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Erano passate due settimane dall'arrivo delle lettere da parte della KCL e dalla WCU. Io, codarda, non l'avevo ancora detto a nessuno al di fuori della mia famiglia: lo sapevamo solamente io, mia madre, Rob e la preside.
Avevo continuato a ripetermi che non fosse il momento giusto, nonostante avessi avuto la possibilità di parlarne con Adrian ogni giorno.

Ma quel giorno ero sicura di me, ero decisa a dirglielo. Continuai ad auto-motivarmi per tutta la mattina, ripetendomi mentalmente che avevo tutto il diritto di fare le mie scelte e che non era colpa mia se entrambe le università in cui avevo fatto domanda mi avessero accettata.

Camminai a passo spedito verso di lui, già fuori dal cancello con una sigaretta fra le labbra. Stava ridendo di qualcosa con Josef e odiai pensare che magari avrei potuto togliergli il sorriso dopo ciò che gli avrei detto.

«Uhm... ciao...» mormorai imbarazzata ad entrambi, mentre cercai di legarmi la giacca di pelle in vita.

Adrian mi scoccò un bacio sulle labbra con tanto di schiocco e mi abbracciò.

«Mi sei mancata» sussurrò al mio orecchio. «Ah, devo dirti una cosa!» esclamò sorridente.
«Anche io in realtà, ma dimmela prima tu»

Tirò fuori dallo zaino una lettera e sorrise passandomela.
«Mi hanno accettato alla WCU!» esultò.
Gli strinsi le braccia al collo e gli sorrisi.
«Sapevo che ce l'avresti fatta, tu ti sottovaluti sempre» dissi con una smorfia.
«Non ci credevo... ma è la realtà. Scusa Shannon, volevi dirmi qualcosa?» mi domandò calmo.
«Sì, ho bisogno di parlarti...» sospirai «in privato...» aggiunsi scoccando a Josef un occhiata di scuse.
«Oh, certo. Aspetto Lola intanto» ci avvisò allontanandosi.

Sospirai nuovamente e mi portai le mani nei capelli per il nervosismo.
«Ho fatto qualcosa di male?» si precipitò Adrian guardandomi impaurito.
«No! Ma come ti viene in mente!» ridacchiai nervosamente.
«Allora parlami Shannon, mi stai facendo venire l'ansia» mi incitò a parlare incrociando le braccia al petto.
«La KCL e la WCU mi hanno accettata» mormorai piatta.
«Davvero?! E perché hai quel muso allora?»
«Adrian, la KCL è in Inghilterra ed è uno dei college più prestigiosi.» Lo informai aspettando una sua reazione.
«Ah. Be', menomale che verrai alla WCU allora» ridacchiò sollevato.
«In realtà non ho ancora deciso.» Gli feci presente, infastidita per il fatto che lui avesse dato per scontato che io avessi già scelto la WCU.

«La tua famiglia è qui, io sono qui e ci sono anche gli altri. Cosa devi decidere ancora?» mi domandò infastidito. Qualcosa nei suoi occhi era cambiato e sentivo che avremmo finito per litigare.
«Ho l'opportunità di frequentarle entrambe, Adrian» gli confessai. Lui mi guardò stranito, la fronte aggrottata.
«Non... ma che cazzo... non è possibile» disse scuotendo la testa.
«Hanno stipulato un'alleanza, dovrei frequentare i primi due anni alla KCL e gli altri due quì alla WCU» gli spiegai calma.
«Che cazzata enorme! Due anni da una parte e due anni da un'altra parte. Che sciocchezza».
«Se vado alla KCL frequenterei dei corsi avanzati in modo da entrare alla WCU con ancora più possibilità rispetto agli altri. È una grande occasione per me, Adrian!» cercai di fargli capire il mio punto di vista.

Un ragazzo normale sarebbe stato felice e fiero di me, mi avrebbe spinta a seguire i miei sogni e non mi avrebbe fatto rinunciare a quell'occasione. Adrian invece, se ne stava a fissarmi, muto e immobile con il suo sguardo funereo.

«E non hai pensato a me? Porca puttana, Shannon!» sbottò. «Tu non hai minimamente pensato a me! Ma proprio per un cazzo!»
«Perché invece non vieni tu con me?! Potresti farlo! Io riuscirei a-»
«A fare cosa? Riusciresti a fare cosa?! Dimmelo!» sputò.
«Senti, devo sempre essere io a rinunciare a qualcosa per te. Dovresti essere felice per me!» gli urlai di rimando.
«Mi stai lasciando, Shannon. Dovrei essere felice? Davvero?» rise amaramente. «Sapevo che sarebbe successo. Sei come Crystal.» sputò con rabbia e la sua mascella era diventata tesa.
«Senti-»
«Che cazzo sta succedendo qua? Si può sapere che ti prende?! Ti si sente fino là in fondo!» sbottò Lola contro Adrian.
«Ah, non lo sapete neanche voi? Questa sì che è bella! Lo sapete dove va la signorina?» mi puntò il dito contro guardando il resto del gruppo che si era avvicinato. «Se ne va ad una di quelle stupide università prestigiose in Inghilterra!» sbottò provando ad imitare il mio accento.
«Cosa?» sussurrò Lola, quasi impercettibilmente, guardandomi con aria persa. I suoi occhi verdi presero una sfumatura diversa, schiariti dalla luce del sole sembravano ancora più chiari.
«Già. Hai visto che bella amica?» mi prese in giro Adrian.
«Smettila Adrian, non hai il diritto di comportarti in questo modo!» sbottai facendogli spalancare gli occhi, stupito per il mio tono. «Non ho ancora dato nessuna risposta se è questo quello che ti preoccupa così tanto!»
Adrian fece per ribattere, ma Lola lo precedette: «Avresti potuto dircelo prima, in modo che così avremmo potuto prendere una decisione insieme» sbottò tagliente.
Avremmo potuto?!

«Ma fai sul serio Lola? Avremmo potuto?! La scelta è mia!» sbottai indignata. «Perché nessuno di voi capisce che questa è una grande possibilità per me?» spalancai le braccia.
«Perché stai lasciando Adrian... e stai lasciando anche me. Da quando sei arrivata siamo stati noi a stare con te, ti abbiamo fatta ambientare e sei diventata parte del gruppo. Ma evidentemente non abbiamo fatto abbastanza per te, non siamo così importanti da convincerti a restare» sbottò con le lacrime agli occhi. Avrei voluto dirle qualcosa per consolarla, ma il mio ego ferito me lo impedì. A malapena mi accorsi che aveva girato i tacchi per andarsene e Adrian l'aveva seguita.

Mi sentii offesa da Adrian e Lola. Offesa per il fatto che dovessi sentirmi rinfacciare la loro amicizia. Non ero stata io a cercarli e non avevo mai chiesto niente a nessuno. La verità è che forse erano loro quelli a cui non importava niente di me, se fossero stati amici veri mi avrebbero detto di non lasciarmi scappare quell'occasione, che due anni passano in fretta, che mi sarebbero venuti a trovare, che ci saremmo tenuti in contatto...

«Passerà ad entrambi» mi rassicurò Josef, rimasto in silenzio fino a quel momento.
Il tocco della sua mano sulla schiena era così confortante che mi fece venire voglia di buttarmi a terra e piangere come una bambina per sfogarmi.

Spazio autrice:

I guai sono arrivati, ma si sapeva che prima o poi sarebbe arrivato questo momento!
Non può sempre andare tutto bene, a volte nella vita bisogna prendere delle decisioni difficili... vedremo cosa farà Shannon.
Siete ansiosi di sapere cosa farà?
In quanti pensano che Shannon sceglierà di stare con Adrian?

Lo scoprirete nel prossimo capitolo che, ahimè, è l'ultimo!

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