cap 55

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Sam mi accompagna al lavoro, sono un po' agitata e se ne accorge.

Mi accompagna fin dentro e mi tiene per mano.

Arriviamo davanti al supermercato e la ragazza della cassa centrale si sistema i capelli e sorride quando vede Sam.

Sono gelosa e stringo forte la sua mano.

Lui sorride e mi bacia.

Guarda la ragazza che arrossisce e dice.

"Le lascio il mio fiorellino veda di trattarlo bene.

Mi bacia di nuovo e se ne va mentre io vorrei andarmene con lui.

Purtroppo non posso.
Mi presento alla ragazza che mi dice di chiamarsi Valentina e di essere la responsabile della barriera casse.

Insieme mi accompagna a prendere il vestiario e mi mostra tutto il negozio presentandomi tutti quelli che incontriamo.

Tengo in mano le buste con i capi che formano l'uniforme mentre profumi di cibo in cottura mi distraggono e mi fanno venir l'acquolina.

Mi accompagna e mi spiega le regole da seguire.

Io guardo tutto e resto piacevolmente sorpresa dell'organizzazione che sta dietro.

Entriamo nello spogliatoio femminile.

"Allora Alessandra questo é il tuo armadietto.
Devi indossare la divisa ogni giorno e deve sempre essere pulita e ordinata.

La guardo e mi guardo intorno in cerca di un camerino.

"Dove mi devo cambiare scusa?

"Qui! O ti da fastidio?

Capisco dal tono di voce che non gli sono simpatica.

"No qui va bene... ho solo chiesto.

Mi guarda e non si distrae, vuole vedermi mentre mi spoglio.
Probabilmente vuole vedere com'é fatta la ragazza di un campione di football.

Mi hanno visto in tanti nell'ultimo periodo nuda e tanti non si sono limitati a guardarmi quindi non me ne faccio un problema.

Mi chino e slaccio il nodo delle all star, le tolgo e tolgo i calzini in cotone.

Mi rialzo, apro la cintura e sfilo i jeans, li piego e li metto nell'armadietto sopra le scarpe mostrandole l'intimo rosa in pizzo che mi ha preso Sam e il mio culetto.

Invece di indossare il collant e la gonna e coprirmi la sfido togliendo anche il maglione restando in mutande e canottiera.

Vorrei chiederle se le mutandine le posso tenere visto che mi guarda come se non avesse mai visto una donna spogliarsi.

Ma evito mentre le aggiusto infilando le dita dentro all'elastico.

Poi in un'attimo infilo il collant color carne, la gonna blu e la camicetta azzurra con il logo dell'insegna del negozio.

Infilo le ballerine nere e mi sembra di esser tornata Ella solo con una divisa di colore diverso.

La responsabile mi segue tutta la mattina insegnandomi il lavoro.

É monotono e il tempo sembra non passare mai.

Non le chiedo a che ora finisco, me lo dice lei visto che sempre lei fa gli orari di tutte.

"Ogni giorno inizierai alle nove fino all'una.
Il pomeriggio dalle cinque alle nove.
I due giorni di riposo settimanali non sono sempre uguali, cambiano in base all'esigenza del negozio.
Questa settimana farai mercoledì e giovedi.

La Schiava di TerenceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora