cap 44

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Sveglia alle sei, scendo come il solito scalza e gocciolando perché il mio uomo non ha Pietà di me.

Stavolta però vado in bagno giù a lavarmi.

Mi siedo sulla sua gamba e quando si accorge che non lo sporco ci rimane male.

Iniziano a parlare di football mentre lui indaga con la mano in cerca di risposte, provo a toglierla ma lui mi pizzica forte il sedere fino a farmi gridare.

Sono obbligata a farmi toccare contro voglia.

Lo detesto sempre di più.

Gli altri tre parlano di strategia di gioco mentre la sua mano si fa meno invadente.

Mi chiedono cosa ne penso credendo di mettermi in difficoltà e io in scioltezza dico.

"Il quarterback doveva fintare il passaggio sull'altra fascia sbilanciando la squadra avversaria creando un'autostrada sulla sua corsia per mandare in meta uno dei suoi attaccanti, semplice.

Bosch mi guarda stupito come gli altri due.

"Chi ti ha insegnato questa strategia di gioco?

Mi guardo attorno imbarazzata.

"É stato il mio ragazzo.

Deglutisco.

"Il mio ex ragazzo, Sam Longo.

Si mettono a ridere tutti e quattro.
Richard mi provoca.

"Perché tu vottesti dirci che Longo era il tuo ragazzo?
Smettila Ella di raccontar balle.
Longo il quarterback che ha preso il posto di Nash ad Atlanta, impossibile sei solo una bugiarda.

Guardo Bosch a bocca aperta.

"Vuoi dirmi che Sam Longo ha preso il posto di Nash?

Bosch sorride.

"Si , Longo è passato in prima squadra e se Atlanta vince adesso é merito suo.

Sono felice per Sam, se lo meritava, peccato che non sono al suo fianco per gioire dei suoi successi con lui.

Richard mi insulta dicendo.

"Ella sei solo una bugiarda!

Io lo guardo storto e gli dico con rabbia.

"Io sono Alessandra Stevens ricordatelo!

Mi alza il vestito per umiliarmi,
lo alza per permettere agli altri di vedere come sono fatta sotto.

Mi schiaffeggia ridendo dandomi della bugiarda mentre mi spinge contro il mobile della cucina tenendo sempre il vestito sollevato.

Mi volta, mi sculaccia davanti agli altri mentre piango dalla rabbia.

Ride di me, non mi considera un essere umano ma solo un oggetto che gli appartiene e che può farne ciò che vuole.

"Hai proprio un bel culetto e se ti azzardi a pulirti di nuovo ti riempio di lividi.

Bosh si alza, lo prende per un braccio e lo tira a sé.

"Smettila, l'hai fatta piangere, sei uno stronzo quando fai cosi!

Richard mi lascia e guarda Bosh.

"Fatti gli affari tuoi!

"Non mi piace vedere Ella piangere!

"É roba mia e ne faccio quello che mi pare!

I due si studiano e alla fine se ne vanno nella stanza dei monitor.

La Schiava di TerenceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora