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Il bacio era stato breve, un semplice bacio a stampo. Appena le labbra di Zayn si staccarono dalle mie lo guardai confusa. Non mi aspettavo proprio che le cose avrebbero preso quella piega...

«Zayn tu mi hai appena baciata...» sussurrai non riuscendo ancora a realizzarlo.
«Be'... sì l'ho fatto. Ho fatto qualcosa di male Shannon?» mi domandò confuso e aggrottò la fronte preoccupato.
«Io... io... non lo so» ammisi ed alzai le spalle imbarazzata.
Non sapevo quanto fosse giusto quello che stavo facendo...
«Noi due usciamo insieme, prima o poi ti avrei baciata comunque. Che differenza fa?» disse semplicemente ed io non riuscii a dire una parola. Zayn sospirò. «Se ho sbagliato mi dispiace e ti chiedo scusa... ma tu mi piaci davvero tanto Shannon... sono stato bene con te ieri e non ho saputo resistere» ammise accarezzandomi una guancia.

Le cose che Zayn mi disse erano molto dolci, non mi aspettavo di certo quelle parole da parte sua. La sincerità che vedevo nei suoi occhi la diceva lunga sul suo carattere: Zayn era un bravo ragazzo e mi aveva appena detto che gli piacevo; forse avrebbe potuto trattarmi bene e sarebbe stato un bravo fidanzato in futuro... Ma era davvero quello ciò che volevo?
Nonostante tutto, mi sentii imbarazzata e mi sentii in colpa verso... Adrian.
Sapevo benissimo di non poter prendere decisioni affrettate, non conoscevo così bene Zayn da poterlo guidicare... ma se ci pensavo meglio, la stessa cosa valeva anche per Adrian. Mi venne da pensare che mi avesse trattata come aveva fatto solo perché era stato ferito in passato da quella Crystal. Il dolore doveva averlo cambiato a tal punto di non riuscire più a fidarsi o ad innamorarsi di nessuno.
Non avrei mai fatto ciò che aveva fatto lei.
Non volevo illudermi più di quanto non avessi già fatto, ma tutta quella storia mi incuriosiva più di quanto avrebbe dovuto. L'idea di scavare in fondo all'anima di Adrian mi diede di lui un nuovo punto di vista che fino a quel momento non ero riuscita a vedere.
«Shannon... mi stai ascoltando?» mi domandò Zayn interrompendomi dai miei pensieri.
I miei pensieri su Adrian, avrei dovuto puntualizzare.
«Veramente no. Scusami, stavo solo pensando...» ammisi. «Che stavi dicendo?»
«Be'... io mi stavo chiedendo... ormai ti ho baciata quindi vorrei che le cose si facessero serie fra di noi. Io non sono un pagliaccio» mi assicurò guardandomi negli occhi.
«Che cosa intendi?»
«Non ti chiederò se vuoi essere la mia ragazza, se non ti senti pronta. Ma sarebbe comunque la stessa cosa, vorrei che tra noi fosse una cosa esclusiva. Niente giochetti, un impegno vero e proprio». Disse prendendomi la mano.

Mi venne un sussulto. Non sapevo veramente che cosa rispondere... una parte di me avrebbe voluto accettare, Zayn era un bravo ragazzo; ma l'altra parte di me, mi stava urlando di stargli alla larga.
«Capisco...» mormorò visibilmente deluso per non aver ricevuto risposta, «...forse sono stato troppo frettoloso, so che è presto e... sono uno stupido... Shannon io-»
«Sì» lo interruppi.
Non mi ero nemmeno accorta di aver accettato di diventare "la sua ragazza" fino a che non avevo sentito la mia voce.
Sì... era ciò che avevo detto.
Zayn spalancò gli occhi.
«Sì che sono uno stupido, o sì che accetti di essere la mia ragazza?» mi domandò speranzoso.
Ridacchiai guardando la sua espressione.
«Sì, accetto di diventare la tua ragazza».

Zayn mi regalò uno dei suoi sorrisi più belli, forse uno dei più belli che io abbia mai visto in vita mia, prima di far toccare le nostre labbra per la seconda volta.

Il sapore delle sue labbra era dolce e la barba mi solleticava il viso... tutto il contrario di Adrian, la sue labbra sapevano di menta e tabacco e la sua pelle era morbida...

Adrian!
Non sapevo come avrebbe reagito appena avesse scoperto che io e Zayn ci fossimo messi insieme, ma speravo proprio che riuscisse a tenere la bocca chiusa senza mettere i bastoni fra le ruote alla mia - appena iniziata - relazione.
Io, d'altro canto, avrei dovuto sforzarmi seriamente per stargli lontana.
Non avremmo più potuto avere quel rapporto.


Era passato un mese da quando Zayn ed io avevamo iniziato a frequentarci seriamente e alla fine ci eravamo messi insieme ufficialmente. Avevo imparato a conoscerlo e mi ero resa conto che fosse un ragazzo d'oro, malgrado l'apparenza da duro che tendeva ad avere all'esterno. Era sempre presente per me e non mi trascurava mai. Non potevo negare di certo il fatto che nonostante tutto avessi pensato molto ad Adrian... il giorno in cui avevo accettato di diventare la ragazza di Zayn mi ero sentita così in colpa verso di lui... ma in quel momento, pensai di avere fatto la scelta giusta avendo conosciuto meglio il mio attuale ragazzo.

Zayn ed io non ci eravamo mai spinti oltre al bacio con la lingua, perché io non volevo. Aveva provato più volte a farmi cedere, ma io ero sempre rimasta della mia idea. A lui non sembrava dare fastidio, aveva detto che avrebbe aspettato fino al momento in cui mi sarei sentita pronta e aveva specificato che non cercava solo sesso da me. Sapeva che fossi ancora vergine e non mi aveva guardata male o presa in giro: al contrario, la cosa non gli dispiaceva affatto.

Adrian aveva saputo da Lola che mi ero messa con Zayn e da quel momento in poi era stato come se per lui non esistessi più, apparte quando i nostri sguardi si incrociavano e mi lanciava occhiate di fuoco nei corridoi o fuori da scuola. Ogni volta che mi guardava, sentivo il suo sguardo bruciarmi la pelle e perforarla... ma non ci potevo fare niente. Forse avrei dovuto solamente arrendermi al fatto che mi avrebbe sempre fatto lo stesso effetto, anche se non passavamo più tempo insieme.

«Shannon! È tutto pronto per questa sera!» batté le mani Lola vedendomi incontro. «E comunque buon compleanno!» esclamò prima di abbracciarmi. O meglio stritolarmi.
«Auguri Shannon!» esclamò Josef sorridendo e venendo ad abbracciarmi.
Vidi Adrian in lontananza che venne verso di noi, anche se stavo con Zayn, non avrei mai rinunciato ai miei amici e al nostro solito posto.

Lui arrivò da noi e ci rivolse un cenno del capo come saluto, prima di infilarsi le mani in tasca annoiato. Lola fece un finto colpo di tosse mentre lo trucidò con lo sguardo.
«Adrian, non dimentichi qualcosa?» gli disse Josef sorridendo tra i denti.
«Oh, giusto: buon compleanno Shannon. Mi perdonerai se non ti abbraccio» disse ironico e quella era stata la prima volta che sentii di nuovo la sua voce dopo tanto. Solo in quel momento mi accorsi che mi fosse mancata terribilmente...
Mi guardò negli occhi e lo ringraziai imbarazzata, prima di abbassare la testa.
Ma quando eravamo arrivati a questo punto?

Ero così abituata alle sue battute e alle sue prese in giro, che quasi mi mancavano.
Avrei voluto sentirmi chiamare ancora Shirley da lui ed arrabbiarmi perché so che sa il mio nome eppure lo sbaglia per farmi un dispetto. Avrei voluto averlo ancora intorno, chiudere l'armadietto e trovarmelo lì davanti facendomi spaventare. E avrei voluto sentirlo ancora cantare mentre suona la chitarra davanti al fuoco...

Mi rattristai, un po' nostalgica, e allo stesso tempo sapevo benissimo che non avrei dovuto pensare a lui. Quei pensieri erano totalmente sbagliati, soprattutto nel momento in cui stavo con Zayn. Eppure lo avevo fatto lo stesso, qualcosa dentro di me mi spingeva a ripensare a tutto, a tutti i momenti che avevo passato con Adrian. Mi facevo del male da sola, ma dopotutto faceva parte nella natura umana, la parte in cui ci autodistruggevamo senza nemmeno accorgercene il più delle volte; le altre, invece, lo facevamo di proposito, anche se stava a significare pagarne le conseguenze prima o poi.

La sua voce mi risvegliò dai miei pensieri, mentre mormorò velocemente un «ci vediamo questa sera» e sparì dietro il portone dell'entrata.

Lo avevo guardato andarsene fino a che il suo corpo non era sparito completamente dalla mia vista, il mio petto si restrinse ancora una volta.

Best Mistake «Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora