mi sono mai fatta false speranze di tornare libera, ma almeno avrei avuto un motivo per sperare in qualcosa di meglio.

Sono sola e abbandonata qui in lavanderia.

Betta e Olga sono preoccupate, tutte le sere si soffermano fuori dalla mia cella coprendosi con la coperta per il freddo e mi incitano a farmi coraggio.

Mi esortano a mangiare di più.

Le cose cambieranno dicono.

Io non ci credo più, mi massaggio la pancia e spero di essermi sbagliata, ma sono sicura di aspettare un figlio da Terence.

Quando si accorgeranno che sono incinta sarà tardi per abortire.

Non credo che me lo lasceranno tenere, gli daranno il loro cognome e lo faranno sembrare figlio loro.

Non saprà mai che l'ho partorito io.

A questo pensiero piango.

Non ho più voglia di stirare.

Oggi sono particolarmente stanca.

Appoggio il ferro e mi sdraio sul pavimento.

Mi addormento senza rendermene conto e sogno di essere a casa mia sul divano a parlare con Sam.

Ma lui é staccato, forse sarà la ragazza che sta seduta al suo fianco a farmelo sembrare assente.

Mi sporgo in avanti e vorrei vederla in faccia ma non ci riesco sono curiosa di vedere chi é!

C'é un velo , come una nebbia che le copre il viso o forse sono io che non vedo bene.

Sam mi tira per un braccio e mi chiede di alzarmi.

"Non ci riesco, lasciami qui seduta.

"Alzati Ella, cosa fai per terra!

Non riesco ad aprire gli occhi.
Ma riconosco la voce di Florence.

"Alzati sfaticata! Alzati o le prendi!

Io non rispondo.
Non ne ho voglia.

Due sberle mi arrivano in faccia e riesco solamente a sorridere con le labbra chiuse.

Rimango a terra in pace con me stessa e sogno di raccolgliere le margherite in riva al laghetto con Terence.

Sam non é contento ma abbraccia l'altra ragazza.

Odo un grido, sembra Florence.
"Napoli!

Mi guardo attorno e oltre a noi quattro in riva al laghetto non vedo altra gente.

Terence mi prende in braccio non vuole che sporco le scarpe mi dice.

"Hai paura che sporco le scarpe Terence?

La Schiava di TerenceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora