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Questo capitolo contiene scene a sfondo sessuale 🔞


Adrian p💚v's

«Non abbiamo mai avuto scelta, Adrian» sussurrò facendo scontrare i suoi occhi cerulei contro i miei più scuri, creando un contrasto ben visibile, come quello che divide la terra e il cielo. Eravamo questo, e in fondo lo avevamo sempre saputo, almeno io l'avevo sempre saputo, anche se non volevo ammetterlo a me stesso.
«Io non ho scelta, ma tu ce l'hai: dovresti stare lontana da me» bisbigliai accarezzandole la guancia.
«Non ce la faccio, è troppo tardi» disse sicura di sè, mantenendo il contatto visivo fra i nostri occhi. Sentii il suo fiato accarezzarmi dolcemente le labbra e l'unica cosa che avrei voluto fare era quella di tenerla vicina a me, facendole promettere di non andarsene, di non lasciarmi affogare un'altra volta da solo. Ma la parte razionale di me, diceva che dovevo lasciarla andare per la sua strada, perché non ero ciò che meritava.
Non avevo la certezza di essere in grado di fidarmi ancora di qualcuno.

In un istante le sue labbra erano sulle mie, mise una mano dietro alla mia nuca per spingermi ancora più verso di lei. La sua bocca era calda ed il modo in cui mi baciava bastò a farmi perdere il controllo e a lasciarmi andare alle sensazioni che solo lei era in grado di farmi provare. Mi lasciai andare e le strinsi i fianchi pieni mentre morsi il suo labbro inferiore facendola gemere. Il bacio diventò sempre più appassionato e famelico, e avevo paura che non sarei stato in grado di fermarmi.

«Non fermarti» ansimò come se mi avesse letto nel pensiero.
«Shannon ma tu-» mi interruppe posando le sue labbra sulle mie.
«Sta zitto Adrian... lo voglio anch'io» sussurrò prendendomi il viso fra le mani. Mi soffermai a guardarla per qualche istante, le labbra rosse e gonfie, gli occhi così azzurri pieni di desiderio... merda, non sarei riuscito a resistere.

«Andiamo di là» le dissi prendendola in braccio facendola ridacchiare.

Camminai velocemente lungo il corridoio per raggiungere la mia camera e con un calcio spalancai la porta. La appoggiai sul letto e la guardai distesa mordendomi il labbro.
Il vestito rosso le era salito sulle sue cosce e mi regalava una vista quasi perfetta di ciò che avevo visto e toccato solo io. Era così bella, talmente bella che sembrava un diavolo con la faccia d'angelo. Un diavolo che da lì a poco mi avrebbe fatto toccare il cielo con un dito.
Salii a cavalcioni su di lei, facendo attenzione a non farle male.

«E adesso?» le dissi, mentre mettevo le braccia ai lati della sua testa.
«Non dovremmo... spogliarci?» mi domandò con un sorrisetto.
Ma certo che ti spoglierò, piccola...

Senza dire nulla mi fiondai sul suo collo e iniziai a baciare e a succhiare avidamente ciò che era mio facendola ansimare. Volevo che mi desiderasse tanto quanto la volessi io.
Volevo sentirla supplicare il mio nome.
Volevo che mi pregasse di scoparla.
Shannon mise le mani nei miei capelli spingendomi di più verso il suo collo, ma non aveva capito che il gioco ero io a comandarlo. Con una mano intrappolai le sue sopra alla sua testa facendola sospirare. Sorridi contro la sua pelle mentre scesi verso il seno.

«Niente reggiseno?» le dissi vedendo le punte dei capezzoli già turgidi da sotto il vestito. Ci passai sopra un dito facendola gemere per l'ennesima volta e quella era musica per le mie orecchie. Con un gesto secco le abbassai il vestito facendo fuoriuscire i suoi seni. Non persi tempo e iniziai a succhiarne prima uno e dopo l'altro.

«Adrian per favore...» piagnucolò dimenandosi sotto di me, alzando i fianchi contro alla mia erezione.
«Ti piace così?» le chiesi mordendole piano un capezzolo. «O preferisci così?» passai la lingua sull'aureola. «Dimmelo. Cosa vuoi Shannon?»

«Te. Voglio te» piagnucolò guardandomi.
Era rossa in viso e le sue pupille erano dilatate. Era fottutamente bellissima.
«Mi vuoi... dentro di te?» le domandai ghignando. Lei annuì velocemente ed io scossi la testa.
«Parole Shannon, parole. Usa la voce e dimmi di sì» le ordinai leccandole il labbro inferiore.
«Sì» mugolò alzando i fianchi contro ai miei.

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