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A volte mi sembrava di aver trovato un equilibrio con Adrian, compreso di alti e bassi, certo, ma probabilmente era quello il nostro equilibrio dal giorno in cui ci eravamo incontrati e inconsapevolmente trovati.
Con il tempo mi ero accorta che non fosse solamente una boccata di aria fresca nella mia vita, con lui riuscivo ad essere me stessa.

«Puoi baciarmi quando vuoi...» disse con un sorrisetto appena ci staccammo.
Si leccò le labbra e mi guardò.
«Non te l'ho mica chiesto, l'ho fatto e basta come fai tu» gli feci notare.
«Touchè, questo te lo concedo» mi prese in giro incrociando le braccia al petto.
«Perchè hai imparato Fast Car?» gli domandai curiosa. Anche se avevo già le mie supposizioni, volevo e avevo bisogno di sentirlo da lui per far sì che fosse reale.
«Ho pensato di doverti dimostrare qualcosa e... dato che non sono molto bravo in questo, ho scelto l'unico modo che conosco per esprimermi» mi confessò guardandomi negli occhi. Sorrisi alle sue parole e lo baciai nuovamente sulle labbra.

Il cigolio del pavimento in legno mi fece staccare immediatamente da Adrian, e quando mi voltai, trovai una Lola leggermente imbarazzata. Le sue guance si erano tinte di rosso e sapevo che non si aspettasse di trovarci così.

«Io... volevo solo avvisarvi che le pizze sono arrivate» farfugliò trattenendo un sorrisetto.

Inaspettatamente, Adrian mi cinse in vita con un braccio davanti a lei, facendomi spalancare gli occhi per il gesto. Lola spalancò gli occhi proprio come me, ma non disse niente.

«Be', il mio stomaco brontola. Che dite? Andiamo?» disse guardando entrambe prima di avviarsi verso la scala.

Lola ed io rimanemmo indietro e lei mi fece dei gesti che proprio non riuscivo a capire. La trattenni per un braccio e aspettai che Adrian si fosse allontanato abbastanza per poter parlare.

«Non ho capito un cazzo di quello che stai cercando di dirmi» la avvisai e lei mi guardò scioccata.
«Hai davvero usato la parola "cazzo" in una frase?! Tu? Sul serio?» disse spalancando la bocca. «Non dirmelo, posso immaginare di chi sia il merito» ammiccò facendomi l'occhiolino.
«Mi è scappato» tentai di giustificarmi.
«Non importa. Quindi adesso tu e Adrian fate sul serio?» mi domandò sviando il discorso.
«Credimi se ti dico che sono rimasta stupita quanto te. Non si è mai comportato in questo modo davanti a qualcuno» le assicurai.
«Cosa ci facevate là sopra?» ammiccò strizzandomi l'occhio.
«Mi ha cantato una canzone» le spiegai sorridendo come un ebete.
«Adrian è cotto a puntino e la cosa non potrebbe essere meno evidente di quanto già non lo sia» mormorò per poi sorridermi. «Ah! Prima, quando voi due piccioncini eravate in mansarda ho parlato con Josef...»
«E?» la incitai a proseguire.
«So che Adrian gli ha parlato di te» mi confessò, sganciando la bomba che fece smettere di battere il mio cuore per qualche istante. La guardai con gli occhi sgranati, diffidente per ciò che aveva appena detto.
«Hai preso una botta in testa, mentre salivi le scale per caso? Cioè, sei inciampata e hai sbattuto sullo spigolo di uno dei gradini?»
«Quanto sei scema!» sbuffò scuotendo la testa. «Sto dicendo la verità, non ti mentirei mai su una cosa del genere... soprattutto ora che so come stanno le cose fra te e Adrian» mi guardò negli occhi con i suoi occhioni verdi e quello mi bastò per leggere la sincerità dietro ad essi.
«Okay, e... cosa gli avrebbe detto esattamente?» le domandai con diffidenza, cercando di nascondere la curiosità che palpitava veloce nemmeno fosse stata i battiti del mio cuore.

«Gli ha detto che-»
«Le pizze si stanno raffreddando! Kyle e Drake sono già arrivati» urlò Adrian dalla scala.
«Arriviamo, rompi coglioni!» gli urlò Lola di rimando. «Ne parliamo dopo» mi disse a bassa voce invitandomi a scendere al piano di sotto insieme a lei.


«Cosa stavate facendo su? Una riunione speciale del club Le Streghe Son Tornate?» ci prese in giro Kyle facendo ridacchiare tutti gli altri.
«So che vorresti farne parte anche tu, ma è un club per sole ragazze» ribattei prontamente con un sorrisetto.
«Drake, ti sei ricordato di noleggiare il film, vero?» gli domandò Adrian aggrottando le sopracciglia.
«Ovvio! Amico, per chi mi hai preso? Non vorrei dire di sentirmi offeso... ma mi sento offeso» ribatté guardandolo male.
«Che film hai noleggiato?» intervenne Josef addentando un pezzo di pizza.
«Piovono Polpette!» esultò Drake battendo le mani. Lola sputò la Coca Cola che aveva in bocca, e finì malauguratamente proprio sulla pizza di Drake, seduto di fronte a lei.
«Che cazzo hai fatto strega dai capelli arancioni!» sbottò guardando la sua pizza annacquata di Coca Cola sotto alle risate di tutti.
«Hai davvero preso Piovono Polpette? Ma che problemi hai?!» sbottò Josef trattenendo un sorriso.
«No, che problemi hai tu! Non hai visto in che condizioni è la mia pizza  in questo momento, grazie alla tua ragazza?» piagnucolò Drake prima di fulminare Lola con lo sguardo.
Lei gli fece il dito medio.
«Tanto era quasi finita» intervenni io trattenendo una risata.
«No! Mancavano ancora tre fette» replicò offeso.
«Tanto non la finisci mai tutta. È enorme questa!» gli fece notare Adrian.
«Tu stai zitto, Adrian! Io la volevo» insistette.
«Okay, adesso basta... calmatevi tutti. Io non la voglio più» annunciò Kyle passando il suo cartone a Drake.
«Ma ha i peper-» si lamentò Drake ma venne interrotto da Adrian.
«Stai zitto! Mangia e basta se hai così fame».

Il film che Drake aveva noleggiato, Piovono Polpette, era piacevole da vedere... anche se faceva strano dirlo. Molto strano. Lo avevo già visto una volta a Londra, ma ovviamente ero più piccola. Quel genere di film non era decisamente adatto per il classico gruppo di amici all'ultimo anno del liceo. Ma forse era proprio quello il fatto: noi non eravamo Il Classico Gruppo Del Liceo, forse era proprio questo che ci legava l'uno all'altro, ognuno con le proprie differenze... per farlo diventare una cosa unica.

«Ti accompagno a casa?» sussurrò Adrian al mio orecchio. Il salotto era immerso nel buio, apparte la luce fioca del televisore che trasmetteva i titoli di coda del film.
«Sì, grazie» gli dissi a bassa voce.
«La prossima volta il film lo scelgo io, e non prenderò un fottuto cartone animato» ci assicurò Kyle.
«Grazie a Dio»

«Noi andiamo. Accompagno io Shannon a casa» intervenne Adrian alzandosi frettolosamente dal divano.
Feci come lui e mi alzai prima di stiracchiarmi, ero stata seduta su quel divano per più di un ora nella stessa posizione.

Salutammo gli altri e seguii Adrian verso la porta di casa per uscire, quando qualcuno mi trattenne per un braccio senza che lui se ne accorgesse. Continuò a camminare, incurante di me. Mi voltai e scoprii che era Lola ad avermi trattenuta.

«Adrian ha detto a Josef che è innamorato di te» bisbigliò a bassa voce, prima di lasciarmi il braccio. La sua espressione era serena e sembrava davvero felice per me.

Spazio autrice:

Ehm...
Okay, sono un po' cattiva...
Avrei potuto continuare il capitolo, lo so... ma...

Come reagirà Shannon?

Ma poi scusate... vogliamo parlare di Drake? 😂😂😂😂
Il trash proprio!

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