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Adrian si posizionò dietro di me e posò una mano sul mio fianco destro.
Percepivo il suo respiro caldo sul mio collo che faceva da contrasto con il venticello fresco che mi accarezzava la pelle. Iniziò a lasciarmi una sfilza di baci sul collo e sulla spalla facendomi rabbrividire e sorridere allo stesso tempo. Il tocco delle sue labbra sulla mia pelle mi fece impazzire, ero convinta che non avrei potuto provare una sensazione del genere con un altro ragazzo.

«Hai un buon odore...» mi sussurrò all'orecchio e scese con le labbra sul mio collo per lasciarci un piccolo morso. Mi lasciai scappare un gemito di dolore d'istinto, e lo sentii sorridere contro alla pelle del mio collo.

Adrian p💚v's

L'odore della sua pelle mi mandava letteralmente in estasi: era naturale, unico. Non usava profumi che avrei potuto aver già sentito milioni di volte, era un odore che appartiene solamente a lei. Non si poteva comprare. Mi persi ad ascoltare i battiti accelerati del suo cuore attraverso la sua giugulare, e non potei fare a meno di sorridere per l'effetto che avevo su di lei.

«Ti voglio così tanto...» sospirai contro al suo orecchio, me lo lasciai sfuggire dalle labbra.
Era la verità, l'attrazione fisica era reciproca e non sapevo per quanto ancora sarebbe stata in grado di resistere. «Sai che sarà bellissimo vero?» aggiunsi provocandole un gemito appena le mie mani si posarono sui suoi fianchi pieni. La immaginai sdraiata sul letto, mentre la prendevo da dietro stringendole i fianchi fino a lasciarci incise le impronte delle mie dita...

«Che cosa?» mi chiese titubante senza nemmeno voltarsi verso di me.
«Quando ti scoperò» affermai ovvio.
«Quindi... tu vuoi solamente scoparmi?» mi domandò, e quella volta si girò a guardarmi. Appena i suoi occhi si scontrarono con i miei mi si strinse lo stomaco.
Le ho davvero detto questo?

Forse se l'era solamente presa per il fatto che avessi usato scopare al posto di fare l'amore. Ma cosa ci potevo fare? Quello era sempre stato il mio scopo fin dall'inizio e stava andando tutto bene... finché lei non aveva preso un posto fisso nei miei pensieri.

«No, non voglio solo scoparti» borbottai imbarazzato.
Perché mi stavo comportando così?
Cosa aveva lei di diverso dalle altre ragazze? Perché non le avevo detto di sì?
Da quando me ne fregava qualcosa di una ragazza che non fosse Lola?

«E allora cosa vuoi da me Adrian?» mi domandò guardandomi nuovamente negli occhi. L'azzurro era così limpido e puro, che mi fece quasi male il pensiero che un giorno non avrei più avuto i suoi occhi che mi guardavano in quel modo.

«Voglio che tu sia mia... nel modo più carnale che possa esistere...» soffiai contro al suo collo sapendo di distarla. Non volevo affrontare quell'argomento, non ero ancora pronto.
Sapevo di stare solamente temporeggiando, come in ogni cosa della mia vita poi, ma tanto alla fine mi sarei ritrovato ugualmente a fare i conti con tutto. Shannon si rilassò nuovamente sotto al mio tocco e avevo dovuto usare tutto il mio autocontrollo per non prenderla proprio lì, sul tetto del vecchio casolare che apparteneva a mio nonno. La scollatura della canotta bianca che indossava lasciava ben poco all'immaginazione, lasciava intravedere gran parte delle curve del seno. Nonostante il fatto che l'avessi già vista nuda, l'eccitazione che provai era sempre la stessa.
Devo darmi una calmata!

«Inizia a fare un po' freddo» mentii sfregando le mani sulle braccia per scaldarle.
«Andiamo a casa?» mi domandò voltandosi verso di me.

Annuii semplicemente e insieme scendemmo la scala ripida che ci portò nuovamente giù.

Durante il tragitto in macchina, Shannon mi riempì di domande tutte riguardanti il posto in cui l'avevo portata. Le avevo svelato il mio posto segreto, quello che nemmeno gli altri del gruppo sapevano... apparte Josef. Ero sempre andato in quel posto quando volevo starmene da solo. Avevo visto il sole sorgere e tramontare lasciando posto al buio, quando avevo bisogno di restare in silenzio. Seduto su quel tetto in cemento, mentre guardavo un punto indefinito all'orizzonte avevo visto la mia vita cambiare e sgretolarsi in mille pezzi.

«Avevi ragione...» la sentii bisbigliare, facendomi trasalire dai miei pensieri.
«Cioè?»
«Sul fatto che sono stata superficiale. Mi sono limitata a guardare quel vecchio casolare da fuori: rotto e scalfito dal tempo. Ma quando mi sono fidata e sono salita, ho visto quel bellissimo panorama e ne sono rimasta incantata...» ammise con un lieve sorriso e mi sembrò che le sue parole non fossero  solamente riferite al posto in cui l'avevo portata. Sembrava che si fosse riferita anche a me e nel profondo lo sperai.

Fermai la macchina davanti al vialetto di casa sua e mentre ero sul punto di salutarla, lei mi precedette prendendomi il viso fra le mani e mi baciò con trasporto, facendomi spalancare gli occhi per la sorpresa.
Mi lasciai trasportare e le misi le mani sui fianchi stringendoli abbastanza da farle capire che avevo apprezzato il gesto.
Leccò le mie labbra prima di staccarsi da me con un sorrisetto, lasciandomi incredulo ed eccitato. Quel gesto così naturale, fatto da lei sembrava la cosa più erotica che avessi mai visto.

«Scusami...» ridacchiò coprendosi il viso con le mani.
«Perché ti scusi?» le domandai confuso. Quella ragazza mi avrebbe mandato in tilt, ne ero fin troppo sicuro.
Come se non lo fossi già...
«Io... non so cosa mi è preso» si giustificò gesticolando nervosamente.

In tutta risposta le tolsi le mani dal viso e la baciai con passione come aveva fatto lei poco prima. Volevo farle capire che anche lei mi faceva lo stesso effetto, e sentii il mio stomaco stringersi.
«Non mi scuserò per averti baciata» le assicurai appena mi staccai da lei. Mi leccai le labbra per sentire il suo sapore mischiato al mio. Shannon arrossì e mi sorrise prima di lasciare la mia macchina. La seguii con lo sguardo fino a che non la vidi sparire dietro alla porta.

Mi ritrovai impalato, ancora davanti a casa sua, con i capelli spettinati ed un sorriso da ebete sul volto.
È questo l'effetto Shannon?
Sì, decisamente.
Scossi la testa ridendo fra me e me, mentre mi preparai a fare dietrofront per tornare verso casa. Mi sentivo leggero come non mi sentivo da tempo. Odiai ammetterlo perfino a me stesso, e probabilmente non lo avrei ammesso nemmeno sotto tortura, ma era tutto merito suo.

Madonna santissima Adrian! 😍

MA NON È CHE PER CASO CI STIAMO INNAMORANDO? 😏

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MA NON È CHE PER CASO CI STIAMO INNAMORANDO? 😏

Adrian: no io non mi innamoro!

Adrian: no io non mi innamoro!

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Okay...

È un po' bruttino, vero?

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