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Dopo aver parlato per un po' con mia madre, mi ritrovai a girovagare un po' per la mia stanza in cerca di qualcosa di fare. L'occhio mi cadde sulla piccola libreria nell'angolo, ricolma dei miei amati libri. Sfiorai il dorso ad ognuno di essi, leggendone i titoli... e alla fine scelsi Cime Tempestose. L'amore, l'odio e quella passione lacerante che ti bruciava da dentro al pensiero di qualcosa che non avresti mai potuto avere, erano perfetti per lo stato d'animo che avevo in quel momento.

Amavo leggere, non era solo una passione la mia, era una vera e propria terapia contro il mondo esterno. Ogni volta che tenevo un libro tra le mani e iniziavo a leggerlo era come se ci fossi io, come se stessi vivendo la vita di qualcun altro. A volte mi sentivo la protagonista, riuscivo a percepire i suoi pensieri scritti sopra alla carta e i suoi stati d'animo come se fossero i miei, altre volte, invece, mi sentivo una persona al di fuori di tutto che ammirava da lontano le vite degli altri.

Avevo già letto le prime dieci pagine quando la suoneria del mio cellulare mi interruppe bruscamente. Posai il libro sul cuscino e afferrai il cellulare dal comodino.
Sbloccai l'iPhone e ci trovai un messaggio da un numero sconosciuto.
Sconosciuto: Buonanotte.

Pensai a chi potesse essere... e la parte di me, quella non razionale sentiva - ma soprattutto sperava - che fosse stato Adrian. La parte razionale di me invece mi stava urlando di farmi gli affari miei e di stare lontana da quel ragazzo. Lessi ancora qualche capitolo prima di cadere in un sonno profondo, e quella notte sognai di essere Catherine... e lui era Heatcliff.

Le prime luci del giorno penetrarono dalla finestra della mia camera scaldandomi il viso. Mi stiracchiai ancor prima di aprire gli occhi e sbloccai il telefono per guardare che ore fossero: le sei. Controvoglia mi alzai dal letto e andai in bagno per fare una doccia senza lavare i capelli.

**

«Buongiorno!» mi salutò Rob appena misi piede in cucina.
«Buongiorno tesoro! Questa mattina sembri più rilassata, ieri sei andata a dormire presto... abbiamo provato a svegliarti per la cena ma non c'è stato niente da fare» ridacchiò mia madre lasciandomi un tenero bacio sulla guancia. «Dato che è ancora presto facciamo colazione tutti e tre insieme?» aggiunse speranzosa.
«Certo!» mi affrettai a dire posando lo zaino per terra.
Stavo letteralmente morendo di fame.

Quella mattina mangiai quasi tutto quello che aveva preparato mia madre, specialmente i waffles a forma di cuore con la nutella.

«Shannon, ti ricordi che Rob ed io abbiamo il volo oggi pomeriggio... te la senti di rimanere da sola per un paio di giorni?»

«Ma sì, certo!» dissi sinceramente guardando entrambi. Le loro espressioni sembravano davvero dispiaciute e l'ultima cosa che volevo era che si sentissero in colpa.

Io ero davvero felice per loro due, felice per il fatto che si fossero trovati... ma soprattutto per il fatto che mia madre avesse trovato un uomo che l'amava davvero.
Dopo averli salutati, Rob mi accompagnò a scuola come ogni mattina.
Mi appuntai mentalmente che avrei dovuto imparare ad arrivarci da sola in qualche modo.


Le ore scolastiche volarono, e mi ritrovai ben presto all'ultima ora: letteratura inglese.
Avevo scelto quel corso per la mia passione.
Mi tolsi la felpa e me la legai all'altezza del giro vita, prima di entrare in classe. Come al solito, più di metà classe non era ancora arrivata e appena vidi Sean andai a prendere posto al suo fianco. Era un ragazzo abbastanza alto, capelli scuri, fisico non proprio scolpito ed un paio di occhi azzurro cielo, amava la letteratura come me ed era stato il primo maschio con cui condividessi la stessa passione.

Best Mistake «Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora