Nel video: la canzone che canta Shannon.❤ Fast Car 🚘
Piccolo spazio per le spiegazioni: questi due ragazzi dovevano pur avere qualcosa in comune e così ho scelto la musica. Nella storia non l'ho ancora scritto ma per chi è attento lo si capisce qualche capitolo indietro quando Adrian canta e suona il piano e Shannon sfiora i tasti sentendo la nostalgia. Di Adrian si era già capito dalla sera del campeggio. Shannon ha imparato a suonare il pianoforte quando era una bambina e ha una bella voce, ma non lo faceva più da tanto. Spero di essere stata abbastanza chiara 😗 per qualsiasi domanda o chiarimento sono sempre disponibile. Vi voglio bene e buona lettura x
Le sue labbra premevano contro alle mie come se fosse una questione di vita o di morte. Mi lasciai trasportare da lui, chiudendo completamente gli occhi. Le nostre lingue si muovevano in sincrono e le nostre labbra avevano trovato l'incastro perfetto. Adrian sollevò la mia maglietta e strinse i miei fianchi scoperti proprio come faceva quella mattina mentre affondava in me. Se prima non potevo stare lontana da lui, dopo quello che avevamo fatto quella mattina mi ero legata a lui in un modo indissolubile. E non parlavo solo del sesso, ma di come lui si fosse aperto con me. Sarebbe stato davvero molto doloroso se un giorno mi fossi sentita obbligata a staccarmi da lui, e francamente non sapevo nemmeno se ci sarei riuscita.
«Dormiamo un po'?» sospirò contro alle mie labbra ed io annuii. Da una parte mi dispiaceva che si fosse fermato, ma dall'altra ne ero sollevata: non avrei mai voluto farmi trovare in situazioni compromettenti quando al piano di sotto c'erano i suoi genitori e la piccola Asia. Ricordavo ancora la prima volta che ero stata lì e la piccola peste era venuta a saltare sul letto per svegliare suo fratello, facendomi spaventare.
Adrian si sdraiò in posizione supina dalla sua parte del letto e mi fece cenno di appoggiare la mia testa contro al suo petto. Appena lo feci, lui chiuse gli occhi ed un sorriso rilassato contornava le sue labbra. Mi domandai se lui sapesse che faceva lo stesso effetto anche a me, vicino a lui mi sentivo bene. Il suo respiro lieve mi rilassò e poco dopo mi addormentai
anche io con la testa posata sopra al suo petto.Mi svegliai contro qualcosa di duro e aggrottai la fronte aprendo lentamente gli occhi, sorrisi come un ebete quando realizzai che avevo dormito con la testa posata sul suo petto. Adrian era ancora profondamente addormentato e il suo viso era tranquillo e beato come quello di un bambino. Gli feci una carezza sulla fronte attenta a non svegliarlo prima di alzarmi dal letto.
Cercai il telefono dentro alla mia borsa e trovai due messaggi da parte di Lola: uno in cui si scusava e l'altro dove mi ringraziava e mi diceva che doveva assolutamente raccontarmi di Josef. Sorrisi e le risposi che ci saremmo viste l'indomani.
Forse avrei dovuto raccontarle anch'io qualcosa?Uscii lentamente dalla stanza e lasciai la porta socchiusa in modo da non fare rumore, non volevo disturbare il ragazzo che dormiva beatamente nel letto senza incubi.
Poco dopo mi accorsi che era stata una cavolata quella di uscire dalla sua stanza, dove sarei andata? Non ero a casa mia.
Magari sarei potuta scendere al piano di sotto e chiedere a Kim se avesse bisogno di una mano a mettere a posto casa... ma una stanza in particolare sembrò chiamarmi, mi attirò come se fossi stata una falena attratta dal fuoco e senza pensarci due volte camminai verso la porta. Il pianoforte era ancora lì, avrei potuto specchiarmici da quanto era lucido... diedi un occhiata al corridoio e notando che non ci fosse nessuno mi ritrovai ancora più tentata.
Una ripassatina non mi farà male...Sfiorai i tasti con le dita e sentii la stessa elettricità di qualche anno prima.
Sembrava passata un'eternità dall'ultima volta che avevo suonato qualcosa con il piano, ma una cosa non era cambiata affatto: ogni volta che mi trovavo davanti ad un pianoforte era come se fosse la prima, l'adrenalina mista all'euforia di potermi finalmente sfogare nell'unico modo che conoscevo bene. Quasi come se fosse stata una cosa automatica, presi posto sulla comoda panca rivestita in pelle anch'essa di colore nero e iniziai a suonare qualcosa a caso. Sentii i brividi correre lungo tutta la spina dorsale e mi accorsi che quella sensazione mi era mancata terribilmente.
In quel momento avevo l'occasione di essere me stessa, potevo spogliarmi di ogni dubbio e liberarlo in quella stanza.
Iniziai a suonare l'intro di Fast Car e tossicchiai un paio di volte per schiarirmi la voce.(Canzone nel link sopra per chi volesse leggere con la canzone sotto)
«You got a fast car
I want a ticket to anywhere
Maybe we make a deal
Maybe together we can get somewhereAnyplace is better
Starting from zero, got nothing to lose
Maybe we'll make something
But me, myself, I got nothing to prove»Adrian p💚v's
Il suono della musica mi svegliò felice e sentii che qualcuno stava suonando il mio pianoforte. Mi voltai e non trovai Shannon nel letto, aggrottai la fronte e cercai di fare due più due, ancora assonnato.
«...- Anyplace is better
Starting from zero, got nothing to lose
Maybe we'll make something
But me, myself, I got nothing to prove»Ma io questa voce la conosco!
Mi alzai di scatto dal letto e camminai velocemente in corridoio, la sua voce angelica usciva dalla mia stanza preferita e non sapevo se essere stupito o deluso dal fatto che non mi avesse detto che sapesse suonare e cantare così bene.«You got a fast car
I got a plan to get us out of here
I been working at the convenience store
Managed to save just a little bit of moneyWe won't have to drive too far
Just 'cross the border and into the city
You and I can both get jobs
And finally see what it means to be living»La ascoltai cantare nascosto dietro alla porta, io la vedevo ma lei non vedeva me, troppo concentrata a buttare fuori tutte le sue emozioni. Proprio come facevo io...
Shannon cantò con il cuore e mi venne la pelle d'oca fin dalla prima strofa che era uscita dalla sua bocca. La sua musica e la sua voce mi trasmettevano emozioni nuove che non avevo mai provato prima d'ora.
Mi toglieva e mi dava qualcosa allo stesso tempo.
Avrà fatto scuola di canto? O avrà imparato solamente a suonare? Cantare è una sua passione? E suonare?«So I remember we were driving, driving in your car
The speed so fast I felt like I was drunk
City lights lay out before us
And your arm felt nice wrapped 'round my shoulder»Rimasi senza fiato per le note che riusciva a raggiungere così facilmente, restando seduta. Cantare e suonare allo stesso tempo... chi lo avrebbe mai detto. Chi era quella ragazza straordinaria che era incappata proprio nella mia vita? Non seppi cosa dire, se non che mi sorprendeva ogni giorno di più.
«And I had a feeling that I belonged
And I had a feeling I could be someone
Be someone, be someone»La ascoltai stupito fino alla fine, fino all'ultimo tasto, fino a che nella stanza non calò il silenzio.
I miei piedi si mossero da soli mentre entrai nella stanza e Shannon spalancò gli occhi appena si accorse di me.
«Scusa... io... non avevo intenzione di svegliarti» si scusò abbassando la testa ed io scossi la testa sorridendo.
«No, no, no. Sei stata fottutamente brava, Shannon! Ma... perché non me lo hai detto?» le domandai meravigliato.
«Quindi tu non... sei arrabbiato con me perché ti ho svegliato e perché ho usato il tuo pianoforte senza il tuo permesso?» mi domandò incerta come se avesse voluto una rassicurazione.
«Merda, no!» ridacchiai. «Come puoi pensare questo? Ti ho appena detto che sei stata fottutamente brava. È stata una bella sorpresa» le sorrisi avvicinandomi a lei. «Da quanto tempo suoni?» le chiesi curioso e meravigliato per la sua bravura.
«Da quando ero piccola, avevo cinque anni quando mia madre mi aveva iscritta a lezione di piano» mi spiegò con un lieve sorriso.
«E a cantare? Da quanto tempo lo fai?»
«Non ho mai fatto una scuola di canto» disse schioccando le dita. «Ho canticchiato qualche volta quando andavo a lezione, ma non ho mai veramente imparato. L'ho sempre fatto da sola» mi spiegò.
«Hai una bellissima voce» sussurrai sinceramente.
«Anche tu» ribatté arrossendo.
«Che canzone era? Mi sembra di averla già sentita, ma non so il titolo» le domandai curioso.
«Fast car» mormorò suonando l'intro della canzone per farmela sentire nuovamente. Il modo disinvolto in cui muoveva le dita sui tasti... perché non era così sicura di sè anche nella sua quotidianità? Sembrava che quella ragazza si nascondesse costantemente dietro ad una maschera.
Mi domandai perché lo facesse, mentre la guardavo suonare, prima di ricordarmi che anche io facevo la stessa cosa: mi nascondevo.

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Best Mistake «
Romance(COMPLETA) #1 on Wattpad 💎 Shannon Ladey non si aspettava di incappare proprio in lui: Adrian. All'apparenza il classico stronzo pieno di sè, il tipico bad boy che ti fa perdere la testa con il suo caratteraccio. Lui ha dei segreti, e li tiene nasc...