cap 61

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Al mattino mi sveglio con un forte mal di testa.

Guardo l'ora sulla sveglia che indica le dieci.

Ringrazio Valentina mentalmente che per punizione mi ha dato il riposo di lunedì.

Mi alzo mentre Sam dorme ancora, ho bisogno di un'analgesico.

Scendo in mutande dal letto e vado giù in cucina dove stanno i medicinali.

Sono a casa da sola, mia mamma ha lasciato un biglietto sul quale c'é scritto che é andata dai nonni.

Ci devo andare pure io penso.

Non li vedo da tanto.

Prendo l'analgesico e torno in camera.

Sam dorme e non si é accorto che mi sono alzata.

Prendo la gonna un maglione e le ballerine che uso per lavorare e vado giù sul divano a scrivere un messaggio a Terence.

"Come mi libero vengo a casa tua, non so a che ora, sicuramente nel pomeriggio.
Ti amo!

La sua risposta arriva immediata.

"Ti aspetto vai con calma amore!

Il mal di testa mi passa, non voglio discutere con mia mamma sul fatto che sono tornata tardi e mi vede sempre sul divano a non far niente.

Mi alzo e vedo che ci sono dei capi da stirare.

Con la mente torno alla lavanderia e mi viene da sorridere, potrei aprirmi una lavanderia stireria e potrei fare i soldi.

Sam si alza e si presenta con la camicia fuori dai pantaloni mezzo addormento.

Finisco di stirare una camicia di papà e gli preparo il caffè dopo averlo baciato.

Mia mamma torna subito dopo.

Mi vede seduta sulla gamba di Sam mentre beviamo il caffè.

Vede che ho stirato e mi sorride ringraziandomi.

Beve con noi il caffè e tutto sembra sereno senza nessun apparente cambiamento.

Non vedo l'ora che Sam vada per gli affari suoi per andare da Terence.

Pranziamo tutti insieme quando arrivano mio papà e Thomas.

Verso le due e mezza Sam mi saluta e va agli allenamenti.

Io salgo in camera, indosso una camicetta e il collant.
Non ho voglia di mettere i tacchi, tengo le ballerine e vado da Terence.

Dico a mia mamma che le manderò un messaggio sui miei movimenti.

Nel dubbio mi porto via il cambio per andare al lavoro domani.

Non dico a Terence che sto partendo, non ho dubbi sul fatto che mi ami e non sarà sicuramente in compagnia di un'altra.

Parcheggio, infilo l'anello e salgo in ascensore, un pensiero mi fa tremare.

Sono sicura di fare la cosa giusta?

L'ascensore si apre e come lo vedo capisco all'istante che é la cosa giusta.

É appoggiato allo stipite della porta scalzo in jeans e camicia fuori.

Sembra un Dio del sesso fatto uomo.

Ci baciamo avidamente sulla porta di casa, avevo bisogno più che mai di quel bacio d'amore sincero.

Dalla sua cucina si leva un profumino buono.

Entro tolgo il giubbino , vado verso il fornello e spio quello che sta cucinando.

La Schiava di TerenceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora